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Discussione: Us and them

  1. #11
    Blut und Boden
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    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #12
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  3. #13
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  4. #14
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  5. #15
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    Predefinito Re: Us and them

    Scuola: Diplomifici al Sud, operazione della Guardia di Finanza a Ragusa, Catania, Siracusa, Agrigento…

    1 Dec 2016 · 0 Commenti



    “No ai diplomifici che infangano la scuola italiana e siciliana e danneggiano anche le scuole paritarie che fanno vero servizio pubblico per gli studenti e le famiglie. Quanto scoperto in alcuni istituti della Sicilia centrale e orientale e’ assolutamente inaccettabile. Siamo strenuamente contro qualsiasi forma di diplomifici e decisi ad eliminare le cattive erbacce. Abbiamo avviato un Piano straordinario di ispezione degli istituti paritari, per verificare il rispetto dei requisiti per il mantenimento della parita’ scolastica tenendo sempre ben presente che molti di questi istituti, invece, operano correttamente. Pensiamo, ad esempio, ai casi dell’infanzia e dell’inclusione dei disabili. A tutela della scuola nel suo complesso, dunque abbiamo avviato un piano triennale che solo nei primi sei mesi ha dato risultati importanti: sono state ispezionate 288 scuole, con particolare attenzione alle secondarie di secondo grado, e la parita’ e’ stata revocata a 27 di queste mentre in 145 casi gli ispettori hanno rilevato problematiche da sanare. Fra i risultati di questa azione decisa anche la riduzione del 13% dei privatisti all’ultimo esame di maturita'”. Cosi’ il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone in merito all’operazione della Guardia di Finanza di Ragusa che ha smascherato un giro illecito di affari legato a rilasci illeciti di diplomi e attestati professionali tra le province di Ragusa, Siracusa, Agrigento e Catania. “Il Ministero, con i mezzi a disposizione- conclude Faraone- e’ a fianco della magistratura con l’obiettivo di smascherare chi abusa di un principio costituzionale per i propri interessi a danno di tutto il sistema d’istruzione del Paese. Continueremo a combattere il malaffare dei diplomifici, continueremo ad andare avanti con le nostre verifiche, nell’interesse principale degli studenti, come continueremo a sostenere, come stiamo facendo in legge di Bilancio e ha ben evidenziato il premier Renzi, chi invece costituisce una ‘gamba sana’ della scuola italiana”.

    Scuola: Diplomifici al Sud, operazione della Guardia di Finanza a Ragusa, Catania, Siracusa, Agrigento? | L'Indipendenza Nuova



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  6. #16
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    Predefinito Re: Us and them

    L’80 per cento delle tasse allo Stato centrale!

    9 Dec 2016 · 0 Commenti

    Quasi l’80 per cento delle tasse pagate dai contribuenti (per la precisone il 78,8 per cento) finisce nelle casse dello Stato centrale. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA, che precisa: su un ammontare complessivo di 493,5 miliardi di euro di imposte dirette (Irpef, Ires, Irap, etc.), indirette (Iva, Imu, imposta di registro, etc.) e in conto capitale (imposta sulle successioni e donazioni, etc.) versate dagli italiani nel 2015, ben 389 miliardi (78,8 per cento del totale) sono stati incassati dall’Erario; 69,7 miliardi dalle Regioni (14,1 per cento del totale), 29,3 miliardi dai Comuni (5,9 per cento del totale); 4,1 miliardi dalle Province (0,8 per cento del totale) e altri 1,3 miliardi (0,3 per cento del totale) da altri enti locali (Asl, Consorzi di bonifica, Camere di Commercio, etc.) (vedi Tab. 1).
    Se poi aggiungiamo 218,5 miliardi di contributi sociali effettivi (previdenziali + assicurativi) pagati dagli italiani, la Pubblica amministrazione incassa complessivamente 712,1 miliardi di euro (vedi Tab. 2) Dichiara il coordinatore dell’ Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo: “Nonostante le riforme avviate in questi ultimi 25 anni siamo ancora a metà del guado. Non facciamo più parte del club dei Paesi unitari, ma non possiamo neppure considerarci un Paese federale.
    Se sul fronte fiscale la quasi totalità del gettito tributario finisce nelle casse dello Stato centrale, gran parte della spesa, al netto degli interessi sul debito pubblico e della previdenza, viene gestita dalle Amministrazioni locali. Dei 432 miliardi di spesa pubblica al netto di interessi e previdenza, il 53 per cento è in capo a Regioni, Province e Comuni. Insomma, la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma oltre la metà della spesa viene amministrata da Regioni e autonomie locali”. La composizione del gettito tributario per singolo livello di governo è molto articolata. Dei 389 miliardi di euro di imposte che lo Stato centrale incassa dai contribuenti italiani, ben 154,8 miliardi sono riferiti al gettito Irpef, 94,7 miliardi all’Iva, 30,5 miliardi all’Ires e 24,3 miliardi all’imposta sugli oli minerali. Le Regioni, invece, possono contare principalmente sul gettito Irap pari a 28,1 miliardi di euro, sull’ Irpef che è costata ai contribuenti 11,5 miliardi di euro e sull’addizionale regionale Irpef per un importo di 11,3 miliardi. I Comuni, infine, nel 2015 hanno potuto contare su 16,8 miliardi di gettito Imu, su 4,7 miliardi di Tasi e su 4,4 miliardi dall’addizionale comunale Irpef (vedi Tab. 3).
    “Grazie al blocco degli aumenti introdotto dal Governo Renzi nella legge di Stabilità 2016, quest’anno le tasse locali non sono aumentate. Anzi, hanno subìto una diminuzione a seguito dell’abolizione della Tasi sulle abitazioni principali, dell’Imu sugli imbullonati, dell’Irap sulle aziende agricole e sul costo del lavoro”. Tuttavia, questa fotografia sulla distribuzione delle entrate non racconta l’evoluzione dei rapporti tra Centro e Periferia negli ultimi. Tra il 2010 e il 2015, infatti, i Comuni hanno subìto un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato centrale di 11,9 miliardi. Per salvaguardare i bilanci e i servizi erogati alla popolazione i Sindaci hanno aumentato le tasse locali di 11,3 miliardi. Se da questa operazione lo Stato ha tagliato le uscite diventando più virtuoso e i Comuni ci hanno “rimesso” 600 milioni di euro, a pagare il conto più salato sono stati i cittadini e le imprese che hanno dovuto compensare i mancati trasferimenti subendo un fortissimo aumento dei tributi locali. Con la sostituzione dell’Ici con l’Imu, ad esempio, il carico fiscale sui capannoni e sui negozi è più che raddoppiato, passando da 4 a 9,5 miliardi di euro.

    L?80 per cento delle tasse allo Stato centrale! | L'Indipendenza Nuova



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  7. #17
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    Predefinito Re: Us and them

    Con la sostituzione dell’Ici con l’Imu, ad esempio, il carico fiscale sui capannoni e sui negozi è più che raddoppiato, passando da 4 a 9,5 miliardi di euro.
    Un'colpo alla Padania che produce, senza dubbio .Ma il popolo beota dorme, pensa di incaxxarsi quando sarà a dormire sotto i ponti ? Ho passato dei esaltanti momenti a provare a svegliare la gente quando ero più giovane , 20 anni fa , ma tutti a ridere .
    Padani che popolo beota !!!
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

  8. #18
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    Predefinito Re: Us and them

    Scuola: gli studenti italiani tra i peggiori al mondo (ma non in Lombardia e Trentino-A.A.)

    [IMG]file:///C:\Users\Giorgio\AppData\Local\Temp\msohtml1\01\cl ip_image001.gif[/IMG]
    Duccio Fumero

    7 dicembre 2016Secondo il test Pisa-Invalsi 2015 sui 15enni l’Italia scende al 34° posto sui 35 Paesi dell’OCSE, con solo Lombardia e Trentino - Alto Adige a essere al livello dei migliori. E se vi è un’istruzione equa e democratica in Italia, boom di assenze ingiustificate e bocciature. E i dati smentiscono i risultati della maturità, dove gli studenti del Sud ottengono voti più alti. (All Photos Credits – Getty Images)

    https://it.notizie.yahoo.com/scuola-gli-studenti-italiani-tra-slideshow-wp-085803365.html


    Nord e Sud, ennesima spaccatura
    Dallo studio realizzato dall’Ocse su un totale di oltre 70 Paesi (inclusi 37 non-Ocse), emerge che i 15enni del Nord Italia, in particolare delle province di Bolzano, Trento e la Lombardia, hanno competenze che li collocano ai primi posti della graduatoria globale, mentre gli studenti della Campania sono nella parte bassa della classifica.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  9. #19
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    Predefinito Re: Us and them



    Them.
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  10. #20
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    Predefinito Re: Us and them

    Chisto non dza pparlare mango 'o italiano.
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