Ieri ha tenuto un comizio con Storace. Evidentemente per ingraziarsi i suoi nuovi alleati, ha detto che suo nonno gli disse che il Duce era stato il più grande urbanista di Roma.
Ora, quand'anche la cosa fosse vera (quello che gli disse il nonno intendo; se ci limitiamo all'urbanistica, che quella del Ventennio sia una spanna superiore a quelle che le si sono succedute è pacifico), l'ex campione di polo ai suoi nuovi elettori racconta di suo nonno (comunista convinto) solo ciò che gli pare. Per esempio, sarei curioso di sapere se i suoi nuovi elettori sono al corrente che il nonno donò al PCI di Togliatti il palazzo delle Botteghe Oscure. O che il nonno, uno tra i peggiori palazzinari del dopo-guerra, costruì un quartieraccio indegno (la Magliana) in un'area altamente insalubre perché sotto il livello del Tevere.
Sia chiaro, le colpe sui nonni non ricadono sui nipoti, assolutamente. È divertente però vedere questo riccone (evidentemente un pò annoiato da quando non gioca più a polo) che parla del nonno (Alvaro Marchini!) per accattivarsi le simpatie dell'elettorato di destra.
Ma si, al dunque al Duce gli vogliono tutti bene, dai ricconi ai proletari
Basta pensare ai milioni avrebbero dovuto guadagnarsi la pagnotta da soli, e invece stanno comodamente seduti sull'antifascismo. E quando serve pure sul Fascismo.
Mussolini li avrebbe chiamati come chiamava i suoi colleghi giornalisti all'epoca: Canguri. Per via delle capaci borse di cui erano dotati e dove riponevano le provvidenze di regime.
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.
Questo qua è un voltagabbana e, proprio per questo, politicamente inaffidabile.
FONTE + VIDEOUnioni civili, quando Marchini diceva: "Il registro è un diritto"
"Non celebrerò matrimoni gay se dovessi vincere le elezioni". Lo ha detto il candidato al Campidoglio Alfio Marchini il giorno prima dell'approvazione della legge sulle Unioni civili. Tre anni fa - era l'aprile del 2013 e anche allora Marchini era in corsa per il Campidoglio - in un'intervista alla trasmissione "La Zanzara", su Radio24, rispondendo a una domanda di Giuseppe Cruciani ("Lo farebbe un registro per le coppie gay al Comune di Roma?) aveva prima citato Sant'Agostino: "Ama e fa' ciò che vuoi". Poi, entrando nello specifico aveva detto: "Io credo che due persone che si amano e che vogliono avere un riconoscimento civile... non credo che sia assolutamente scandaloso dargli questa opportunità. Anzi sia un diritto-dovere". Quindi lo farebbe un registro? "Certo. Sono contro l'ipocrisia e se due persone si vogliono bene..."