Oggi l’Italia è in agonia, e la sua unica via d'uscita sta nell'egoismo. Organizzato, pero'.
Dopo tre decenni di assitenzialismo il relativo benessere ha insegnato agli italiani che è preferibile chiedere che fare.
Questa crisi ancora non ha svegliato completamente questo paese, e gli italiani ragliano, esigono, pretendono, vogliono che uno stato
centrale ma che non sia centrale fornisca loro assistenza, a titolo gratuito e per tutti, quindi anche per i non italiani.
Il popolo italiano sta scomparendo, le logiche di categoria cioe' di corporazione, unite all’atomizzazione sociale portata dalla mentalita' consumistica hanno fatto a pezzi lo spirito collettivo che sopravviveva in Italia, che e'risorto in forma distorta grazie alla Rete, sconnesso e frastagliato ma potenzialmente deflagrante.
Intanto i cafoni hanno preso il potere, anche grazie a Berlusconi e alla stupidita' di chi a destra ha pensato, come me, di poterlo ammansire e servirsene contro chi voleva distruggere questo paese da decenni, con un progetto che era chiaramente delineato ed esiziale, anche se portato avanti da persone per bene come Berlinguer.
Berlinguer, che infatti adesso e' polvere nella storia.
Il conto in banca ha preso il posto della carriera scolastica, creando masse di arricchiti ignoranti e proclivi alla corruzione, unico mezzo per cui possono arrivare a sopravvivere nel mondo gobale che fa strage degli impreparati, poste di fronte a cittadini per bene ma non benestanti e quindi svantaggiati.
Che senso ha la convivenza tra gruppi sociali e culturali con ottiche profondamente diverse e con interessi assolutamente non convergenti?
Meglio risolverla con una bella guerra civile.
I ricchi di sinistra, o meglio chi si e' arricchito con i profughi spera di avere da loro sostegno contro gli altri italiani, strumentalizzando magari i secondi contro i primi.
Avranno una brutta sorpresa se si arriva alle mani, secondo me.