Non sono ancora state approvate dal Parlamento le Unioni civili e già qualche Sindaco del Veneto dichiara di non essere disposto a celebrarle perchè contrario ad esse. Fra questi il sindaco di Campagna Lupia, annunciando che, quando la legge sarà in vigore, delegherà tale incombenza a un consigliere ad hoc. Insomma, una sorta di obiezione di coscienza che assomiglia un po' a quella di alcuni farmacisti che si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo oppure i preservativi o, ancora, quella dei medici antiabortisti che si rifiutano di praticare l'aborto. Certo che una legge di questo tipo non dovrebbe trovare opposizioni così nette in un Sindaco che ha istituzionalmente il compito di rappresentare tutti i suoi concittadini e che dovrebbe assumersi, senza alcuna discriminazione, il compito di celebrare le nozze anche fra persone dello stesso sesso. E' obbligo per chiunque, se non vado errato, di osservare le leggi dello Stato e di farle osservare. E questo, di certo, vale anche per il sig. Sindaco di Campagna Lupia.