Nel giorno della Liberazione sfregiato il monumento dei partigiani Scritte degli anarchici nella notte: qui alle 11 è in programma la cerimonia col sindaco
paolo coccorese, letizia tortello
torino
Sfregiato il monumento in memoria dei
partigiani della Barca, in Lungo Stura Lazio. Nella notte sono comparse delle scritte a vernice firmate dagli anarchici che riaccendono i riflettori sul tema sull’ex bidonville dei nomadi che per anni ha vissuto a pochi passi dalla scultura commemorativa dell’aiuola intitolata al combattente della Resistenza, «Franco Milone».
«Ieri rom ed oggi con gli immigrati solidarietà con gli sgomberati. Bisogna riaprire le frontiere», si legge sul monumento dove alle 11 è attesa la
tradizionale visita del sindaco, Piero Fassino. «Quel monumento rappresenta la Resistenza, una lotta che sul territorio si è declinata in maniera diversa senza chiudere gli occhi sulla complessità e sulle difficoltà. Evidentemente c’è qualcuno che non condivide le battaglie per i diritti. Ma questo vile attacco non ci fermerà, siamo testardi in questo quartiere e non ci faremo intimorire», dice il presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli.
LE PAROLE DEL SINDACO
«Il monumento alla Barca - commenta il sindaco Piero Fassino, prima di salire sul palco del Teatro Gobetti con Giuliano Amato giudice costituzionale e presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia- è stato imbrattato da persone che hanno pensato di fare un oltraggio alla nostra storia. A loro va il nostro atto di condanna di un episodio davvero vile. Il decorrere del tempo espone ogni evento, anche i più grandi come la Lotta di Liberazione, al rischio dell’oblio. Questo non lo permetteremo». Nel suo discorso sul valore del ricordo del 25 aprile, Amato ha parlato di una «Resistenza che ci appare deformata da una sempre troppo lunga e accettata stagione di revisionismo, che all’inizio era anche portata da buone ragioni, ma che ha finito per mescolare vittime con carnefici».
LA CONDANNA DEL PD
Anche il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Gariglio, condanna senza mezzi termini l’imbrattamento del monumento ai partigiani nel quartiere Barca: «Ignobile e vergognoso», sostiene. «È molto più di un atto vandalico - prosegue - imbrattare la memoria della nostra liberazione, proprio il giorno della Festa, è un atto vile e spregevole». La condanna «deve essere comune - prosegue Gariglio -. Ovviamente, nessuno si farà intimidire o impressionare da questo gesto vigliacco; anzi, esso - conclude - conferma l’impegno e l’importanza di ricordare i caduti per evitare l’oblio della memoria di quella stagione della nostra storia».