Sondaggi PD: pochi credono alla scissione (e meno ancora la sosterrebbero)
Una scissione interna al PD? Poco probabile e ancor meno intrigante. A dirlo è l’ultimo sondaggio condotto da IPSOS per il quotidiano Corriere della Sera, che fotografa l’opinione degli italiani in merito alle vicende che stanno dilaniando il partito di maggioranza relativa, con le frizioni tra l’ala renziana e la minoranza che fa riferimento all’ex segretario Pier Luigi Bersani e all’ex premier Massimo D’Alema.
Secondo il sondaggio, appena il 19% degli italiani prevede una scissione interna al PD e la creazione di una forza alternativa ad esso con un rilevante peso politico. Più alta (34%) la percentuale di coloro che prevedono conseguenze negative ma meno devastanti, limitate alla fuoriuscita di singoli membri dal partito, senza particolari conseguenze per la formazione del Nazareno. Un italiano su 4 pensa invece che non accadrà nulla, con il raggiungimento di un accordo tra le varie anime del partito.

In caso di scissione, quale potrebbe essere il peso politico della nuova formazione, ipotizzando un’unione tra i fuoriusciti dal PD ed altre anime della sinistra (come SEL e Rifondazione), con il beneplacito delle forze sindacali (FIOM e CGIL)? Solo il 13% degli italiani crede che possa avere successo, intercettando i voti dei delusi dalle politiche renziane, mentre molto più alte le percentuali di coloro che credono in un risultato sufficiente (31%) o addirittura in un flop (32%).

Sondaggi PD: pochi credono alla scissione (e meno ancora la sosterrebbero)

Entrando nel dettaglio, la simpatia verso un rassemblement della sinistra alternativa al PD renziano è notevolmente scemata nell’ultimo anno.
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Se a gennaio 2015 a guardare con favore all’ipotesi era il 12% degli italiani (a cui aggiungere un 31% che mostrava “qualche simpatia”), oggi le percentuali sono precipitate rispettivamente al 6 e al 17%, con un aumento sia di coloro che la pensano in maniera opposta (dal 42 al 47%) che degli indecisi (dal 15 al 30%).

Lo scarso appeal per il nuovo soggetto è evidenziato anche dal sostegno dell’elettorato. Infatti, appena il 7% dell’elettorato sembra disposto a votare per questo ipotetico nuovo partito.

Al di là dell’ovvia scarsa simpatia mostrata dagli elettori degli altri partiti politici, anche gli elettori dem sembrano piuttosto scettici: appena il 16% di loro se la sentirebbe di appoggiare il nuovo soggetto.


Scritto da: Emanuele Vena
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