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  1. #11
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    Citazione Originariamente Scritto da King Z. Visualizza Messaggio
    L'aspetto di questo thread che più riempie il cuore di gioia è @Gianluca che tagga i troll .
    È un forum bellissimo .
    veramente mi volevo scusare con te per non averti taggato

  2. #12
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    Citazione Originariamente Scritto da pedro Visualizza Messaggio
    @Gianluca, vorrei risponderti ma non ho tempo di leggere queste 2000 righe, pero' credo di aver capito di cosa si sta parlando e quindi ti daro' la mia opinione de panza.

    Il femminismo non ha piu' senso di esistere da che le donne si sono definitivamente emancipate (al piu' tardi gli anni 70). Oggi serve a gente come @Druuna per farsi rinnovare il contratto alle poste o a quella gran zoccola delle risorse umane (che grazie a Dio c'ha tutti gli acciacchi del mondo, prende psicofarmaci o antidolorifici o salcazzo per tenersi in piedi e un giorno si' e uno no collassa in terra con massima gioia di tutte le persone timorate di Dio e amanti del bene, cioe' del turbocapitalismo finanziario assoluto) per bloccarmi le assunzioni con la scusa che non ho fatto il colloquio a neanche una femmina, come se non fosse lei a girarmi i CV e come se mi avesse girato solo CV di uomini (tranne un'indiana in India col diploma da infermiera e la passione per l'informatica, una buona conoscenza di Office e lo IELTS destaminchia).
    si ma che ci siano donne che usino questi temi per pura convenienza personale (per rendersi la vita più facile, e lo fanno sia consciamente che inconsciamente) è un fatto acclarato, figuriamoci

    io mi aspettavo qualche studio in più, qualche dettaglio, vabbé pazienza, continuo nella mia ricerca

  3. #13
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    quando pippa ciwati parlava di questione maschile se ricordo bene intendeva che i maschi sono quelli "malamente" (ovvero prevaricatori,...) e quindi bisogna agire sui loro comportamenti e non sulle donne che invece, secondo il pippa, si comportano bene.
    esattamente.
    Una cosa di una impoliticità (e che denota pregiudizio) imbarazzante, infatti basta leggere i commenti sotto da parte dei suoi stessi sostenitori.
    ma su questo ci torneremo alla fine quando parleremo di chi sta davvero meglio e chi sta davvero peggio, quali sono le "vittime" (se così si può dire) nella società attuale?

    cercheremo di riassumere un po' il tutto alla fine insomma.

  4. #14
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    beccatevi questo botta e risposta trovato su Fb (e voglio invitare qui uno dei protagonisti così potrà aiutarci a documentare quello che ha scritto (gli ho chiesto l'amicizia dopo aver visto questa discussione e ho intenzione di invitarlo a partecipare a questo thread

    chiamerò lui come A
    il maschio femminista di questa discussione come B
    e la femmina femminista come C

    questa discussione era su Fb sotto un articolo di The Post Internazionale dove scrive anche il nostro @er uagh

    A (in risposta a B):
    Caro niente, non usiamo eufemismi. Non ti conosco. Conosco i dati però. Belli. Belli proprio. Comincio dicendo che non si tratta di partecipare alle olimpiadi delle vittime. Non si tratta di vedere chi è più vittima di chi. Ogni vittima è egualmente tragica. Detto ciò:

    1) tu mi dici che nel 2014 sono state uccise 152 donne. Che sia in ambito familiare o meno è uguale. Nella statistica citano infatti i 117 in ambito familiare per dare un tono emotivo al tutto, il che è abbastanza viscido. Ma quanti sono gli uomini vittime di omicidio nel 2014? Se mi butti 152 così da solo sembra un numero immenso. Non riesco a vedere i dati del 2014 ma per il 2013 le donne sono il 35,7% degli omicidi in italia (sempre dati istat eh!). Il tuo dato è puramente emotivo. La violenza non è un fenomeno di genere. Bisogna ridurre il numero di donne uccise? Certo. Ma anche quello degli uomini.


    2) Il divario salariale fa ridere. Nessun economista lo ritiene un problema macroeconomico. Si tratta semplicemente della media delle retribuzioni lorde annuali. Nel 2013 gli uomini hanno guadagnato 29891 euro e le donne 27890 euro, gap del 7,3% (fonte Jobpricing). A prima vista sembra la prova che esiste discriminazione di genere ma bisogna fare qualche domanda! Quante ore lavorano le donne? Che lavoro fanno? Fanno lavori rischiosi? Fanno lavori disgustosi? Che titoli di studio prendono? Quante donne non lavorano? Quante donne lasciano il lavoro per la famiglia? Quante ore extra fanno? Quante donne vedi ad ingegneria e quante a psicologia? Quante a chimica e quante a design? E questo che le donne sono libere di intraprendere la carriera che vogliono. Se si tiene conto di questi fattori il gap si restringe. Voler chiudere il ''gap'' con altre misure vorrebbe dire eliminare qualsiasi variabile meritocratica e assegnare un valore al lavoro in base al sesso. Sessista non credi? Oppure sovietico, dipendendo dal punto di vista. Vogliamo parlare di lavoro? Vai a vederti le statistiche degli incidenti e morti sul lavoro. Ti do un aiutino: la stragrande maggioranza non sono donne. Vai a vederti quante donne lavorano in miniera, sono netturbini o lavorano nella manutenzione delle fognature.
    Tra l'altro è illegale pagare diversamente uomo e donna per lo stesso lavoro e per le stesse ore lavorate. Se succede, basta alzare un telefono, chiamare un avvocato e fare causa (causa che qualunque studio prenderà perchè è vinta!). Stai dicendo per caso che le donne sono talmente inette che non riescono a farlo? Ti bastavano 10 minuti di ricerca per capirla sta cosa.
    Lo sai invece che in Italia il 20% dei consigli di amministrazione di imprese pubbliche, imprese a partecipazione maggioritaria pubblica e enti pubblici adesso DEVONO essere donne? Per quale motivo? Sostituisci la le parole mussulmani, buddisti, biondi, atei, di colore al posto di donne e vedi se la frase non risulta discriminatoria. Vedi?


    3) Quella della ''violenza sulle donne'' (perchè ripeto, la violenza non è un fenomeno di genere) è forse la statisica più scioccante a prima vista, ma anche la più difficile da capire. Partiamo dal fatto che è stata fatta a partire da un campione di 21000 persone... Non mi sembra che le esperienza di queste donne rispecchino quelle dei 30 milioni di donne in italia. Donne dai 16 ai 70 tra l'altro (donne che hanno subito violenze 50 anni fa quando il mondo era senza dubbio più violento accontano anche oggi). Stesso discorso di prima però. Un numero da solo senza riferimento sembra immenso. 1 donna su 3 ha subito violenze nella sua vita? Quanti uomini hanno subito violenze? Strano che cercando dati nel Ministero della Giustizia si faccia distinzione tra uomini e donne appunto per parlare di ''violenza sulle donne''. Quando cerchi gli omicidi per gli uomini trovi solo dati comprendenti entrambi i sessi.
    Che violenze poi?!? Vai a leggerti le domande dell'indagine! Se qualcuno ti ha toccato il culo in autobus per sbaglio, ti ha dato un sculacciata da piccola o ti ha uccisa è uguale! Viene assegnato lo stesso valore! E molte domande escludono la componente femminile! Come se le donne non fossero capaci di causare danno no? Ti do alcuni esempi:
    -è mai capitato che un UOMO abbia minacciato di colpirla fisicamente in un modo che l‟ha davvero spaventata? (vedi l'enfasi sui sentimenti)
    -le è mai capitato di avere rapporti sessuali con il Suo partner ANCHE SE NON NE AVEVA VOGLIA per paura della sua reazione? (quante volte ti è capitata una cosa del genere? A me qualche volta.)
    Risultato? Statistica gonfiata.
    La maggior parte delle domande sono valide per carità, però molte sono molto ambigue e altre sono proprio sessiste fatte apposta per perpetuare l'idea che l'uomo è violento e la donna subisce. Infine, pensare che un essere umano possa vivere la sua esistenza senza aver MAI subito alcun tipo di violenza mi sembra un po'... stupido. Poi vedi te.


    Adesso continuo io. Vai a vederti le statistiche per quanto riguardano i suicidi, la povertà, gli esiti dei divorzi e l'affidamento dei figli.
    Ci sono anche cose difficilmente trasformabili in numeri. Per esempio lo sai che nel mondo la maggior parte degli uomini deve fare il servizio militare altrimenti ti viene revocato voto, passaporto e diventi disertore? La verità è che uomini e donne hanno problemi in questo mondo e l'opinione pubblica ignora la vera sofferenza maschile e invece si preoccupa di appagare i sentimenti delle donne. Ogni giorno esce un articolo come questo sopra per creare polemica.
    Ti ricordi il caso delle 200 ragazze rapite da boko haram? Giornali, Tg e celebrità che facevano campagne per combattere la violenza contro le donne, dimenticandosi però gli uomini e bambini degli altri villaggi non hanno avuto la stessa fine.


    Guarda, forse dovresti tu renderti conto della banalità delle tue affermazioni, sopratutto quando prendi dati a caso senza dare contesto e li usi per giustificarti. I risultati di queste statistiche non sono verità assoluta, bisogna vedere la metodologia! Come dice il detto: There are lies, damned lies, and statistics. Con la statistica puoi dire tutto o niente.
    Ricordati che è sempre facile concordare con la massa, infatti non devi neanche giustificare quello che dici. Io si invece. Non è facile andare contro corrente. Che ci sia sessismo o discriminazione nel mondo di sicuro! Non lo nego. Il fatto è che l'Italia, l'Europa e l'America del Nord non sono questa culla di sessismo che tu e questa manica di scemi che non sa interpretare una statistica dice che siano. Infatti le donne europee e americane del XXI secolo sono gli esseri più privilegiati mai esistiti ma per qualche motivo si ritengono oppressi per fatti del passato..


    B:
    Ho parlato di Italia e non di altri paesi, visto che in altri paesi senza dubbio hai situazioni ben più tragiche e non mi sembra il caso di entrare nel merito.
    E comunque i dati sul divario salariale sono presi a parità di impiego.
    D'altra parte, non credo di non sapere interpretare una statistica, ma non sto qui su Facebook a raccontare il mio lavoro.
    Tu mi dici: quanti uomini sono stati uccisi nel 2014? Vedi che è la domanda sbagliata? Non ti rendi conto?
    La domanda esatta sarebbe: quanti uomini sono stati uccisi dalla propria moglie, compagna, sorella etc?
    Degli omicidi in passionali tra coppie eterosessuali (quindi uomo ammazza donna vs donna ammazza uomo) nel 2012 oltre l'80% delle vittime è una donna uccisa per mano di un uomo. La statistica sale al 89% quando ci riferiamo a persone uccise dai propri ex.
    Per finire, mi sembra giusto precisare che non ritenere violenza il fatto che una donna che cammina da sola per strada riceve fischi, suonate di clacson etc, oppure non ritenere violenza certi atteggiamenti intimidatori, o non ritenere un problema di disuguaglianza la maggiore difficoltà di una donna nel trovare lavoro in impresa a causa delle possibili perdite economiche per maternità, o che ci siamo locali in cui la donna entra gratis, l'uomo paga, oppure non considerare un problema sociale diffuso è profondamente radicato la credenza che le donne debbano svolgere lavori domestici e gli uomini lavori "da leader" (come spieghi la schiacciante superiorità maschile nei ruoli dirigenziali, non è discriminazione? Davvero sei convinto che tutti gli uomini siamo più bravi di qualsiasi donna) - tapparsi gli occhi davanti a tutto questo, non ammettere che c'è un problema di disuguaglianza, è alla base della violenza e della discriminazione di genere.
    Ps: nessuno dice che non ci siamo uomini che vivono male o sono vittime di atti criminali, ma non si può non ammettere la matrice sessista dietro certe situazioni diffuse nella nostra società.
    Pps: stavamo parlando dell'Italia, ma tu hai tirato fuori un esempio completamente assurdo: nessuno crede che uomini e bambini nei villaggi in stato di guerra permanente in africa vivano bene, ma almeno non sono stati rapito a 10-12-13 anni per sposare ed essere ingravidate i propri aguzzini e procreare guerriglieri jihadisthi.....


    A:
    Ahh adesso parliamo solo di Italia?? Nonononono non ci siamo proprio. Perchè vuoi rendere la violenza un fenomeno di genere quando non lo è? Perchè vuoi farmi credere che una donna uccisa in ambito familiare sia peggio di una donna uccisa in altre circostanze? Non lo è, una vita è una vita. Adesso me lo spieghi proprio. Voglio vedere che ginnastica mentale fai per giustificare quello che hai detto. Per la giustizia non interessa se l'omicida è il marito, il ragazzo, il fratello, il postino o la suocera. Tutti gli omicidi vanno perseguiti e puniti. Punto. La differenza è rilevante appunto se vuoi vendere cronaca nera o se vuoi perseguire una agenda femminista. Anzi dobbiamo ringraziare il femminismo per il Duluth model invece. Quello si che è una vittoria. E si, sono ironico. Infatti gli uomini scontano pene più dure per lo stesso reato e in condizioni peggiori non dirmi di no.[
    Ovvio che non ritengo violenza fischi e clacson. Qui stiamo già entrando in quelle che la teoria femminista chiama microaggressioni. Le microaggressioni sono dipendenti dal soggetto che le subisce e quindi difficilmente quantificabili. A certe donne non da fastidio, ad altre si oppure da fastidio e in intensità diverse. Succede? Certo che succede? E sgradevole? Certo che lo è! Ma non procurano danno alla tua integrità fisica di certo e se procurano danno emozionale... mi dispiace ma a una certa uno si fa anche i calli. Attenzione non giustifico chi lo fa, assolutamente! Ma da un fischio o un clacson ad un pestaggio e uno stupro ce ne vuole, e dare lo stesso peso a eventi così diversi mi sembra come minimo irrispettuoso nei confronti delle vere vittime. Poi vedi te.
    Stessa cosa vale per le intimidazioni. La tendenza a intimidirsi difronte a certi atteggiamenti non è una caratteristica di genere. Dipende dal singolo.
    Ultima cosa per farti capire che le donne NON guadagnano meno degli uomini per lo stesso lavoro e per le stesse ore lavorate: se ciò fosse vero, le imprese assumerebbero solo donne. Per quale motivo devono spendere di più assumendo uomini? Non ha senso.
    Difficoltà di trovare lavoro? Ma dove? Entra in un bar, ristorante, negozio e dimmi quanti camerieri e commessi ci sono. Per i lavori che uno studente senza titolo può fare e che non richieda l'uso della forza fisica le ragazze sono la maggioranza. Guarda che tutti sono disperati per assumere ragazze.
    Inoltre se trovi lavoro o meno dipende dal tuo curriculum. Vai a vedere che lauree prendono le donne! Se ti laurei in letteratura, filosofia, psicologia, biologia, infermieristica, belle arti e design mi sembra stupido pensare di trovare un posto di lavoro ben retribuito in una azienda, dove le competenze richieste sono altre. Che si iscrivano a ingegneria, statistica, economia, informatica e medicina no se vogliono belle buste paga. Non ci sono barriere alle iscrizioni.
    Se vuoi fare carriera è OVVIO che devi fare sacrifici, specialmente in ambito familiare. Dimentichiamoci mito che le donne possono avere tutto! Il tempo è una grandezza limitata. Se vuoi fare carriera, ti dedichi meno alla famiglia, se vuoi una famiglia ti dedichi di meno al lavoro (e fai lavorare di più tuo marito, ore in più che contano quando si deve promuovere qualcuno!). Non riesco a capire perchè questa sia una sorpresa. Se ad una intervista di lavoro ti chiedono se hai intenzioni di mettere su famiglia è una domanda più che lecita! Sono in gioco costi non recuperabili per l'azienda! Di nuovo, se vuoi fare carriera basta che tu risponda no! Oppure se proprio insisti prendi il telefono e chiama un avvocato! Causa vinta!
    E vero che la maggior parte dei ruoli dirigenziali sono ricoperti da uomini. Il fatto è che le donne fanno altre scelte! Non è questione di bravura, ma questione applicazione e di scelta (E DI CREDENZIALI ACQUISITE). Per questo ci sono pochi CEO donna. La maggior parte delle donne non è disposta a lavorare 14 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Le donne tendono a scegliere la famiglia al lavoro. Se scelgono entrambe le cose ci sono sacrifici.
    Se tu da donna sei scoraggiata dalle opinioni e credenze degli altri e per colpa di queste non prendi le tue decisioni e non intraprendi il tuo percorso nel mondo del lavoro, allora mi dispiace ma quella non è la tua strada. Non proprio. Poi dov'è scritto che le donne devono diventare dirigenti? Non c'e niente di male nel scegliere la famiglia rispetto al lavoro. E questo tipo di pensiero invece che non da valore alla donna che decide di rimanere a casa coi figli.
    Il mio punto di vista non è tapparsi gli occhi, anzi, è cercare di vedere l'altra faccia della moneta. Preferisco pensare che viviamo (e infatti viviamo) in un paese dove se vuoi certe cose, devi lavorarci su. Tu invece ignori le scelte che gli individui fanno e giustifichi certi risultati dicendo che esiste un fantomatico sistema patriarcale disegnato per opprimere le donne (cosa molto lesiva tra l'altro). Non mi sembra il caso. Sopratutto perchè si finisce per diluire il significato di oppressione e discriminazione. Viviamo in un paese libero e ognuno è responsabile delle proprie scelte. Le donne al giorno d'oggi hanno le stesse opportunità che gli uomini. Uguaglianza di opportunità però non vuol dire uguaglianza di risultati, attenzione.

    E no, il mio esempio di boko haram non è assurdo. Affatto. Le ragazze sono state prese per fare da bambine mogli dei propri agguzzini. Un destino più che triste, credo che tutti siamo d'accordo. Ma i padri e ragazzi sono stati uccisi, arruolati come bambini soldato o fatti scappare senza niente nel deserto. Se non è peggio, non è una fine al quanto triste? Però quello che ha fatto notizia erano le ragazze. I media hanno giocato con i sentimenti dell'opinione pubblica nuovamente.
    Questa è la genialità del femminismo come movimento. Ha preso un sentimento già radicato nella società e perpetuato nei secoli della letteratura (proteggere le donne) e l'ha usato per portare avanti un'agenda politica che sta degenerando..


    A: (qui mi sono perso un messaggio di B al quale A rispondeva se riesco lo posto, ma più o meno si dovrebbe capire dalla risposta)
    In verità che tu ci creda o meno si, mi è gia capitato. Sono sopravvissuto. Magari è una questione di educazione e se proprio vuoi forzare la cosa è un reato se fai clacson=stalking. Ma non è sessismo. Prendiamo la definizione di sessismo dalla treccani (che tra l'altro è sessita perchè non ammette che si possa essere sessisti nei confronti degli uomini).

    sessismo s. m. [der. di sesso, sul modello di razzismo e per influsso del fr. sexisme e ingl. sexism]. – Termine coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare, promuovere o difendere l’idea dell’inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo sociopolitico, culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con sign. più generale, tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza.

    Ribadisco anche se mi sembra idiotico e ripetitivo. Fischi, clacson e commenti non desiderati sul proprio corpo sono cafoni, di pessimo gusto e segno di maleducazione. Ma non promuovono l'inferiorità del sesso femminile, ne discriminazione. Nel caso massimo potrebbero essere un reato. Se è un reato si prendono le contromisure appropriate. Facendo l'esempio della persona che cammina da sola la sera cadi di nuovo nel gioco dei sentimenti. ''Non ti senti sicura, quindi sei in pericolo'' quando invece essere uomo è più rischioso.
    Smettiamo di diluire il significato delle parole, grazie..




    C (questo è un messaggio che raccoglie la summa teologica del femminismo da social attuale, come abbiamo già visto si tratta di forzature, pregiudizi luoghi comuni dei quali queste persone, poche in verità, sembrano molto convinte) :
    sono contenta che tu sia sopravvissuto al cosidetto "catcalling" come sono sopravvissute tutte le altre donne a cui è capitato. Permettimi di farti notare però una sottile differenza sottile come un baobab.
    Quante volte ti è capitato di essere clacsonato, fischiato e chiamato in una giornata?
    https://www.youtube.com/watch?v=b1XGPvbWn0A
    Questo è ciò a cui una donna che gira in pantaloni e maglietta va incontro ogni giorno, cosa che peggiora drasticamente se disgraziatamente indossa una gonna o cammina di sera. Neghi il sessissimo e la discriminazione di genere di questo fenomeno perché ne parli estrapolandolo dal contesto e ignorandone frequenza/intensità: il fatto è che quando il fattaccio accade una volta, passi, ma quando è sistematico, puntuale e insistente, entra a far parte della percezione che hai di te stesso, e della percezione che di te hanno gli altri. Ti faccio un esempio. Cosa succede se una persona ti insulta una volta? Nulla. Capita. Cosa succede quando gli insulti sono sistematici, puntuali e precisi?
    Carolina Picchio, la ragazza suicida di Novara
    Voilà. Perché poi si parla di sessismo in questo caso, oltre che di cafonaggine? Perché, de facto, il catcalling è un'esperienza prettamente femminile. Qui trovi tutte le informazioni che ti servono: Catcalling
    https://www.google.it/webhp?sourceid...&q=catcalling+
    Il contesto che tu hai ignorato è invece forse la parte più importante. Il catcalling promuove una pericolosa ideologia per cui è ok esprimere i propri pareri positivi -"cavolo, sono complimenti!" cit- anche in maniera irruenta e prepotente nei confronti di una donna, tanto è una donna, a lei, sotto sotto, piace. Questa è esattamente la stessa mentalità di uno stupratore qualunque. "Sotto sotto, a lei piace."
    Questa ideologia è alla base di questi dati in Italia La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia e https://fullfact.org/sites/fullfact..../Capture_6.JPG nel mondo. La percentuale di uomini e donne in questo caso è riferita alla criminalità generale.


    In merito all'ambiente di lavoro, vorrei citare direttamente una parte della wiki inglese sull'ineguaglianza di genere (https://en.wikipedia.org/wiki/Gender..._the_workplace nota: sono presenti tutte le forme di disuguaglianza di genere in vari aspetti della vita sociale, a partire dall'ambiente di lavoro a quello familiare), anche se ti consiglio la lettura completa dell'intera voce con calma: "Wage discrimination exists when workers are equally qualified and perform the same work but one group of workers is paid more than another. Historically, wage discrimination has favored men over similarly qualified women.


    Human capital theories refer to the education, knowledge, training, experience, or skill of a person which makes them potentially valuable to an employer. This has historically been understood as a cause of the gendered wage gap but is no longer a predominant cause as women and men in certain occupations tend to have similar education levels or other credentials. Even when such characteristics of jobs and workers are controlled for, the presence of women within a certain occupation leads to lower wages. This earnings discrimination is considered to be a part of pollution theory. This theory suggests that jobs which are predominated by women offer lower wages than do jobs simply because of the presence of women within the occupation. As women enter an occupation, this reduces the amount of prestige associated with the job and men subsequently leave these occupations. The entering of women into specific occupations suggests that less competent workers have begun to be hired or that the occupation is becoming deskilled. Men are reluctant to enter female-dominated occupations because of this and similarly resist the entrance of women into male-dominated occupations"


    La parte che segue fa riferimento ad un fenomeno particolarmente importante, e risponde alla tua domanda "Perché le donne non vanno a fare lavoro x o y?"
    ">>>>>>>>>The glass ceiling effect<<<<<< is also considered a possible contributor to the gender wage gap or income disparity. This effect suggests that gender provides significant disadvantages towards the top of job hierarchies which become worse as a person’s career goes on. The term glass ceiling implies that invisible or artificial barriers exist which prevent women from advancing within their jobs or receiving promotions. These barriers exist in spite of the achievements or qualifications of the women and still exist when other characteristics that are job-relevant such as experience, education, and abilities are controlled for. The inequality effects of the glass ceiling are more prevalent within higher-powered or higher income occupations, with fewer women holding these types of occupations. The glass ceiling effect also indicates the limited chances of women for income raises and promotion or advancement to more prestigious positions or jobs. As women are prevented by these artificial barriers, from either receiving job promotions or income raises, the effects of the inequality of the glass ceiling increase over the course of a woman’s career."


    Per quanto riguarda le "quote rosa" in parlamento, ecco a te un infographic sulla questione http://thelondoner.eu/wp-content/upl...fographic2.jpg
    Il motivo delle quote, direi, è abbastanza tonto. Possono le donne avere la libertà che i propri interessi vengano rappresentati da una donna? (spoiler: domanda retorica)
    Inoltre, sapevi che tutti i farmaci e tutte le cure sono tarate di default sull'uomo bianco cinquantenne, nonostante ci siano profonde differenze in termini di risposta e resilienza tra questo e una controparte femminile? A questo proposito, hai mai sentito parlare del fenomeno delle "donne mancanti"? (Il genocidio nascosto delle donne | Noi Donne)
    Il benessere e la speranza di vita di un paese oltre i 10000 dollari pro-capite sembrano essere direttamente proporzionali all'istruzione femminile, nonostante questa venga scoraggiata da usi ed esperienze di vita fin dall'infanzia: http://rameznaam.com/wp-content/uplo...-Worldwide.jpg


    Perché tuttavia, ti chiederai, tutto questo accanimento, tutta questa gara a chi viene discriminato di più? Quando si sarà ottenuto questo triste primato, cosa ci sarà di guadagnato?
    Nulla, se non il riconoscimento di un problema e un possibile punto di partenza su cui lavorare per migliorare il benessere individuale e comunitario, non solo femminile. La parità dei diritti e l'arginamento del gap basato sul genere è alla base del progresso di uno stato più equo, libero e umano, incidendo direttamente sul ratio degli stupri, femminicidi e violenze anche solo semplicemente promuovendo l'idea che di principio questi sono sbagliati, cominciando a rispettare la donna in quanto essere umano, e cessando di opprimere lo sviluppo della sua sessualità.


    Per approfondire, altre immagini di impatto immediato: http://www.borgenmagazine.com/wp-con...Inequality.jpg
    https://upload.wikimedia.org/wikiped...bution.svg.png
    http://image.slidesharecdn.com/gende...?cb=1417125250
    http://images.foodworldnews.com/data...inequality.png
    http://www.sidewaysthoughts.com/blog...graph-7101.jpg
    http://graphs.net/wp-content/uploads...F-557x1024.jpg


    P.S. Riconoscere le difficoltà legate al genere femminile non significa screditare quelle maschili, che esistono in ogni caso. L'uguaglianza di genere (-> femminismo) si muove in favore di entrambi i sessi, promuovendo il rispetto della salute e della vita dell'essere umano in quanto essere umano, piuttosto che uomo o donna. Tutto ciò che si distacca da questa idea di fondo -non- è femminismo..


    B ad A:
    sei un trollacchione e chiaramente discuti sapendo di essere in errore, perché le tue argomentazioni sono troppo ben limate (per quanto trite e fallaci) per non essere già state discusse e smontate con persone meglio informate e meno di parte.
    Detto questo, tanto per informare chiunque legga qui (non tanto te, che immagino essere irreparabile), linko un documento della UE relativo al divario salariale: http://ec.europa.eu/justice/gender-e...319_gpg_it.pdf. Sull'argomento molestie e violenze sessuali non ci provo neanche. Fare finta che sia un problema equiparabile tra i generi è ridicolo e ignorante. Tra l'altro, che tu non ti renda conto che il sentimento "proteggere le donne" (come da te esposto, e prevalente in Italia) sia sessista mostra come tu non abbia minimamente compreso ciò di cui stai parlando. La prossima volta che ti capita, pensa alle donne come persone e pari, non come cose da proteggere..


    A verso C:
    Guarda di pay gap no ho gia parlato prima in altri commenti. Vai a vedere come è stato calcolato. Il la mia critica è appunto sul calcolo. Il gap esiste perchè uomini e donne fanno scelte diverse nella loro vita lavorativa. Detto ciò è ovvio ci saranno episodi di discriminazione di genere nel mercato del lavoro, ma questi sono reati perseguibili dalla giustizia.


    Ti consiglio di dare un'occhiata al lavoro delle signore Edwina Currie, Christina Hoff Sommers, Janice Fiammingo e Karen Straughan. Tutto reperibile su youtube. Loro hanno partecipato alla vita politica e accademica del movimento femminista e possono esporre le idee che condivido pienamente meglio di me per quanto riguarda le inconsistenze ideologiche che sussistono.


    Per quanto riguarda la l'ultima parte della tua esposizione sono perfettamente d'accordo. Niente da ridire. Vorrei che capissi che la critica che io rivolgo non si tratta appunto di vedere chi è più vittima di chi. Si tratta di dare rilievo a questioni che non vengono sollevate dal femminismo. Non ti pare ironico che per un'ideologia (di stampo marxista tra l'altro) che prega la parità di genere, questioni che non riguardano la donna non vengono mai sollevate? Anzi, vediamo orde di femmisiti che sabotano dibattiti, fanno chiudere centri di sostegno ecc?
    Ah se hai tempo guardati questi.
    https://www.youtube.com/watch?v=Ip7kP_dd6LU
    https://www.youtube.com/watch?v=uBYa__A5nHo
    https://www.youtube.com/watch?v=iARHCxAMAO0


    A verso B:
    Hahahahah dai su. Di pay gap ne ho già parlato in altri commenti e non mi dilungo qui dinuovo. Non no ho voglia. Basta che digiti su google ''gender pay gap myth''. Ti si aprirà un mondo nuovo te lo giuro.
    E sulla violenza, dilungati quanto vuoi. Non è un fenomeno di genere. Punto.
    E ho per caso detto che questo sentimento di protezione verso le donne non sia sessista? Hm.. mi sa di no. Bravo..




    A:
    No. Il canada fa notizia perché come la svezia é un paese che cede alle richieste di un gruppo abbastanza esaltato di femministe. Sai che c'e gente sotto processo per aver dato contro a delle femministe su internet?? Ricordiamoci che il femminismo è responsabile per bellissimi risultati come il Duluth model oppure per la rimozione della componente femminile dalla definizione giuridica di violenza sessuale in paesi come regno unito, israele e india (con tentativi anche in canada e usa). Sono queste cose che fanno preoccupare.

  5. #15
    Eroe Faustiano
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Visualizza Messaggio
    si ma che ci siano donne che usino questi temi per pura convenienza personale (per rendersi la vita più facile, e lo fanno sia consciamente che inconsciamente) è un fatto acclarato, figuriamoci

    io mi aspettavo qualche studio in più, qualche dettaglio, vabbé pazienza, continuo nella mia ricerca
    Studio su cosa? L'esistenza del gender gap?
    i saccenti del Dams che sparano minchiate abominevoli nelle quali il nesso di causa ed effetto viene distorto a beneficio del loro sapere di sapere

    Sostanze psicotrope ad azione psicodislettica che possono causare farmaco-dipendenza.

  6. #16
    Eroe Faustiano
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    I dati sul gender gap non sono presi a parita' di impiego, perche' quel dato evidentemente non esiste e non puo' esistere
    i saccenti del Dams che sparano minchiate abominevoli nelle quali il nesso di causa ed effetto viene distorto a beneficio del loro sapere di sapere

    Sostanze psicotrope ad azione psicodislettica che possono causare farmaco-dipendenza.

  7. #17
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    http://9gag.com/gag/ab5nwzX/we-need-...top-stare-rape

    allora abbiamo un sacco di carne a cuocere e abbiamo anche un nuovo elemento il Duluth model

    ma siamo davvero così sicuri che le donne siano le uniche vittime?

    come si quantifica per esempio la violenza psicologica? La fanno solo gli uomini verso le donne?

    L'idea che la violenza possa essere definita anche come qualcosa che urta i tuoi sentimenti è arbitraria e contraria a qualsiasi idea di diritto e parità (cosa che le donne di cui sopra fanno, il dialogo di FB lo dimostra), e poi alcune di queste cose secondo queste donne dovrebbero portare ad azione penale come lo stare rape, che è la dimostrazione plastica del fatto che queste donne (come del resto lo sono sotto sotto i radical chic di sinistra) sono a favore dello schiavismo, e sono per il razzismo, la prova di questo è lo stare rape, che è uno dei più grossi abomini di questa epoca.

    in sostanza delle femmine orrendamente viziate definiscono come crimine un qualcosa che urta la loro sensibilità di donne classiste e viziate mascherate da femministe:
    loro vogliono mettersi in mostra per farsi guardare da chi dicono loro o da chi ritengono alla loro altezza, attraente, e bello secondo loro.
    Ma se a farlo è qualcuno che a loro non piace (di solito fisicamente perché brutto o semplicemente perchè timido o magari perchè non veste abbastanza bene o non è abbastanza ricco) allora questo essere inferiore non deve azzardarsi a guardarle, non ne ha il diritto! Abbassa lo sguardo schiavo altrimenti ti faccio arrestare per stalking e stare rape!
    Secondo loro lo stare rape dovrebbe essere un reato, un reato che deve coinvolgere solo chi decidono loro a seconda del loro umore.
    ovviamente non si sognerebbero mai di accusare di tale reato uno così (anzi lamentano che uno così non le guardi, hanno messo le tette e le cosce di fuori proprio nella speranza che uno così le guardi)


    ma se l'uomo che le guarda non è così come osa anche solo guardarle??? Stare rape! In galera il maschio non sufficientemente bello o non sufficientemente ricco.

    certo se è ricco beh, può fare quello che vuole...
    ipocrisia, si chiama ipocrisia. parlano a nome di tutte le donne? e allora rispondano a queste:


    non parlano a nome di tutte le donne? e allora che cazzo vogliono quando criminalizzano l'intero genere maschile solo per il proprio (maschile) naturale desiderio? Desiderio per il quale siamo stati programmati durante milioni di anni di evoluzione sia chiaro eh. Cosa che queste estremiste disconoscono totalmente e di cui negano la legittimità. Fino a 50 anni fa gli uomini avevano una situazione di privilegio anche legislativo, ma avevano anche una tolleranza sociale "si sa l'uomo è cacciatore" era una frase piuttosto comune. Il nuovo femminismo condanna questi comportamenti e tende a voler rieducare le nuove generazioni di maschi a non avere più questi impulsi predatori (che hanno permesso tra le altre cose alla nostra specie di evolversi e sopravvivere finora)


    la chiusura delle case chiuse ha impedito che gli uomini sfogassero i loro naturali istinti costringendoli a reprimerli per un puro moto moralista

    Gli unici uomini ai quali sarebbe concesso di mantenere il loro status sono gli uomini alfa, ovvero quelli molto belli o molto ricchi o molto potenti o di successo.
    Tutti gli altri fatti fuori. Infatti alcune estremiste femministe teorizzano la eliminazione del 90% della attuale popolazione maschile.
    Non è difficile credere che vogliano tenersi solo i maschi per loro attraenti... (a me no che non siano lesbiche)

    Quindi si promuove una discriminazione sulla base della bellezza e della ricchezza... e siccome la bellezza dipende dai geni io credo che tecnicamente si tratti di razzismo... per quanto riguarda la ricchezza invece dimostra solo classismo (e meno male che queste poi si annidano a sinistra dove una volta si faceva la lotta di classe, questa è una ulteriore dimostrazione che la sinistra attuale non abbia nulla a che fare con quella di un tempo essendo solo concepita nei salotti radical chic)

    possono dire "ma io non sono attratta da quello brutto che colpa ne ho?"
    Ok ma non mandarlo in galera o discriminarlo impedendogli la liberta di guardare solo perche lui è brutto... lo ignori e basta. Punto.

    Il fatto che le femministe di adesso non prendano le distanze e non squalifichino lo stare rape (che io sappia non sembra essere così) e non considerino queste che lo propongono come delle emerite stronze razziste e classiste qualifica anche loro... chi si somiglia si piglia, i gruppi attigui riempiono piazze vicine fisicamente ed emotivamente, a volte la stessa piazza e la stessa battaglia, finendo con l'essere la stessa cosa. la teoria dei gruppi attigui sarà la chiave di volta finale di tutta la mia raccolta, quindi se ne parlerà in un altro thread.

    Si lo so arriverà qualcuna che dirà che il proprio è il vero femminismo appartenendo alla corrente tal dei tali in conflitto con una altra corrente di femminismo di generazione N (con N che tende a infinito). Ma a sto punto sta gente a parte se stessa chi rappresenta?
    Politicamente come dicevamo non valgono nulla, questo post serve però in realtà a qualificarle per quello che sono realmente ed isolarle come meritano.



    Per quanto riguarda la misura del danno psicologico (così come una misura del benessere reale) c'è una idea un po assurda al momento ma forse non in futuro.
    L'idea potrebbe essere quella di misurare la quantità di neurotrasmettitori che circolano nel nostro sangue per stabilire se si è felici o meno, un po' come misurare la pressione o altre cose di routine
    di fatto i sentimenti sono misurabili così, il nostro corpo è un calcolatore che anziché usare transistor ed elettronica usa la neurochimica e gli ormoni, ma il concetto è lo stesso, le emozioni e le sensazioni sono dettate dal risultato della chimica che fluisce nel nostro corpo. Come qualcuno ha fatto notare per delle macchine evolute sarebbe facile calcolare i flussi che viaggiano nel nostro corpo. Fa quindi ridere la teoria dei film di fantascienza secondo la quale noi sconfiggeremmo sempre le macchine perchè loro non sarebbero in grado di capire i nostri sentimenti. ma si sa i film, soprattutto americani, se non hanno lieto fine gli umani non li vanno a vedere, quindi si porta avanti sta teoria un po' del cazzo secondo la quale la nostra apparente fragilità emozionale sarebbe la vera chiave del nostro inevitabile successo. Persino Star Trek (la serie migliore di fantascienza) ha giocato moltissimo su questo fatto.

    Sarebbe la dittatura della felicità che si potrebbe sostituire alla dittatura della bellezza (o dell'altezza) perchè alcuni studi hanno dimostrato che gli stipendi più alti non li prendono gli uomini a prescindere dal merito. Quando non c'è una corrispondenza col merito ciò che fa si che uno stipendio sia più alto è effettivamente la bellezza (lo misurarono con l'altezza a dire il vero visto che la bellezza è comunque soggettiva, fu scoperto che le persone più alte hanno stipendi più alti, è un discorso da approfondire e che dimostrerebbe che il genere non c'entra affatto).

  8. #18
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    Citazione Originariamente Scritto da pedro Visualizza Messaggio
    I dati sul gender gap non sono presi a parita' di impiego, perche' quel dato evidentemente non esiste e non puo' esistere
    io sono a conoscenza di studi che invece dimostrano una correlazione con l'altezza.
    Nell'articolo che lessi (mi pare su Focus di qualche anno fa) addirittura c'era gente in Cina che si faceva segare le gambe per essere piu alta di 5 cm
    Repubblica.it/esteri: Cina, corsa a diventare più alti dal chirurgo per avere successo

    questa roba da sola farebbe crollare tutto il castello di carte del "gender gap"

    dipenderebbe dall'altezza e sarebbe probabilmente un retaggio della selezione evolutiva

    intendiamoci lo è anche la scelta degli uomini migliori da parte delle donne, questo sia chiaro, ma l'idea di sterminare o imprigionare o castrare quelli non ritenuti "alfa" è un abominio che a confronto Hitler era un pacioccone che giocava con le biglie in spiaggia senza fare male a nessuno

    Source: Website of Simon Fraser University Women’s Centre, on its page “Male Allies.” This page has been removed by the Women’s Center, but was screenshotted and uploaded to our website.
    I have a great deal of difficulty with the idea of the ideal man. As far as I’m concerned, men are the product of a damaged gene. They pretend to be normal but what they’re doing sitting there with benign smiles on their faces is they’re manufacturing sperm. They do it all the time. They never stop. I mean, we women are more reasonable.We pop one follicle every 28 days, whereas they are producing 400 million sperm for each ejaculation, most of which don’t take place anywhere near an ovum. I don’t know that the ecosphere can tolerate it.


    Source: Dr. Germaine Greer, at a Hilton Hotel literary lunch, promoting her book The Change – Women, Aging and the Menopause. Reported in “Greer Mocks Men’s Misses” in the Sydney Morning Herald, 11/14/91.

    The proportion of men must be reduced to and maintained at approximately 10% of the human race.

    Source: Dr. Sally Miller Gearhart, in her article “The Future – If There Is One – Is Female,” ironically featured in a later book promoting nonviolence: Reweaving the Web of Life: Feminism and Nonviolence, p. 266

    I think it’s not a bad idea at all. If life is to survive on this planet, there must be a decontamination of the Earth. I think this will be accompanied by an evolutionary process that will result in a drastic reduction of the population of males.

    Source: Dr. Mary Daly’s response when asked what she thought of the above quote by Dr. Gearhart, in an interview called “No Man’s Land” conducted by EnlightenNext Magazine, 2001.
    http://boysmeneducation.com/the-lang...dministrators/

    cioè gli uomini dovrebbero fare qualcosa per risolvere il problema causato da alcuni uomini violenti e loro non hanno niente da dire contro questo genere di femministe?
    @nastenka che ne pensi?

  9. #19
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    sul discorso di chi sia più vittima di questi tempi attuali nella società occidentale moderna io ho le mie opinioni che coincidono con quelle di Elio e le storie tese.
    noi maschi (che non abbiamo la facilità di sfogare i nostri istinti come facevano i nostri padri) siamo quasi tutti servi della gleba, schiavi dei nostri desideri (qui si rimanda al thread "proteggimi da ciò he voglio") chi ha davvero la vita più facile?




    ma gli interessi divergono purtroppo e non ci possiamo fare molto
    http://www.prismomag.com/poliamore/
    http://www.huffingtonpost.it/2015/02....html?ref=fbpr

    diceva una vignetta (dove c'era una mamma e una figlia)

    "mamma cosa è una ninfomane?"
    "una donna che pensa solo al sesso"
    "quindi le donne che pensano solo al sesso si chiamano ninfomani, e come si chiamano gli uomini che pensano solo al sesso?"
    "uomini"

    ma la legge del mercato sana tutte le ferite e infatti succederà questo
    http://ofigenno.cc/realistichnaya-seks-kukla
    robot sempre più perfetti usati per il sesso a disposizione di tutti quelli che non sembrano il modello di Acqua di Giò oppure non sono ricchi o famosi come un attore di Hollywood...
    chi ci riuscirà si farà tanti di quei soldi che non si potranno nemmeno contare

    ma ve lo immaginate un futuro con donne androidi fatte solo per il sesso?
    Gli uomini lavorerebbero per permettersi le più belle androidi da farci quello che vogliono senza essere rotti i coglioni.

    tutti guadagnerebbero lo stesso ed avrebbero lo stesso potere di acquisto

    gli uomini inizierebbero a ignorare le donne, le quali non avrebbero più regali e cene pagate e non avrebbero tanti soldi da spendere

    i figli nascerebbero con l'eugenetica e quindi sarebbero pochi quelli che si troveranno a seguire metodi antichi

    e chi ci guadagnerebbe? Quale dei due sessi starebbe meglio?

    E' questo quello che vogliono davvero? Sono proprio sicure che le convenga?

  10. #20
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    Predefinito Re: Il femminismo e la questione maschile

    altra polemica sulla sensibilità delle donne (in politica) è stata fatta sulla Bedori ex candidata a sindaco di Milano perché brutta grassa e goffa (invece la Raggi che è figa è stata portata in palmo di mano dal Beppone nazionale, qualcuno ha cercato l'hash tag #raggisindaco ed ha trovato un sacco di tweet di incoraggiamento da parte di Beppone nostro, invece di #bedorisindaco nemmeno uno nemmeno per sbaglio, gli faceva troppo schifo perché era un cesso.

    Ma il genere non c'entra, questa è la dittatura della bellezza!

    Ah anche gli uomini subiscono insulti e sfotto ma loro sono uomini e quindi se li devono tenere, mentre la donna è fragile e quindi va trattata meglio... come era la storia della parità? Ah già era chiaramente una cazzata. Le donne vanno aiutate in politica per colpa del "patriarcato", come no...

    Bedori "brutta e grassa"? Se fai politica devi aspettarti di tutto, gli uomini lo sanno

 

 
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