Ancora non si dono stufati di buttare i miliardi al vento, tanto le lobby devono ancora mangiare
Usa, quegli inutili progetti del Pentagono costati dieci miliardi di dollari
Il Sea-Based X Band Radar (Wikipedia) Un'inchiesta del Los Angeles Times mette sotto accusa gli sprechi della Difesa americana in inutili, faraonici sistemi all'avanguardia
05 aprile 2015
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WASHINGTON - Negli ultimi dieci anni la Defense Missile Agency (Mda) statunitense, l'agenzia del Pentagono nata nel 1984 sulle ceneri del progetto di "Scudo Spaziale" voluto da Ronald Reagan, per sviluppare sistemi alternativi ed efficaci per proteggere l'America da un attacco di missili balistici a testata nucleare, ha sprecato in 4 progetti degni del dottor Stranamore ben 10 miliardi di dollari. E' quanto emerge da un'inchiesta curata dal Los Angeles Times.
Tra i progetti faraonici, tanto costosi quanto rivelatisi inutili, c'è il gigantesco Sea-Based X Band Radar (Sbx) costruito dai colossi della Difesa Boeing e Raytheon: si tratta di una gigantesca piattaforma galleggiante (lunga 119 metri, larga 73 ed alta dalla superficie 85) dotata di propulsori autonomi che trasporta il radar più potente del mondo e così raffinato da "poter individuare una palla da baseball" da 4.700 km di distanza. E' costato 2,2 miliardi di dollari, scrive il giornale americano, prima di essere messo in naftalina nel 2013 e abbandonato come un imponente rudere a Pearl harbour nelle Hawaii quando ci si è accorti che, nonostante la sua potenza, il 'campo visivo' d'azione è così ridotto che sarebbe stato del tutto inutile contro quello l'attacco multiplo e su larga scala con centinaia di missili lanciati contemporaneamente contro gli Usa, per cui è stato costruito. I 2,2 miliardi così mal spesi non solo sono stati sprecati ma, scrive il Los Angeles Times, sarebbero potuti essere impiegati in programmi meno faraonici ma più efficaci.
Il secondo ancora più costoso fallimento della Mda è la flotta di Jumbo Boeing 747 'armati' (airborne laser) con una laser sul muso che in teoria dovevano essere in grado di incenerire qualsiasi missile balistico in fase di spinta prima che, al rientro in atmosfera, rilasci le testate atomiche all'interno dell'ogiva. Ma la gittata estremamente ridotta del radar avrebbe costretto i 747 a volare costantemente in prossimità dei confini del Paese nemico, esponendoli al rischio di essere abbattuti ancora prima del lancio del primo missile balistico. Per operare in sicurezza il laser sarebbe dovuto essere tra 20 e 30 volte più potente ma le sostanze chimiche per generarlo avrebbero posto a rischio la vita dei piloti. Il progetto abbandonato nel 2012 è costato ben 5,3 miliardi di dollari.
C'è poi il cosiddetto Kinetic Energy Interceptor, un missile ad altissima velocità, lanciabile sia da navi che da terra che, centrando il missile nemico, lo avrebbe distrutto con la semplice forza dell'impatto senza bisogno di testate esplosive. Nessuno, però, si era accorto che essendo lungo 11,8 metri, sarebbe stato l'oggetto più lungo mai sparato da un nave e che quindi le unità sarebbero state dovute essere riprogettate e riadattate per poterlo trasportare, spendendo altri miliardi. Non solo. La sua gittata era così limitata che anche questo - come i 747 laser volanti - se lanciati da terra sarebbero dovuti essere posizionati così vicini ai Paesi nemici da essere vulnerabili ad un primo attacco. Progetto quindi abbandonato nel 2009 ma solo dopo aver gettato al vento 1,7 miliardi di dollari.
Da ultimo un'altra arma degna di James Bond: il 'Multiple Kill Vehicle' doveva essere una batteria di lancio orbitante di fino a 20 piccoli vettori intercettori in grado
di centrare sempre l'eventuale missile intercontinentale lanciato da potenze rivali degli Usa. Le difficoltà si rivelarono abbastanza presto insormontabili per cui in questa ennesimo progetto da dottor Stranamore vennero sprecati sono 700 milioni di dollari e venne archiviato nel 2009.
Usa, quegli inutili progetti del Pentagono costati dieci miliardi di dollari - Repubblica.it