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  1. #11
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Ma in realtà l'IO è qualcosa di complesso: Composto dall'individuo "eterno" per così dire, quello che non si corrompe per tutto il ciclo e staziona sui piani sottili in attesa di ridiscendere ogni volta. e nuovi aggregati sottili che, unitamente al corpo fisico nuovo formeranno la nuova identità. Qui si tratta di capire il senso da dare al termine "individualità".

    E' ovvio che quando morirà Primahyadum la sua identità stazionerà per un certo periodo di tempo nei piani sottili che le competono, poi pian piano i suoi aggregati scompariranno e resterà solo il substrato sul quale si era innestata l'individualità Primahyadum con le sue specificità. Vi sarà un momento in cui, scomparsi i vecchi aggregati, questo substrato tornerà virtualmente vergine in attesa di ospitare colei che a Primahyadum succederà. E che non sarà Primahyadum, ma qualcuna che per molti versi le somiglierà, che raccoglierà anche quello che Primahyadum avrà seminato, e che conserverà nel proprio corpo causante i ricordi di lei e della sua vita, i suoi talenti, le preferenze, gli amori e le vocazioni e sulla base di questi proseguirà il cammino già iniziato tanto tempo prima.

    Non vedo dove sarebbe la crisi. E' per comodità che diciamo "quando mi reincarnerò". è chiaro che si tratta di una semplificazione.

    però la popolazione è in aumento. mentre tu parli di singole entità dovute a persone passate.
    da dove nascono i nuovi individui se sono di più delle entità passate?

  2. #12
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    però la popolazione è in aumento. mentre tu parli di singole entità dovute a persone passate.
    da dove nascono i nuovi individui se sono di più delle entità passate?
    Che domanda ingenua...

    La creazione è un atto eterno: non c'è un numero chiuso. Puoi tu determinare temporalmente quando una vita ebbe inizio? E poi...mica ci sono solo gli uomini sulla terra....vi è uno scambio tra mondi umani ed animali, angelici, diabolici, divini...Cercare di fare dei calcoli numerici è cosa semplicemente assurda, tanto complessa è la realtà dei mondi manifesti.
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
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  3. #13
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Ma in realtà l'IO è qualcosa di complesso: Composto dall'individuo "eterno" per così dire, quello che non si corrompe per tutto il ciclo e staziona sui piani sottili in attesa di ridiscendere ogni volta. e nuovi aggregati sottili che, unitamente al corpo fisico nuovo formeranno la nuova identità. Qui si tratta di capire il senso da dare al termine "individualità".
    Punto di vista chiaro, ma appunto assumendolo come vero si accetta l'esistenza di una componente psico-fisica dell'Io non eterna, non immutabile ma al contrario caduca, composta (aggregata) e chiaramente mutevole, accanto a quella eterna ed immutabile. Questa componente mutevole poggia quasi interamente sul buon funzionamento del fisico ed alla morte si dissolve, non permane a lungo. Questa è la componente dell'individualità umana che predomina nella vita dei più, ad un livello molto profondo, non razionale. Mi spiego, se mi scotto un dito lo ritraggo immediatamente per riflesso, non penso di ritrarlo, fa da solo; il mio pensiero razionale viene cortocircuitato. Se mi si impedisce di respirare allora il voler respirare pervade tutto il mio essere con una forza che travolge tutto; e così via. Questo per dire che l'individualità ordinaria poggia su una base che è altro da lei e su cui detta individualità può poco o nulla. Con la morte del corpo fisico questa base, che a sua volta è un composto, viene meno, e ciò che abitualmente la maggior parte della gente sente come il suo "io" subisce il destino di non vedere più l'alba, mai più. Questa è la crisi di cui parlavo.

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Non vedo dove sarebbe la crisi.
    Proprio questa è la crisi; la crisi dell'individualità psico-fisica mutevole con cui la stragrande maggioranza della gente è identificata ad un livello molto concreto e profondo. Gravissima per quell'individualità (in questa accezione ristretta è chiaro), perché irreversibile. Tra l'altro, non so se vi è mai capitato di vedere un malato terminale combattere contro la morte, ad un livello fisico, direi, non solo psicologico; il non voler morire, fino all'ultimo. Crisi gravissima, per quell'individualità.

    Vi sono inoltre molte persone che credono nella rinascita, persone totalmente identificate con la parte caduca del proprio essere nei fatti della vita quotidiana (al di là quindi di credenze e teorie), che immaginano che con la morte della loro individualità intesa in senso volgare, ossia come aggregato di pensieri-desideri transeunti, rinasceranno a vita nuova. E' chiaramente un assurdo a mio avviso ed era su questo che ponevo l'accento, secondariamente.

    Infine, quante persone sono in grado di vivere con coscienza la propria "eternità", di sentire davvero la propria componente incorruttibile, in piena coscienza? Direi molte poche, pochissime. Per loro non c'è crisi, per gli altri sì, ovviamente secondo una scala di gradi perché non siamo tutti uguali.

    Vorrei poi aggiungere un'ulteriore cosiderazione e non a caso ho postato il bell'articolo di Gorlani; in ambito buddhista, soprattutto "moderno" ed occidentale, c'è una certa tendenza a non considerare possibile l'esistenza di una parte "eterna", immutabile ed incorruttibile dell'Io (Per rifarmi alla tua semplificazione). Se si nega questa componente eterna ed immutabile, a maggior ragione la rinascita diventa una mera consecutio di due esseri diversi con una minima o nulla relazione tra loro, visione non molto distante nei fatti da quella portata avanti da coloro che pensano che l'uomo coincida totalmente con il proprio corpo e che con la fine di questo finirebbe tutto.

  4. #14
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Che domanda ingenua...

    La creazione è un atto eterno: non c'è un numero chiuso. Puoi tu determinare temporalmente quando una vita ebbe inizio? E poi...mica ci sono solo gli uomini sulla terra....vi è uno scambio tra mondi umani ed animali, angelici, diabolici, divini...Cercare di fare dei calcoli numerici è cosa semplicemente assurda, tanto complessa è la realtà dei mondi manifesti.
    A questo si possono aggiungere altre tre considerazioni più terra- terra, se si vuole, che rinforzano questa difficoltà:

    1) Se si ipotizza che, dal punto di vista della durata temporale dell'uomo terrestre, tra un'incarnazione ed un'altra possa trascorre un tempo variabile, diventa molto difficile dire: "oggi sulla Terra ci sono più uomini di ieri, quindi la rinascita non puà essere vera"; questo perché ci potrebbero essere periodi di incarnazione umana più frequente rispetto a periodi di stasi apparente.
    2) Se si ipotizza che, nella miriade sterminata (e forse infinita) di pianeti intesi proprio in senso fisico, possano qua e là esistere altre forme di vita fisiche, materiali (quindi senza ancora tirare in ballo altri piani di esistenza) paragonabili per livello di coscienza ed intelligenza alle nostre piante, ai nostri animali, all'uomo e forse oltre, allora per quale ragione non dovrebbe essere possibile da qui rinascere in uno qualunque di questi posti (secondo giustizia) e viceversa? Ovviamente se si accetta l'idea della rinascita è chiaro; hai voglia a fare i conti!
    3) Come avevo già detto in un'altra discussione, troppo facilmente si dice "il numero di"; non è scontato presupporre che un dato insieme sia numerabile; e se lo è, con che cardinalità? Se ha quella del continuo sono dolori. Si pensa infatti istintivamente alle persone e quindi ad un insieme numerabile di individui da porre in corrispondenza biunivoca con in numeri naturali, ma avendo a che fare con un composto complesso come l'Io non è detto che si possa ragionare in questi termini.

  5. #15
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da Tular Visualizza Messaggio
    Punto di vista chiaro, ma appunto assumendolo come vero si accetta l'esistenza di una componente psico-fisica dell'Io non eterna, non immutabile ma al contrario caduca, composta (aggregata) e chiaramente mutevole, accanto a quella eterna ed immutabile. Questa componente mutevole poggia quasi interamente sul buon funzionamento del fisico ed alla morte si dissolve, non permane a lungo. Questa è la componente dell'individualità umana che predomina nella vita dei più, ad un livello molto profondo, non razionale. Mi spiego, se mi scotto un dito lo ritraggo immediatamente per riflesso, non penso di ritrarlo, fa da solo; il mio pensiero razionale viene cortocircuitato. Se mi si impedisce di respirare allora il voler respirare pervade tutto il mio essere con una forza che travolge tutto; e così via. Questo per dire che l'individualità ordinaria poggia su una base che è altro da lei e su cui detta individualità può poco o nulla. Con la morte del corpo fisico questa base, che a sua volta è un composto, viene meno, e ciò che abitualmente la maggior parte della gente sente come il suo "io" subisce il destino di non vedere più l'alba, mai più. Questa è la crisi di cui parlavo.



    Proprio questa è la crisi; la crisi dell'individualità psico-fisica mutevole con cui la stragrande maggioranza della gente è identificata ad un livello molto concreto e profondo. Gravissima per quell'individualità (in questa accezione ristretta è chiaro), perché irreversibile. Tra l'altro, non so se vi è mai capitato di vedere un malato terminale combattere contro la morte, ad un livello fisico, direi, non solo psicologico; il non voler morire, fino all'ultimo. Crisi gravissima, per quell'individualità.

    Vi sono inoltre molte persone che credono nella rinascita, persone totalmente identificate con la parte caduca del proprio essere nei fatti della vita quotidiana (al di là quindi di credenze e teorie), che immaginano che con la morte della loro individualità intesa in senso volgare, ossia come aggregato di pensieri-desideri transeunti, rinasceranno a vita nuova. E' chiaramente un assurdo a mio avviso ed era su questo che ponevo l'accento, secondariamente.

    Infine, quante persone sono in grado di vivere con coscienza la propria "eternità", di sentire davvero la propria componente incorruttibile, in piena coscienza? Direi molte poche, pochissime. Per loro non c'è crisi, per gli altri sì, ovviamente secondo una scala di gradi perché non siamo tutti uguali.

    Vorrei poi aggiungere un'ulteriore cosiderazione e non a caso ho postato il bell'articolo di Gorlani; in ambito buddhista, soprattutto "moderno" ed occidentale, c'è una certa tendenza a non considerare possibile l'esistenza di una parte "eterna", immutabile ed incorruttibile dell'Io (Per rifarmi alla tua semplificazione). Se si nega questa componente eterna ed immutabile, a maggior ragione la rinascita diventa una mera consecutio di due esseri diversi con una minima o nulla relazione tra loro, visione non molto distante nei fatti da quella portata avanti da coloro che pensano che l'uomo coincida totalmente con il proprio corpo e che con la fine di questo finirebbe tutto.
    Si, avevo capito benissimo cosa avevi voluto dire. In effetti è come hai detto tu...la presente identità è destinata ad essere riassorbita in parte nelle immense voragini del cosmo e d'altra parte la maggior parte della gente è esattamente in questo composto transeunte che s'identifica. Dunque mi rendo conto di quel che hai voluto significare. Ma se ragioniamo un momento...come potrei io Primahyadum credere di potermi identificare nel futuro con una nuova identità PUR RESTANDO con la coscienza di Primahyadum? E dunque questa domanda i credenti nella reincarnazione non se la pongono? La continuità di coscienza da un'identità all'altra esiste, la Tradizione ce ne parla come di una conquista di coloro che si sono realizzati compiutamente, però, non di un appannaggio facile di uomini e donne ordinari. Si, io mi rendo conto dell'estremo attaccamento di noi creature mortali alla vita presente persino nel momento della morte, tutti noi credo abbiamo esperienze in proposito. Ed è per questo che le religioni di consolazione tipo la cattolica si producono nelle loro narrazioni di vita post mortem con incontro con i propri cari già defunti in una dimensione d'eternità. Il che è in parte vero, ma solo in piccola parte.

    Ed è anche vero che pochissimi si possono identificare, o almeno sentire come proprio quel complesso animico che "resiste" e fa da supporto ad ogni identità successiva. Però ti posso dire che quando hai ricordi spontanei di vite precedenti e ripercorri e rivivi sulla tua stessa pelle le vicende trascorse DA ALTRE IDENTITA' che ti hanno preceduto e i cui ricordi si sono depositati nell'apposito corpo sottile, quando tu "riconosci", al di là della barriera del corpo transeunte, identità con le quali hai interagito in un passato anche lontanissimo, quando "percepisci" sentimenti, sensazioni, repulsioni, passioni nei confronti di qualcuno che solo TU sai chi sia, allora tu oltrepassi ogni dubbio, ogni confine e SAI per certo che tutte le identità che ti precedettero SONO ANCORA E SEMPRE TE, e semplicemente tu prendi contatto con quella parte che non muore con la morte, tu ti senti lei per sempre e nessuna crisi ti può attraversare.

    E' la mia esperienza.

    Citazione Originariamente Scritto da Tular Visualizza Messaggio
    A questo si possono aggiungere altre tre considerazioni più terra- terra, se si vuole, che rinforzano questa difficoltà:

    1) Se si ipotizza che, dal punto di vista della durata temporale dell'uomo terrestre, tra un'incarnazione ed un'altra possa trascorre un tempo variabile, diventa molto difficile dire: "oggi sulla Terra ci sono più uomini di ieri, quindi la rinascita non puà essere vera"; questo perché ci potrebbero essere periodi di incarnazione umana più frequente rispetto a periodi di stasi apparente.
    2) Se si ipotizza che, nella miriade sterminata (e forse infinita) di pianeti intesi proprio in senso fisico, possano qua e là esistere altre forme di vita fisiche, materiali (quindi senza ancora tirare in ballo altri piani di esistenza) paragonabili per livello di coscienza ed intelligenza alle nostre piante, ai nostri animali, all'uomo e forse oltre, allora per quale ragione non dovrebbe essere possibile da qui rinascere in uno qualunque di questi posti (secondo giustizia) e viceversa? Ovviamente se si accetta l'idea della rinascita è chiaro; hai voglia a fare i conti!
    3) Come avevo già detto in un'altra discussione, troppo facilmente si dice "il numero di"; non è scontato presupporre che un dato insieme sia numerabile; e se lo è, con che cardinalità? Se ha quella del continuo sono dolori. Si pensa infatti istintivamente alle persone e quindi ad un insieme numerabile di individui da porre in corrispondenza biunivoca con in numeri naturali, ma avendo a che fare con un composto complesso come l'Io non è detto che si possa ragionare in questi termini.
    Ma infatti è assurdo e impossibile fare i conti. I luoghi di destinazione delle entità sono innumerevoli e non esiste di certo solo la terra come luogo cosmico di trasmigrazione. Fare i conti solo con gli abitanti del pianeta terra è riduttivo e fuorviante e mostra assoluta ignoranza del complesso affresco della reincarnazione umana e, come si è detto, NON SOLO UMANA.
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  6. #16
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum
    E' ovvio che quando morirà Primahyadum la sua identità stazionerà per un certo periodo di tempo nei piani sottili che le competono, poi pian piano i suoi aggregati scompariranno e resterà solo
    il substrato sul quale si era innestata l'individualità Primahyadum con le sue specificità. Vi sarà un momento in cui, scomparsi i vecchi aggregati, questo substrato tornerà virtualmente vergine
    in attesa di ospitare colei che a Primahyadum succederà. E che non sarà Primahyadum, ma qualcuna che per molti versi le somiglierà, che raccoglierà anche quello che Primahyadum avrà seminato, e
    che conserverà nel proprio corpo causante i ricordi di lei e della sua vita, i suoi talenti, le preferenze, gli amori e le vocazioni e sulla base di questi proseguirà il cammino già iniziato tanto tempo prima.

    Parlare di un'esperienza personale lascia il tempo che trova,...parlare riferendosi a una Tradizione è proprio parlare del nulla.
    Questo panegirico, questa spiegazione che hai scritto la può benissimo raccontare anche un gestore di un'autodemolizioni. L'auto esiste ancora: sparpagliata su decine di scaffali, i sedili sono ancora impregnati del tuo profumo, e sulla carrozzeria ci sono ancora gli adesivi delle cose che ti piacevano e tu ti stai raccontando che chi guidava quell'auto proseguirà un cammino ?

    Vi prego fate un piccolo sforzo di intelligenza: che ulteriore cammino dovrà avere la vostra felicità di aver guidato quell'auto ?
    Il punto è uno e uno solo,...tutto il resto è fuffa: O siete stati consapevoli di essere stati felici di aver guidato quell'auto o non lo siete stati. PUNTO
    Questa consapevolezza, questa felicità, questa gioia sono il vostro vero essere. Sono l'acqua nella goccia.


    Hai citato la fiamma di Gautama. Quella fiamma che accende una candela spenta è riferita alla prossima vita, MA IN QUESTA VITA ! Ero una candela spenta e ora sono una candela accesa,...sono un altro essere umano, e ora conosco questa fiamma; ho esperienza di questa fiamma; non c'è differenza con la fiamma originale e le infinite fiamme accese.

    Questo è il vero paraclito, quello reale, non le Tradizioni che si travestono di consolazione con astruse spiegazioni buone solo per il nostro stomaco mentale.
    *
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    chi sa non può,
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  7. #17
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Cito Aurobindo

    "Non è la personalità, il carattere che siano di primaria importanza nella rinascita, ma l’essere psichico che sta dietro l’evoluzione di quale natura ed evolve con essa. Lo psichico, quando lascia il corpo, si libera poi anche della mente e del vitale lungo il cammino al suo luogo di riposo, e porta con sé il nocciolo delle sue esperienze, - non gli eventi fisici, non i movimenti vitali, non le costruzioni mentali, non delle capacità o delle caratteristiche, ma qualcosa di essenziale che ha raccolto da essi, ciò che si potrebbe chiamare l’elemento divino per il cui scopo tutto il resto esisteva. E’ per questo che di solito non vi è alcuna memoria degli avvenimenti e delle circostanze esteriori delle vite passate – per tale tipo di memoria deve esserci un forte sviluppo per un’interrotta continuità della mente, de vitale, e persino del fisico sottile; pur rimanendo infatti tutto questo in una specie di memoria in uno stato germinale, normalmente non emerge. Ciò che fu l’elemento divino nella magnanimità del guerriero e che si era espresso nella sua lealtà, nobiltà o nel suo grande coraggio, ciò che fu l’elemento divino dietro la mentalità armoniosa e la generosa vitalità del poeta e che in esse si era espresso, tutto questo riamane e può trovare una nuova espressione in una nuova armonia di carattere, oppure, se la vita si è ora volta al Divino, può essere assunto come un assieme di capacità per la realizzazione o per il lavoro che deve essere fatto per il Divino."

    “Nessuna epoca ha mai saputo tanto e tante diverse cose dell'uomo come la nostra. Però in verità nessuna ha mai saputo meno della nostra che cos'è l'uomo.”

  8. #18
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Tornare indietro è impossibile

    Aspetta e vedrai
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  9. #19
    Papessa
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile

    Citazione Originariamente Scritto da Z4rdoz Visualizza Messaggio
    Parlare di un'esperienza personale lascia il tempo che trova,...parlare riferendosi a una Tradizione è proprio parlare del nulla.
    Questo panegirico, questa spiegazione che hai scritto la può benissimo raccontare anche un gestore di un'autodemolizioni. L'auto esiste ancora: sparpagliata su decine di scaffali, i sedili sono ancora impregnati del tuo profumo, e sulla carrozzeria ci sono ancora gli adesivi delle cose che ti piacevano e tu ti stai raccontando che chi guidava quell'auto proseguirà un cammino ?

    Vi prego fate un piccolo sforzo di intelligenza: che ulteriore cammino dovrà avere la vostra felicità di aver guidato quell'auto ?
    Il punto è uno e uno solo,...tutto il resto è fuffa: O siete stati consapevoli di essere stati felici di aver guidato quell'auto o non lo siete stati. PUNTO
    Questa consapevolezza, questa felicità, questa gioia sono il vostro vero essere. Sono l'acqua nella goccia.


    Hai citato la fiamma di Gautama. Quella fiamma che accende una candela spenta è riferita alla prossima vita, MA IN QUESTA VITA ! Ero una candela spenta e ora sono una candela accesa,...sono un altro essere umano, e ora conosco questa fiamma; ho esperienza di questa fiamma; non c'è differenza con la fiamma originale e le infinite fiamme accese.

    Questo è il vero paraclito, quello reale, non le Tradizioni che si travestono di consolazione con astruse spiegazioni buone solo per il nostro stomaco mentale.




    Non c'è altro commento possibile.
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  10. #20
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    Predefinito Re: Tornare indietro è impossibile



    papessa non lo ammetterà (che si è già espressa) ma secondo me non disprezza.
    se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...

 

 
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