Vorrei approfondire l’argomentoche mi incuriosisce molto: l’avarizia.
Voi che ne pensate?
Vorrei approfondire l’argomentoche mi incuriosisce molto: l’avarizia.
Voi che ne pensate?
Originariamente Scritto da …:
“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108
Penso che sia una brutta cosa, che inaridisce l'animo.
Ma anche buttare i soldi dalla finestra , non va bene...
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)
"La Gloria non la cerco per me stesso ma per la mia Nazione" (22gradi)
Nel corso della mia vita ho conosciuto alcune persone benestanti, le quali potrebbero tranquillamente permettersi tanti cose belle e non solo; molte di esse, a parer mio, sono indispensabili per condurre una vita sana e serena. Loro, invece, risparmiano.
Ad esempio, risparmiano sulle padelle, hanno in casa le padelle talmente vecchie e consumate, alcune addirittura bruciate a cui il cibo si attacca di continuo, non cuoce in maniera uniforme, bruciandosi, quindi non è per niente sano e neanche gustoso, perché il sapore ne risente. Pure l’aspetto delle pietanze è poco invitante. Risparmiano sul cibo in generale, spesso comprano solo prodotti scontati o di qualità scadente, pure il pane, l’olio e il caffè. Raccontano con l’entusiasmo dove, come e quanto hanno risparmiato. Danno i consigli. Ti criticano se non sei d’accordo.
Risparmiano sulle lampadine. Una signora mi ha detto che quelle buone - al led - costano troppo, ma per vedere quel che serve, gliene basta una qualunque, ma quelle lampadine sono talmente deboli, generano una luce opaca e triste, quasi depressiva.
Acquistano i regali di Natale in gennaio, perché c’è un forte sconto su abbigliamento e articoli natalizi. Riciclano quasi sempre i regali ricevuti, per risparmiare.
Posso anche capire se a comportarsi così fossero persone povere o con un reddito basso che non hanno altra scelta, ma qui parliamo delle persone che economicamente stanno bene, anzi, benissimo. Possono entrare in qualunque supermercato, anche quello di lusso, e comprare da mangiare qualunque cosa senza che il portafoglio ne risenta particolarmente. Possono permettersi qualunque padella, anche più di una. Invece no, loro risparmiano.
In un certo senso posso anche capire un atteggiamento simile verso gli altri, credo che nessuno sia obbligato a fare regali costosi agli altri, offrire cene o fare beneficenza ecc. Ma come si fa ad essere così tirchi verso se stessi? Come si fa ad aver la possibilità di godersi la vita senza troppi pensieri e poterla vivere appieno, ovvero mangiare bene, comprare gli oggetti indispensabili, come le lampadine, per appunto o le padelle, i libri ecc. perché la vita è una sola.
Nello stesso momento alcune di queste persone comprano i vestiti costosissimi, gli accessori, viaggiano spesso, le altre risparmiano pure sui vestiti e viaggi.
Ultima modifica di 22gradi; 07-04-16 alle 11:25
Originariamente Scritto da …:
“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
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Io ho conosciuto gente con camerieri, e autisti, e giardinieri, e tata e che mandava a mettere toppe a camicie, mutande e lenzuola.
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“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
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Non ho risposta.
Penso che l'ultimo dei pezzenti, non manderebbe a rattoppare le mutande.
Certi ricchissimi, si'.Mutande firmate, ma pur sempre mutande.
Deve essere una sorta di compensazione a qualcosa, al fatto di non dare un centesimo a chi ne avrebbe bisogno, forse.
Ho conosciuto gente miserabile nell'animo che si approfitta delle donne di servizio straniere per giocare al ribasso sul compenso orario: sei/sette euro l'ora a ribassare e addirittura si mettevano d'accordo tra loro in modo da non lasciare spazio alla poveraccia, se voleva lavorare.
Ho conosciuto gente danarosissima che si approfittava della badante russa o polacca, le faceva guardare l'anziano di casa e in più pretendeva le faccende domestiche senza compenso in più. Ogni tanto regalava un po' di abiti smessi alla poveretta, ritenendo di fare cosa magnanima.
Davanti a queste infami miserabili io sono integralmente, e mi sento nella mia modesta condizione, un'assoluta signora nel cuore e nell'animo.
"Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
(Sutra di diamante)
L'avarizia è l'Essere che non si concede alle possibilità..e invece di rivolgere la Volontà verso l'esteriore..la rivolge verso se stesso..vinto dalla gravità Principiale..e sdegna il movimento cenfrifugo..
Se l'energia oscura..carne dello Yin..a sua volta figlio dell'Uno..è l'ardore verso l'orizzonte mai raggiunto..né raggiungibile..chiamato estrema dissipazione..volge verso il gemello Yang..lo incorpora per supremo vizio di egoismo..e fortifica la materia centripeta ..oscura..fino all'incesto ontologico..e poi cosmico e poi individuale..allora l'uomo..lo possiamo chiamare avaro..che assieme al prodigo lapidante..è simbolo di oltraggio verso l'equilibrio degli opposti..e..zoppicante verso il suo tugurio..vera palude di possibilità abortite..incede al suo abominio..dilaniato da ciò che non può contenere..
Credo che Platone mi abbia convertito al linguaggio oscuro..c'è un certo piacere a scrivere cose che difficilmente verranno capite..ma esempio letterario di avarizia nel concedere significati a buon mercato..
Quando il significato non filtrerà più all'esterno..allora l'avarizia sarà perfetta..e l'avaro..ridotto a unità indiscindibile..celebrerà il trionfo della completa solitudine..e unica via rimasta..sarà avarizzare anche la parola..col perpetuo silenzio...e qui è perfetta letizia..
Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
(la via diretta non è la più breve)