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Libero Quotidiano - Intervista a Roberto Formigoni - "Usano dati falsi per toglierci soldi" - Formigoni sbotta "Giulio fa i conti con i dati falsi"
Libero Quotidiano di giovedì 8 luglio 2010, pagina 4
Intervista a Roberto Formigoni - "Usano dati falsi per toglierci soldi" -
di Mottola Lorenzo
Il governatore della Lombardia: «I nostri debiti al contrario di quelli dello Stato sono diminuiti Silvio ha dovuto sudare per incontrarci. . .
Silvio Berlusconi ha accettato di incontrare i governatori, ma il comunicato di Palazzo Chigi parla chiaro: i tagli alle Regioni non verranno toccati. La trattativa è finita?
Noi abbiamo chiesto un incontro e lo abbiamo ottenuto, Conosco Berlusconi: 1non è nella sua mentalità né nella sua umanità sedersi a discutere quando sa di partire da una posizione di chiusura completa. E so bene quanto Berlusconi ha dovuto lavorare per partecipare a questo incontro».
Da come parla sembra che qualcuno abbia tentato di ostacolare il premier. Porse Giulio Tremonti non voleva questo vertice?
«lo non ho detto questo, per ricordo che Berlusconi già la scorsa settimana aveva promesso di incontrarci. Poi ha dovuto lavorare a lungo per mantenere. Anche per questo so che ci sarà un dialogo vero».
Il governo continua a ripetere che i tagli sono sostenibili. Vengono trattenuti 4 miliardi, ma solo lo scorso anno le Regioni hanno aumentato le loro spese di 10 miliardi.
«Questi sono i dati che il Tesoro sta diffondendo e che non sono corretti. I debiti delle Regioni lo scorso anno sono diminuiti, al contrario di quelli dello Stato. Nel triennio 2005-2007 il governo, con il patto di stabilità, ha imposto alle Regioni di tagliare 3 miliardi. Ne abbiamo risparmiati i sette. Ora ci dicono che dovremo rinunciare solo al 6% del nostro budget, ma in realtà verrà cancellato trail 60 e il 70% dei trasferimenti, se si escludono quelli per la sanità».
Altro dato: la pressione fiscale a causa delle Regioni è aumentata di circa 30 miliardi tra il 2005e il 2010.
«Sbagliato, alle Regioni negli ultimi cinque anni è stata tolta la possibilità di metter mano alle tasse, veniamo da anni di centralismo assoluto. Non c'è il federalismo».
La sua battaglia per modificare la manovra potrebbe finire per aiutare le Regioni sprecone del sud, quelle che lei critica da aiuti. Non la preoccupa la cosa?
«Il discorso è questo: io da anni lavoro perché venga instaurata una commissione che individui tutti gli sprechi che lo Stato produce, che non sono solo al sud, Finché non verrà fatto questo lavoro, però , è giusto che i tagli vengano ripartiti equamente tra tutti i comparii, inclusi i ministeri».
Secondo il Tesoro, tuttavia, è impossiblle togliere altri fondi al ministeri, che già negli anni scorsi erano stati sacrificati.
«Ma no! Lo Stato lo scorso anno ha aumentato i suoi debiti del 10%> le Regioni li hanno ridotti del 6%. Non si possono tìilsfficare i dati. Le nostre cifre sono ricavate dai documenti ufficiali della conferenza Stato-Regioni. Non si pu presentare una manovra sulla base di dati falsi».
È sicuro che la protesta dei governatori non venga percepita dal cittadini come l'ennesima battaglia corporativa?
«Non direi. la scorsa settimana ho raccolto il plauso di tutto il mondo associativo lombardo, da Confindustria ai sindacati fino al mondo universitario. Nessuno vuole che vengano tagliatii treni> i contributi alle famiglie e perfino l'assistenza ai disabili ».
Sulla finanziaria sarà messa la fiducia. Se lei fosse un parlamentare cosavoterehbe?
«Ognuno fa il suo mestiere: io sto lavorando perché il governo inserisca un emendamento alla finanziaria. Ovvio che questo testo non mi piace> ma c'è ancora tempo