la vita di berneri si commenta da sola.
in quanto agli scritti, a me "mussolini grande attore" non è piaciuto molto.
ho gradito invece "l'operaiolatria".
molto bello, specie a scopo divulgativo, il libro sull'utopia della figlia quando scorre svariate utopie.
due talenti persi troppo presto.
Il discorso di Berneri, soprattutto nella "polemica" con M.S. è attuale anche al giorno d'oggi, lo stato si può distruggere con tutte le sue appendici? No, è la risposta di Berneri, se l'anarchia è il fine ultimo occorrono passi intermedi, che Berneri data l'epoca identificava con il sovietismo ante URSS, pensare di passare dallo stato espressione della classe dominante al non stato, o anarchia, espressione di una società senza classi, con una rivoluzione senza fasi intermedie, era una follia, follia allora e follia adesso, anche se evidentemente i tempi sono cambiati. Lo stesso Marx definiva l'anarchia come meta definitiva del socialismo, una società senza classi e senza stato era per Marx la realizzazione dell'Idea hegeliana, ma ovviamente anche per Marx, come per Berneri, la transizione sarebbe stata lunga e non immediata, divergevano ovviamente sugli strumenti della transizione, personalmente l'idea marxiana, leniniana e staliniana del socialismo da costruirsi in una nazione e poi successivamente in tutto il Mondo mi pare anche adesso la più azzeccata, parlo coi termini e nella situazione di allora. Adesso? Adesso le cose sono molto cambiate ma io rimango sempre dell'idea che il socialismo della essere all'inizio essenzialmente nazionale fermo restando che alla lunga l'approdo debba essere la realizzazione dell'Idea marxiana ed hegeliana. Quando sento parlare di rivoluzione mondiale approfittando della globalizzazione mi vengono le lacrime agli occhi per il gran ridere, il socialismo è fatto di tappe intermedie, Berneri lo aveva capito benissimo, tanti anarchici, tutti gli anarchici attuali (o quasi tutti) non lo hanno capito ancora adesso.
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Col cazzo, Berneri non era certo un riformista o un simil-marxista come riporta questo tuo copia e incolla di cui non riporti la fonte. Berneri era un anarchico antidogmatico però assolutamente coerente sul piano dei principi fondanti dell'anarchismo. Tra questi principi c'è anche il ripudio dell'autoritarismo della dittatura del proletariato durante la fase di transizione o comunque il ripudio di qualsiasi forma di autoritarismo e gerarchia. Quest'intransigenza lo portò a criticare l'anarchica Federica Montseny (e di conseguenza anche la CNT) che durante la rivoluzione spagnola fu ministro della sanità nel governo provvisorio spagnolo in cui entrarono a far parte anche altri anarchici.
Guerra o rivoluzione? Lettera aperta a Federica Montseny - Anarkismo
Come non ho citato la fonte, sei stordito?
Camillo Berneri, martire anarchico - 24Emilia
Eccola la fonte compresa di nome e cognome di chi ha scritto l'articolo
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
Personaggio complesso e inviso anche a molti anarchici. Non era certo un immaturo come Malatesta né un egoista-illegalista come Novatore. Probabile che nell'ultima parte della sua vita si sia avvicinato al liberal-socialismo dei fratelli Rosselli.
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.