Inquinamento da PFAS nel territorio Vicentino
Le falde idriche di una vasta area del territorio vicentino a sud di Trissino sono inquinate da PFAS. Con il termine PFAS (acronimo di Poly-Fluorinated Alkyl Substances) si intende una serie di molecole di sintesi utilizzate da alcune industrie per impermeabilizzare ai grassi e all’acqua diversi tipi di materiali, fra i quali tappeti, tessuti, pannelli, rivestimenti per porta alimenti, etc. I principali composti chimici di questa categoria di molecole sono l'acido perfluoroottanoico (PFOA) e l'acido perfluoroottansulfonico (PFOS).
Recenti indagini effettuate dalla Regione in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità hanno individuato alte concentrazioni negli acquedotti a sud dell’abitato di Trissino, dove è situata una industria che viene ritenuta diretta responsabile dell’inquinamento delle falde, essendo l’unica nel territorio che si occupa della produzione dei PFAS. I comuni più direttamente interessati sono quelli di Lonigo, Sarego, Brendola, Montecchio Maggiore (facenti parte dell’ULSS5) ed Altavilla, Creazzo e Sovizzo (facenti parte dell’ULSS 6) per un totale di circa 60.000 residenti. Nella seguente tavola sono indicate le zone risultate a maggior inquinamento da PFAS:
L’indagine sulla popolazione esposta, eseguita su un campione di 600 persone, si proponeva di definire l’esposizione a PFAS nei residenti nelle aree sopra interessate dalla contaminazione delle acque ed identificare eventuali sottogruppi a maggiore esposizione.
Nella tabella seguente sono riportati i risultati dell’indagine, che evidenziano la maggior concentrazione plasmatica di PFAS nei soggetti residenti nell’ULSS 5 che, di fatto, è risultata la più esposta all’inquinamento idrico.
Quali i rischi per la popolazione esposta? Nello studio dell’ISS, di cui riporterò gli estremi, sono indicati i seguenti rischi:
Viene esclusa l’associazione per una serie di patologie (es: tossicità epatica), ma possibilità di un rischio aumentato per:
- ipercolesterolemia e ipertensione
- Alterazione di livelli di glucosio; urea; metabolismo di acido urico;
- patologie tiroidee
- effetti renali
- Effetti in soggetti iperesposti (professionalmente): tumori del testicolo e del rene.
- Altre associazioni proposte ma non dimostrate per causa-effetto
- Per PFOS e PFOA studi occupazionali sull’uomo: alterati parametri biochimici (funzionalità epatica, aumento colesterolo, aumento trigliceridi, ormoni tiroidei); evidenze non conclusive o negative per cancerogenesi.
Uno studio epidemiologico condotto dal Prof. Rugge dell’Università di Padova, che segue il Registro Regionale dei tumori, non ha individuato alcuna differenza fra l’incidenza di tumori del testicolo nell’area vicentina interessata dall’inquinamento e quella esistente nella aree della Regione non inquinate. E' anche vero, però, che il dato non può essere ritenuto conclusivo, per i periodi di latenza necessari per evidenziare un reale rapporto causa/effetto.
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