Il desiderio di possesso

[Ucci Do]

Il desiderio di possesso è un ostacolo nella strada spirituale: i Maestri ammoniscono in questo senso.

Io ci sono dentro fino al collo e posso solo immaginare una sorta di liberazione da questo forte vincolo materiale solo in un futuro di prossimità della morte...ed in effetti in India il Sannyasa è contemplato - come percorso normale - nella vecchiaia.

[primahyadum]

Il desiderio di possesso è un ostacolo nella strada spirituale: i Maestri ammoniscono in questo senso.

Io ci sono dentro fino al collo e posso solo immaginare una sorta di liberazione da questo forte vincolo materiale solo in un futuro di prossimità della morte...ed in effetti in India il Sannyasa è contemplato - come percorso normale - nella vecchiaia.

Ma davvero tu puoi credere che chi ha vissuto una vita intera dominato dai vincoli materiali del desiderio e del possesso possa trasformarsi come per incanto in un sannyasin solo perchè è invecchiato?

Non hai speranze, guarda. Si tratta solo di sogni ingannevoli e null'altro.

[Platone]

Papessa non fare l'irriverente e torna nella trincea del seggio a combattere i promotori del disordine sessuale

[Ucci Do]

Ma davvero tu puoi credere che chi ha vissuto una vita intera dominato dai vincoli materiali del desiderio e del possesso possa trasformarsi come per incanto in un sannyasin solo perchè è invecchiato?

Non hai speranze, guarda. Si tratta solo di sogni ingannevoli e null'altro.

Io non ho detto nulla riguardo la mia liberazione.

Testimoniavo solo la mia condizione molto vincolata al desiderio di possesso, testimoniamo la mia coscienza rispetto a questo (ne ho coscienza) e la difficoltà ad eliminare questo tipo di attaccamento.

Qual'è se posso chiederlo il tuo bilancio rispetto a questo?

Il mio come detto negativo, molto negativo.

p.s. Il riferimento al sannyasa concepito nella tradizione hindu-vishnaita come parte ultima della vita (abbandono della famiglia e di ogni cosa materiale) è in ogni caso confermata.

[primahyadum]

Papessa non fare l'irriverente e torna nella trincea del seggio a combattere i promotori del disordine sessuale

Che gioco sciocco, quello! I promotori del disordine sono gli stessi che controbattono con argomentazioni opportune!

La mia è solo un'esercitazione dunque. A chi giova? lo sappiamo a chi....

[primahyadum]

Io non ho detto nulla riguardo la mia liberazione.

Testimoniavo solo la mia condizione molto vincolata al desiderio di possesso, testimoniamo la mia coscienza rispetto a questo (ne ho coscienza) e la difficoltà ad eliminare questo tipo di attaccamento.

Qual'è se posso chiederlo il tuo bilancio rispetto a questo?

Il mio come detto negativo, molto negativo.

p.s. Il riferimento al sannyasa concepito nella tradizione hindu-vishnaita come parte ultima della vita (abbandono della famiglia e di ogni cosa materiale) è in ogni caso confermata.

Il desiderio del possesso, a vario titolo, è di tutti: difficile trovare chi non vi soggiaccia. Non è necessario che questo possesso investa grandi obiettivi, è sufficiente essere abbarbicati alla propria ciotola di riso pur nella povertà assoluta, come dice quella storia....e una ciotola ce l'hanno proprio tutti.

L'avidità di beni materiali dipende dala tua natura originaria e dal tuo karma pregresso: su nessuno dei due hai potere. Ma si può giungere a dimenticare quel mondo solo se qualcosa ti fa innamorare di più di quanto non faccia il mondo. Allora il cuore, l'animo, dimentica gli oggetti d'amore materiali per qualcos'altro che lo rapisce di più. Io credo che sia questa la strada percorsa da molti santi uomini.

Deprivarsi dei beni materiali senza che essi siano stati sostituiti da altro è inutile, inefficace. Sortisce solo l'effetto di produrre sofferenza senza scopo.

Personalmente non ho i desideri di possesso della maggior parte della gente probabilmente....ma di sicuro pur nella mia sobrietà sono attaccata a qualcosa. I miei libri, alcuni oggetti che amo particolarmente, le mie case che ho creato a mia misura e quant'altro.

Non è detto che chi non desideri il molto per questo non desideri. Io cerco di coltivare l'amore per l'assoluto, nella speranza che questo produca in me una metamorfosi e che le dinamiche celesti si chinino un giorno a guardarmi con benevolenza.

Diceva il saggiio: "guarda la terra e diverrai uno spirito della Terra...guarda il cielo e...."...

[MaIn]

Il desiderio di possesso è un ostacolo nella strada spirituale: i Maestri ammoniscono in questo senso.

Io ci sono dentro fino al collo e posso solo immaginare una sorta di liberazione da questo forte vincolo materiale solo in un futuro di prossimità della morte...ed in effetti in India il Sannyasa è contemplato - come percorso normale - nella vecchiaia.

anche in occidente, i maestri mettono i guardia dal possesso.
persino uno poco maestro come maometto ha detto (riferito) qualche passo in merito seppur dettame imborghesito come è suo solito. faceva più o meno così: consolazione per un uomo sono la moglie, i figli, gli armenti ma non vi attaccate troppo e confidate in Dio.

per come la vedo io, ognuno deve trovare il suo equilibrio e non è detto che per alcuni sia il non possedere e per altri il possedere.
la maggior parte delle persone ovviamente sta nel mezzo.

[donerdarko]

Matteo 6,25-34

25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

La Sacra Bibbia - Mt 6,25-34 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati)

[Ucci Do]

Cmq papessa il riferimento del sannyasa quale condizione dell'ultima parte della vita, dopo aver abbandonato il ruolo di capofamiglia ed ogni legame con il possesso, la trovi nei "principi regolatori" del ashrama-dharma.

[primahyadum]

Cmq papessa il riferimento del sannyasa quale condizione dell'ultima parte della vita, dopo aver abbandonato il ruolo di capofamiglia ed ogni legame con il possesso, la trovi nei "principi regolatori" del ashrama-dharma.

Non nego che esista.

Ma mantengo le mie moltissime perplessità sulla reale efficacia di tutto questo. Dopo aver trascorso tutta la propria vita nelle preoccupazioni e cure per la famiglia e il lavoro, allorchè forze, energie e vigoria vengono meno lasciando aperta la porta a fragilità, malanni, decadimento fidico ed intellettuale, che cosa mai può restare per promuovere il perseguimento dell'assoluto, quando la Tradizione specifica che tutte le forze dell'uomo non bastano per giungere a mete di natura sovrumana?