estratto da articolo su: La stanza della marijuana nascosta dietro lo specchio - Cronaca - Messaggero Veneto
La stanza della marijuana nascosta dietro lo specchioDopo la denuncia di mamme “detective”, appartamento sequestrato in via Di Toppo. I carabinieri arrestano un udinese di 43 anni e denunciano la sua compagna 23enne
UDINE. Coltivavano droga in una stanza nascosta dietro uno specchio della loro abitazione. Un udinese di 43 anni è stato arrestato dai carabinieri all’alba di ieri con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. E anche la sua convivente, una ventitreenne udinese, è stata denunciata a piede libero.La serra “segreta” è stata scoperta perché poco più di un mese fa alcune mamme hanno capito che i loro figli, giovanissimi – alcuni minorenni – facevano uso di droghe. Messi decisamente “alle strette” i ragazzini hanno raccontato tutto ai genitori. E hanno spiegato anche come erano riusciti, nelle ultime settimane, a procurarsi lo stupefacente. Tutte queste informazioni le mamme le hanno poi “girate” agli investigatori della Compagnia di Udine, guidata dal maggiore Alberto Granà.Grazie alle testimonianze – alcune delle quali molto dettagliate – rese dalle famiglie e grazie ai servizi di osservazione i carabinieri sono riusciti in poco tempo a individuare l’esatto luogo di residenza di un uomo e di una donna.E lunedì all’alba è scattato il blitz in via Di Toppo. I militari verso le 6.30 hanno perquisito, insieme ai colleghi dell’Unità cinofila di Padova, la casa di Simone Marin, classe 1973, sulla base di un decreto di perquisizione firmato dal sostituto procuratore Andrea Gondolo della Procura di Udine.I carabinieri, non convinti delle prime verifiche nell’alloggio e di fronte ai segnali del cane, sono arrivati a smontare uno specchio. Dietro, infatti, c’era il varco per accedere a una stanza in cui era stata allestita una sorta di serra domestica, con tanto di piantine. Sono stati trovati e posti sotto sequestro oltre due etti di marijuana.Sono stati posti i sigilli anche all’appartamento per eventuali ulteriori accertamenti. Successivamente per il quarantaduenne si sono aperte le porte del carcere. E nei prossimi giorni in tribunale a Udine ci sarà l’udienza per la convalida dell’arresto.Alcune delle mamme coinvolte in questa vicenda si sono presentate in caserma in preda all’angoscia e a mille paure e hanno rivolto ai carabinieri un’accorata richiesta di aiuto. Lo hanno fatto dopo aver messo insieme da sole – alcune hanno anche seguito i figli – molti degli elementi che si sono poi rivelati determinanti in fase di indagine.Di certo compiere questo passo è costato loro moltissimo. Ma lo “tsunami”familiare che hanno provocato, forse, ha consentito ai ragazzi di prendere coscienza della gravità della situazione. Alcuni giovanissimi, infatti, sono stati sorpresi dai genitori in possesso anche di altre sostanze e non solo della marijuana.