Corriere della Sera
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha fissato con un decreto la data di svolgimento delle elezioni amministrative nelle regioni a statuto ordinario per domenica 5 giugno 2016. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo domenica 19 giugno. Lo rende noto il Viminale. Sono oltre 1300 i comuni chiamati al voto nella tornata di giugno: di questi, 7 sono capoluoghi di regione (Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste) e 26 comuni capoluogo di provincia. In Trentino Alto-Adige, Regione a Statuto speciale, le elezioni sono state indette per l’8 maggio. In Friuli Venezia Giulia si voterà il 5 e 19 giugno (ballottaggio) per il rinnovo di 29 amministrazioni comunali. Stesse le date anche nella Regione Speciale Siciliana. Infine, in Valle d’Aosta si voterà il 15 maggio. Tra le novità, il fatto che saranno eletti i primi sindaci di ventisette nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante processi di fusione amministrativa.
Per l’inizio della presentazione delle candidature alla carica di sindaco e delle collegate liste di candidati alla carica di consigliere comunale, bisognerà attendere il 30mo giorno antecedente la votazione. C’è tempo per questa presentazione fino al 29mo giorno che precede la data del voto; dunque gli interessati devono presentare liste e candidature tra il 6 e il 7 maggio, dalle ore 8 del 6 alle ore 12 del 7/5. Ormai si attendeva solo l’ufficializzazione da parte del Viminale. Altre date più ravvicinate sono state scartate perché coincidevano con festività religiose, non solo cattoliche. Il centrodestra a Roma avrebbe voluto una convocazione delle urne a metà maggio e ha contestato la scelta del 5 giugno perché troppo vicina alla festa del 2 giugno (secondo alcuni vi sarebbe il rischio di un ponte lungo con conseguente diserzione dei seggi). Su Facebook la Meloni ha scritto: «Le lobby hanno dato il permesso ad Alfano di indire le elezioni. Hanno scelto il 5 giugno, in pieno ponte, sperando che la bassa affluenza agevoli il voto clientelare. Ed è vergognoso non aver consentito almeno il voto anche la mattina del 6 giugno. Ma li spazzeremo via lo stesso».
Ricordiamo, solo per citare le città più importanti, il quadro delle candidature per i principali schieramenti. A Roma sono in campo Roberto Giachetti (Pd), Virginia Raggi (M5S), Alfio Marchini (lista civica), Guido Bertolaso (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia e Lega), Francesco Storace (La Destra). A Milano, invece, si stanno già dando battaglia Giuseppe Sala (Pd e Sel), Stefano Parisi (FI, Lega, FdI), Gianluca Corrado (M5S) e Corrado Passera (Italia Unica). A Napoli la contesa è tra Luigi de Magistris (movimento arancione), Gianni Lettieri (centrodestra), Valeria Valente (Pd) e Matteo Brambilla (M5S).