La regione di Tondo

[Cenerentola82]

CONI: TONDO (FVG), MIA CANDIDATURA? PESCE D'APRILE, IO APPOGGIO PETRUCCI

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Buon primo aprile a tutti... a giudicare dal numero di telefonate e sms ricevuti (davvero tantissimi!), e da qualche lancio di agenzia, nel piccolo 'pesce d'aprile' della mia candidatura a Presidente del CONI sono caduti in tanti!''. Lo scrive, divertito, sul suo blog personale, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo, aggiungendo: ''E' una piccola tradizione giocosa cui mi sono preso la liberta' di attingere in questi giorni di grande tensione economica ed industriale. Sdrammatizzare un po' e' sempre d'aiuto! Io, ovviamente, appoggio in pieno il Presidente Gianni Petrucci''.


Siamo sempre più nella m... ehm non si può dire, con le pezze al c... neanche questo si può dire.
Però per fortuna c'è Tondo che ci fa ridere... :20:
E' quello che ci serve.

[Furlan]

Che simpatico umorista

[Cenerentola82]

Che simpatico umorista

Dopo Dino Zoff il miglior barzelettiere di tutto il Friuli. Poco ma sicuro.

[Cenerentola82]

Facebook e i dipendenti della regione.

TRIESTE. La Regione Friuli Venezia Giulia dichiara guerra ai “fannulloni” virtuali e blocca l’accesso di tutti i dipendenti al social network più popolare in Italia. D’ora in avanti nessun computer della Regione potrà accedere alle pagine di Facebook. Niente più chat e scambi di informazioni, foto e video in diretta. Non solo per i dipendenti, che hanno già manifestato tutto il loro malumore proprio attraverso la rete di internet, ma - per ora - anche per i consiglieri, gli assessori e i relativi staff.
Dalla Regione fanno sapere che è stato dato incarico a Insiel per concedere l’utilizzo di Facebook ai politici e all’ufficio stampa. Ma per ora c’è l’oscuramento completo e soltanto nei prossimi giorni sarà concesso a pochi. Insiel ha acquistato uno specifico server per permettere un utilizzo delettivo dello strumento, vale a dire ai politici, ma non ai dipendenti. Anche perché, fanno sapere a palazzo, non si ravvedeva la necessità che i tremila dipendenti della Regione colloquiassero su internet con gli amici durante l’orario di lavoro.Pochi giorno dopo l’ennesimo attacco ai “fannulloni” del ministro alla Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che aveva considerato Facebook un rischio per il rendimento dei lavoratori statali sottolineando come siano proprio le postazioni pubbliche quelle che registrano il maggior numero di accessi al portale e annunciando di voler introdurre un sistema di blocco delle pagine web, è arrivata la decisione della Direzione del personale della Regione che ha riscontrato un “uso improprio” del social network. Il rischio di perdersi in ore di navigazione e di distrarsi dalle proprie mansioni sarebbe infatti la motivazione principale alla base della decisione assunta.
A decidere di sospendere l’accesso al programma è stato il direttore del Personale, Augusto Viola, come fa sapere l’assessore regionale al Personale Elio De Anna: «Il direttore mi ha riferito di aver sospeso il collegamento con Facebook per tutti i dipendenti pubblici e anche per i politici della Regione perché riteneva che venisse fatto un uso improprio di questo servizio - ha riferito De Anna -. Nei prossimi giorni Viola individuerà i criteri per avere l’accesso a questo servizio, anche in base al contratto di lavoro e sarà chiarito anche quali sono, se ci sono, gli strumenti necessari al dipendente pubblico nell’utilizzo di Facebook per espletare il proprio lavoro in Regione. Perché è chiaro - ha aggiunto - che Facebook non è un programma di lavoro». Per questo motivo, De Anna ha assicurato di condividere la scelta della Direzione del personale: «Non posso certo dargli torto anche perché probabilmente il direttore si era accorto che i regionali stavano troppo tempo su Facebook. Io non ho i dati - ha concluso l’assessore -, il direttore mi ha solo informato che ha provveduto a sospendere questo collegamento che, ripeto, non rientra certo tra i programmi necessari a svolgere il proprio lavoro». Tra i dipendenti però serpeggia il malumore visto che Facebook viene considerato uno strumento molto utile per la comunicazione interattiva sia tra colleghi sia con il territorio.
La Direzione del personale però non la pensa allo stesso modo e nemmeno il ministro Brunetta è intenzionato a far chiudere l’accesso al social network nella pubblica amministrazione. Ma questa volta la Regione Fvg è arrivata prima di lui.
Cristian Rigo

(rassegna stampa Messaggero Veneto)

Approvo. Quando se lavora se lavora. Bagolar se pol far de casa.

[Furlan]

Beh, non occore propro guardare in casa d' altri...

[Radimiro]

Quando uno insiste ossessivamente su questo tema, la cosa diventa di pessimo gusto. Ci sono dei fannulloni nella politica e nella pubblica amministrazione, ma c'e' anche un sacco di brava gente che lavora seriamente. Quindi fin che si cerca di migliorare un servizio ben vengano le iniziative, ma no alla caccia alle streghe. Per anni nella pubblica amministrazione alcuni dipendenti hanno fatto il "bello e cattivo tempo", ma adesso non e' giusto passare da un estremo all'altro. Comunque a proposito di fasce orarie di reperibilita' in caso di malattia. Nel privato sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Nel settore pubblico invece dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20. Non mi risulta, ma evidentemente mi posso anche sbagliare, che all'estero ci sia qualcosa di analogo ?

[Furlan]

Sarebbe sufficiente avere dirigenti desindacalizzati e depoliticizzati. O almeno farli girare con un bel spoil-sistem

[Cenerentola82]

12:24 - foto pazienti su facebook: assessore fvg,vietato a dipendenti

(ANSA) - TRIESTE, 14 MAG - L'Azienda ospedaliero universitaria di Udine ha disposto il divieto di usare Facebook ai propri dipendenti, dopo la comparsa di fotografie di pazienti sul social network. Lo ha reso noto, interpellato dall'ANSA, l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, che si e' subito messo in contatto con il direttore generale dell'Azienda udinese, Carlo Favaretti. ''Il direttore ha gia' aperto un fascicolo d'inchiesta - ha ricordato Kosic - e andra' fino in fondo. Come Regione non abbiamo ancora deciso nulla, ma il direttore, che risponde alla Regione, di fatto mi ha avvertito di aver agito e io - ha concluso - ho condiviso tutto''. (ANSA). BUO

[Mitteleuropeo]

Quando uno insiste ossessivamente su questo tema, la cosa diventa di pessimo gusto. Ci sono dei fannulloni nella politica e nella pubblica amministrazione, ma c'e' anche un sacco di brava gente che lavora seriamente. Quindi fin che si cerca di migliorare un servizio ben vengano le iniziative, ma no alla caccia alle streghe. Per anni nella pubblica amministrazione alcuni dipendenti hanno fatto il "bello e cattivo tempo", ma adesso non e' giusto passare da un estremo all'altro. Comunque a proposito di fasce orarie di reperibilita' in caso di malattia. Nel privato sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Nel settore pubblico invece dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20. Non mi risulta, ma evidentemente mi posso anche sbagliare, che all'estero ci sia qualcosa di analogo ?

In Germania la reperibilità in caso di malattia è uguale nel pubblico e nel privato, le visite fiscali sono praticamente inesistenti e, se la malattia non costringe a limitare i movimenti (per esempio depressioni, ansie, allergie) il medico curante scrive sull'attestato che "non è consigliabile ai fini della terapia una degenza a casa".
Dal punto di vista medico è molto più giusto, dato che un depresso migliora con la luce del giorno e con i contatti sociali.

[Cenerentola82]

VERSO LA NUOVA GIUNTA. DOMANI LA FESTA PER L’ELEZIONE DI COLLINO

Tondo a Lenna: «Vai a Roma? Fai bene»
Il presidente non trattiene l’assessore. La Lega: «Alla Rosolen va tolta l’Università»

UDINE «Gli ho detto che vado a Roma, mi hai risposto “fai bene”». Vanni Lenna comunica a Renzo Tondo la volontà di occupare in Senato il posto lasciato libero da Giovanni Collino e il governatore non lo trattiene. L’operazione rimpasto, dunque, è ufficiale. Una semplice sostituzione, come vuole Tondo, o un riassetto più ampio delle deleghe come pretende la Lega? Il Carroccio non cambia idea. E aggiunge, con il segretario Pietro Fontanini, una nuova richiesta: «Tondo tolga ad Alessia Rosolen la delega sull’Università e la consegni a Elio De Anna».
L’INCONTRO Tondo e Lenna (che lunedì andranno insieme in Abruzzo e incontreranno il presidente di quella Regione, Gianni Chiodi) hanno parlato ieri, a margine della seduta di giunta, della situazione post-elettorale. «Un semplice dialogo - racconta l’assessore all’Ambiente -, il presidente sapeva già tutto. Non mi ha trattenuto ma non mi ha nemmeno messo fretta. I tempi? La prima convocazione del parlamento europeo è a metà luglio, per quanto riguarda la mia sostituzione si andrà non prima della fine del prossimo mese».
DOPO LENNA Il toto-candidati per il dopo Lenna? In pole position, secondo indiscrezioni, sarebbero Luigi Cacitti e Daniele Galasso. Toccasse proprio a Galasso, Alessandro Colautti lo sostituirebbe nel ruolo di capogruppo. In corsa per il posto in giunta rimangono tuttavia lo stesso Colautti e Paride Cargnelutti. Tondo ha tempo per decidere ma la Lega lo incalza. Fontanini insiste per una diversa geografia delle deleghe. Vuole più peso per Claudio Violino, Federica Seganti e Danilo Narduzzi, gli assessori del Carroccio.
UNIVERSITÀ Pensa in particolare alla Protezione civile (per la Seganti) e all’Ambiente. Ma si concentra pure sull’Università con un attacco frontale alla Rosolen, «molto attenta alle questioni universitarie ma non sempre obiettiva. Mi pare che abbia favorito Trieste a scapito di Udine». E dunque? «Meglio che sia Pordenone, super partes, a gestire quella delega. De Anna potrebbe farlo al meglio».
CULTURA Fontanini, altro fronte polemico, continua pure ad attaccare Roberto Molinaro, che non replica. «Non ho per nulla digerito l’ultimo riparto dei fondi della cultura - ripete il segretario leghista -. Mancano i segni di discontinuità rispetto all’assessorato Antonaz». Alla Lega che detta l’agenda risponde il vicecapogruppo del Pdl Franco Baritussio. Senza però alimentare veleni: «Ogni anima della maggioranza sente più cari determinati temi, ma tutte condividono un programma comprensivo degli argomenti in evidenza».
BRINDISI Intanto sabato sera, a Là di Moret di Udine, il neo-eletto Giovanni Collino ringrazierà con un brindisi i sostenitori della sua vincente campagna europea. Ci saranno tra gli altri Tondo, Gottardo, Menia, altri parlamentari e i consiglieri regionali del Pdl.

Messaggero Veneto