Il crimine o la tendenza criminale può essere visto anche come una malattia, sociale o mentlae, dato che con tutta probabilità il libero arbitro è fortemente limitato. Io per natura sono portato a perdonare chi si scusa sinceramente, chi non è più lo stesso, come indica anche la scienza "L'ergastolo è anti-scientifico", parola di Umberto Veronesi, senza richiamare nemmeno l'anrco cristianesimo di Tolstoj... Un tema, l'abolizionismo carcerario, che un tempo era solo anarchico, poi, passando per la new left e il radicalismo liberale, si è esteso in un più ampio dibattito (vedere Luigi Manconi). il criminale sicuro, conclamato, può sempre avere un speranza di redenzione. Si tratta di una visione scientifica, non buonista come molti accusano, ma anche di una visione umanista, umanitaria e libertaria. Limitare il carcere, abolirlo un giorno (la maggioranza dei detenuti può stare domiciliari, in comunità o in una clinica), sostituirlo, lottare contro pena di morte ed ergastolo, contro la cultura e la psicologia della vendetta (a sangue freddo), che a sua volta è una malattia infantile e istintiva dell'umanità.
Approfondimenti
Presentazione dei libri "La pena invisibile" di Salvatore Ferraro e "Abolire il carcere" di Luigi Manconi, Stefano Anastasia, Valentina Calderone, Federica Resta (20.06.2015)