Cacciari. Riforma maldestra ma è svolta. L'attacca chi ha fallito per 40 anni.

[Desmond]

Inoltre il senato regionale previsto dalla riforma del 2006 era elettivo, se non ricordo male

E infatti mancava totalmente di coerenza, visto che si voleva fare un Senato delle Regioni (chiamato pomposamente Federale in quel caso) senza che ci fosse alcun legame con le Regioni stesse. Non per nulla basta vedere gli altri paesi o le proposte degli ultimi decenni per scoprire che la camera alta è sempre, totalmente (spesso) o parzialmente (pochi casi), non elettiva. Soprattutto nelle proposte del csx.

Poi, volendo, possiamo parlare pure di altro. Tipo del venir meno dell'equilibrio nell'elezione dei membri della Consulta, che da solo era sufficiente per considerare quella riforma infinitamente peggiore di questa.

[Iannis]

Cioè, una legge che dava il premio al primo arrivato senza soglia minima o ballottaggio era meno invasiva di una che impone o di prendere il 40% o il 50%+1 al ballottaggio?

Era per coalizione quindi la scelta era più ampia, visto che i partiti si accasavano in coalizioni.

[Desmond]

Era per coalizione quindi la scelta era più ampia, visto che i partiti si accasavano in coalizioni.

Niente impedirà al cdx di fare una lista comune. Sempre che poi si possa definire scelta votare partiti di una coalizione formata contemporaneamente da gente che fa parte del PPE e gente che si allea con la Le Pen...

Per il resto, questo sistema non fa altro che semplificare il campo. E lo potrebbe fare anche nel cdx, dove mi pare più naturale vedere una lista Lega-FdI da una parte ed una FI-centristi dall'altra, piuttosto che una coalizione con dentro tutti. E lo fa garantendo un maggior legame tra eletto ed elettore (parli di scelta, dimenticando che l'eletto con l'elettore non aveva alcune legame, visto che si votava in circoscrizioni grandi e liste bloccate) e prevedendo soglie che rendono il premio, a differenza del Porcellum, non, potenzialmente, abnorme.

Poi libero di preferire il Porcellum. Ormai ti sei cucito addosso il vestito del bastian contrario sempre e comunque, quindi ok.

[Iannis]

Niente impedirà al cdx di fare una lista comune. Sempre che poi si possa definire scelta votare partiti di una coalizione formata contemporaneamente da gente che fa parte del PPE e gente che si allea con la Le Pen...

Per il resto, questo sistema non fa altro che semplificare il campo. E lo potrebbe fare anche nel cdx, dove mi pare più naturale vedere una lista Lega-FdI da una parte ed una FI-centristi dall'altra, piuttosto che una coalizione con dentro tutti. E lo fa garantendo un maggior legame tra eletto ed elettore (parli di scelta, dimenticando che l'eletto con l'elettore non aveva alcune legame, visto che si votava in circoscrizioni grandi e liste bloccate) e prevedendo soglie che rendono il premio, a differenza del Porcellum, non, potenzialmente, abnorme.

Poi libero di preferire il Porcellum. Ormai ti sei cucito addosso il vestito del bastian contrario sempre e comunque, quindi ok.

Ovvio che dovendo scegliere tra due mali preferisco un modello in cui una persona può trovare sulla scheda 15 partiti che possono tutti entrare in maggioranza invece che 3. In cui l'elettore non è costretto a vedere scomparire il proprio partito in una lista unica indistinta oppure rassegnarsi a vederlo al 100% all'opposizione.

[Desmond]

Il Porcellum non ti dava una scelta, ti prendeva per il culo. Parliamo di un sistema elettorale usato tre volte, e tutte e tre le volte le coalizioni che si erano presentate insieme ai nastri di partenza si sono sciolte prima che la legislatura arrivasse a metà della sua corsa, proprio perché non erano coalizioni programmatiche, ma finalizzate al raggiungimento del premio (mentre l'Italicum, a meno che non si entri nel solito loop italiota di cambiare la legge elettorale ogni dieci anni, nel medio-lungo termine porterà a liste tendenzialmente omogenee al loro interno). E a questa finta scelta si aggiungeva un sistema che non permetteva la minima riconoscibilità dell'eletto da parte dell'elettore (parole della Consulta, non mie), fortunatamente superato dall'Italicum.

Però che bello, ci si poteva trastullare in cabina con una scheda elettorale che aveva tanti simboli quanti i capelli in testa.

[Supermario]

Io penso che conoscere le coalizioni di governo prima di andare a votare sia una bella cosa.

[Desmond]

Io penso che conoscere le coalizioni di governo prima di andare a votare sia una bella cosa.

Il punto è come le fai. Le coalizioni del Porcellum, per le regole previste allora, erano finte coalizioni. Nascevano solo per arrivare al premio. E infatti non arrivavano mai unite a metà legislatura.

Se uno proponesse un sistema basato sulle coalizioni ma con uno sbarramento medio-alto per i singoli partiti (almeno il 4%), nessun ridicolo sistema di ripescaggio come quelli studiati da Calderoli e scomputo dei "portatori d'acqua" ai fini dell'assegnazione del premio e dell'accesso al ballottaggio, è una cosa. Se mi si dice che si rimpiange quel sistema truffaldino introdotto da Calderoli e soci, allora è una presa per il culo.

[Logomaco]

Poi, volendo, possiamo parlare pure di altro. Tipo del venir meno dell'equilibrio nell'elezione dei membri della Consulta, che da solo era sufficiente per considerare quella riforma infinitamente peggiore di questa.

La riforma del 2006 proponeva un incremento delle autonomie regionali, il che non era spiacevole, ma non votai a favore perché comunque il danno complessivo era maggiore del beneficio

[Iannis]

Il Porcellum non ti dava una scelta, ti prendeva per il culo. Parliamo di un sistema elettorale usato tre volte, e tutte e tre le volte le coalizioni che si erano presentate insieme ai nastri di partenza si sono sciolte prima che la legislatura arrivasse a metà della sua corsa, proprio perché non erano coalizioni programmatiche, ma finalizzate al raggiungimento del premio (mentre l'Italicum, a meno che non si entri nel solito loop italiota di cambiare la legge elettorale ogni dieci anni, nel medio-lungo termine porterà a liste tendenzialmente omogenee al loro interno). E a questa finta scelta si aggiungeva un sistema che non permetteva la minima riconoscibilità dell'eletto da parte dell'elettore (parole della Consulta, non mie), fortunatamente superato dall'Italicum.

Però che bello, ci si poteva trastullare in cabina con una scheda elettorale che aveva tanti simboli quanti i capelli in testa.

Erano coalizioni già esistenti da anni. Tutti sapevano che il centrosinistra era quello e il centrodestra quell'altro.
Certo, non davano la certezza della maggioranza assoluta, d'altronde se uno prende il 29% o vince di 24 mila voti perchè dovrebbe spettargli una maggioranza larga? Questo, il mancato consenso del popolo, è all'origine della precarietà delle maggioranze nel 2006 e 2013, non la legge elettorale.
Nel 2008 il cdx ebbe una maggioranza più netta, ma il conflitto fu interno al partito di maggioranza, il PDL, così come ora è interno al PD.
Cose che l'Italicum non cambia affatto, nulla impedisce che un 10% del partito vincente litighi e si stacchi, come avvenuto spesso.
Anzi, c'è l'incentivo a listoni unici all'interno del quale indistinti, senza possibilità di scelta del cittadino, ci sono varie correnti o partiti.

[zlais]

Radicali per il “sì” al referendum costituzionale

Ex segretario del Partito radicale elenca tante buone ragioni (non da Prof.) per votare la riforma Boschi


Vogliamo dire l’ultimo “sì”. O forse il primo di una nuova serie. Ma un “sì” definitivo. Sì alla fine di una lunga, insopportabile transizione. Chi scrive promosse i referendum Segni, i referendum Giannini, i referendum Tortora. Volevamo dare al paese una democrazia moderna e bipartitica, mandare a casa la partitocrazia spartitoria il cui debito pubblico ci incatena ancora oggi. Volevamo liberare le partecipazioni statali, le banche, l’economia allargata dall’occupazione correntizia. Non volevamo meno stato: volevamo più stato ma meno Partito.