[QUOTE=Anthos;15467128]Svizzera, stretta di mano obbligatoria per i due fratelli siriani oppure multa* - Corriere.it
Inviato da Anthos[/QUOTE
Ho notato una certa diffusa soddisfazione, in forum o risposte ad articoli sulla stampa italiana, alla dura decisione governativa di Basilea Campagna. Io, come svizzero, andrei un po' cauto. Mi pare piuttosto che, più che una decisione meditata, sia una normale reazione nei confronti di chi "non è svizzero". Nella Confederazione, con oltre il 25% di cittadini stranieri, si ha il terrore (esagero un po') della creazione di ghetti. Dà fastidio l'attuale atteggiamento dei giovani siriani esattamente come, alcuni decenni fa, davano fastidio bergamaschi o veneti che giocavano alla morra in pubblico. E' una forma di difesa, di volontà di sopravvivenza "patriottica" in un Paese al centro dell'Europa molto attrattivo per parecchi motivi. E' chiaro che il "buonismo" all'italiana, in Svizzera, non esiste. Non mi sembra però un attacco alla libertà religiosa anche se l' Islam ha connotazioni "culturali" non propriamente europee e induce a una particolare attenzione.
Una precisazione: si parla, per questo caso, di "Svizzera". Ridimensiono il tutto dicendo che è un affare che riguarda esclusivamente il Cantone di Basilea Campagna, repubblica di 280'000 abitanti con capitale Liestal. E le scuole, in CH, sono di stretta competenza cantonale. Quindi l' "affaire" stretta di mano non tocca per niente gli altri 25 cantoni.
'Prima ci dicono che dopo i fatti di Colonia dobbiamo stare lontani dalle donne, poi che ci dobbiamo avvicinare'. Basta questa risposta per qualificare certe persone 'rifugiate politiche' siriane. Sinceramente le terrei d'occhio, non voglio generalizzare, sia chiaro, ma c'è una certa giustificazione di atti di violenza in queste parole.
Comunque obbligare qualcuno a dare la mano è proprio triste, dall'altra parte la nostra 'presa culturale' è inesistente.
ϟ qualis vibrans
Il discorso (svizzero) sull'importanza dello stringere la mano all'insegnante mi pare un po' ... tirato per i capelli come si usa dire.
Piuttosto interessante mi pare la domanda, il dubbio che il moderatore Anthos ha messo come titolo a questa discussione: "Attacco alla libertà religiosa in Svizzera?"...
Beh, in un confronto internazionale il mio Paese non esce benissimo su questo argomento. La Svizzera non è l'Italia, innanzitutto. Fondamentalmente la mentalità è "protestante" anche se, ormai a maggioranza cattolica: Ginevra, la "Roma protestante" di Calvino è a maggioranza cattolica da decenni, Zurigo, città del riformatore Ulrico Zwingli e maggiore centro urbano della Confederazione è a maggioranza cattolica da qualche anno eppure un cosiddetto "complesso anti romano" (antipapista si direbbe in Inghilterra) esiste sempre. Ci sono diocesi cattoliche con sede nelle luterane Copenhagen, Stoccolma, Oslo e Reykiavik e non a Zurigo... E si esita,... qualcuno è inorridito che il Grossmünster, simbolo di Zurigo tolto ai cattolici ai tempi della riforma,...possa tornare un giorno in mano papiste (scusate esagero un po').
Fino a pochi decenni fa esistevano nella Costituzione federale i cosiddetti "articoli d'eccezione": ... divieto della macellazione rituale per gli Ebrei e divieto dell'ordine dei Gesuiti. Articoli che sono stati aboliti con votazione popolare... ed era tempo! Abbastanza recente il noto divieto in votazione popolare della costruzione di minareti, misura tutto sommato di semplice regolamento edilizio ma con un chiaro sfondo anti-islamico. Direi che l'atteggiamento, le prevenzioni verso i "diversi", in questo caso i musulmani in Svizzera, sono però, tutto sommato, minori che in altri Paesi e questo perché la maggior parte dei musulmani nella Confederazione proviene da Paesi non arabi quali il Kossovo e la Turchia, gente non propriamente di stretta osservanza.
questa notizia vuole anche essere occasione per discutere su cosa debba intendersi per liberta' religiosa
Inviato da Anthos
e' un argomento interessante. la liberta' religiosa- secondo chi ( non importa se a torto o ragione) si lamenta della privazione, si declina in tanti modi diversi : uno potrebbe essere appunto quello di veder consentita la circoncisione rituale o altro robe simili , il non dover rispettare gerarchie di comando se al vertice vi e' una donna , il non dover rispettare prescrizioni igieniche per eventuali riti inerenti la macellazione o il non doversi astenere da tali pratiche, inclusi sacrifici animali , il doversi vestire in un dato modo o il poter inveire contro infedeli/concubini e peccatori in genere. A questo punto si potrebbe dire : ma dette prescrizioni/usanze/rituali fanno parte non di tutte ma di alcune religioni ... ma si torna al punto di partenza: c'e' chi puo' dire ' la mia religione lava piu' bianco della tua' e dunque ha diritti che la tua non puo' vantare? chi stabilisce i criteri e in base a cosa? In Germania vi e' stata una levata di scudi islamica/ebraica, supportata da esponenti del clero cattolico , contro il divieto di circoncisione rituale , divieto giudicato come un attentato alla liberta' religiosa .
Inviato da Anthos
ad esempio io sono contro la circoncisione rituale , islamica o ebraica che sia; sono contro la non accettazione delle gerarchie motivate dal : 'una femmina non puo' comandare un maschio perche' e' contrario alla nostra religione etc , sono contrario ad altre schifezze del tipo macellazione rituale e cosi' via.
son tutte fisime create dalla mente contorta dell'uomo primitivo ..
se queste tribu' eclan pretendono di dettar legge devono avere la risposta che si meritano .
Inviato da Anthos