Resistenza Nazionale e la battaglia per il reddito garantito.

[italicum]

Ormai da anni Resistenza Nazionale (assieme agli Autonomi Nazionalisti) si batte, tra i pochi nel campo 'nazionale', sulla questione del Reddito garantito.

Qui c'è un ennesimo spunto interessante: RESISTENZA NAZIONALE: Reddito garantito che tratta, come mi sembra di aver accennato di recente non ricordo più a chi, delle affermazioni a favore di un 'guru' del mondialismo finanziario, Bill Gross. Segno che la questione, se affrontata in maniera intelligente e con cognizione di causa (ossia non di sicuro come fanno qui sul forum certi libbbberisti con la terza media e il culo al caldo), non può che indirizzarsi verso la medesima conclusione.

Già in precedenza gli attivisti di RN si erano attivati in merito, scendendo anche in strada: RESISTENZA NAZIONALE: Sussidio a tutti i disoccupati!

Purtroppo nel campo 'nazionale' le questioni sociali sono tenute in scarsissimo conto (troppi reazionari e filo-imprenditori, quasi 'servi dei padroni'....), ma la questione sussidio-reddito meriterebbe di essere considerata di più. Che ne pensate?

[Erdosain]

Da comunista, più che il reddito mi interessa il salario; non sussidi ma piena occupazione quindi

Oltretutto il reddito di cittadinanza non solo non esclude ma anzi si sposa benissimo con forme di lavoro precario o in nero

[italicum]

Da comunista, più che il reddito mi interessa il salario; non sussidi ma piena occupazione quindi

Oltretutto il reddito di cittadinanza non solo non esclude ma anzi si sposa benissimo con forme di lavoro precario o in nero

Non è vero, Il 'lavoro', sempre più raro ai giorni nostri, è destinato a scomparire, come già descriveva Viviane Forrester nel suo libro del 1997, 'L'orrore economico' e come confermato da sempre più parti oggi, specie se ti vai a leggere certi articoli sulla prossima (entro il 2020-2025) ondata di robot.

Oltretutto, nessuno assume più gente sopra i 35 anni, quindi vuoi lasciarli morire di fame per paturnie ideologiche?

[Avanguardia]

Sono favorevole al redditto di cittadinanza. Ormai la tecnologia e le nuove organizzazioni del mondo del lavoro cancellano posti di lavoro e rendono tecnicamente più conveniente il ricorso al tempo determinato. Insistere come se il mondo del lavoro fosse quello di 50 anni fa è come avere la testa tra le nuvole. I settori rampanti della new economy sono orientati molto più sulla qualità che sulla quantità del personale, con l' aggravante che le nuove tecnologie rendono possibile lavorare fuori orario regolare, a casa o pure in aereo! Non sono settori regolabili con "lavorare tutti lavorare meno".
Già bisogna considerare che molti posti del pubblico impiego sono fatti per sistemare persone senza che vi sia una reale concreta esigenza, che alcuni settori come quello dei call centers sono stati concepiti per trovare a un pò di gente qualcosa da fare.

Il redditto di cittadinanza, già conferito ad un pò di profughi stranieri sia pure in maniera ambigua e insicura, si rivela essere il futuro.
Poi sono d' accordo che la disoccupazione forzata debba un pò trasformarsi in un "otium" accrescitivo per la persona e l' ambiente, non limitarsi a passare la giornata davanti a videogiochi, TV e la terrificante realtà virtuale adesso entrante nel mercato.

[LupoSciolto°]

Da comunista, più che il reddito mi interessa il salario; non sussidi ma piena occupazione quindi

Oltretutto il reddito di cittadinanza non solo non esclude ma anzi si sposa benissimo con forme di lavoro precario o in nero

Anch'io, da comunista, preferisco che lo stato punti a creare piena occupazione. Ma al momento le cose stanno come le ha descritte italicum. Prendere o lasciare. Vedremo, eventualmente, se ci saranno sviluppi.

[Logomaco]

Come già detto in passato, sono favorevole a un reddito minimo di cittadinanza per i disoccupati

[italicum]

Anch'io, da comunista, preferisco che lo stato punti a creare piena occupazione. Ma al momento le cose stanno come le ha descritte italicum. Prendere o lasciare. Vedremo, eventualmente, se ci saranno sviluppi.

Se lo ammette pure uno squalo come Gross, che ha ben chiaro cosa succederà con la prossima invasione di robot (250 milioni di posti di lavoro persi entro il 2025), direi che le cose stanno così.

[Kavalerists]

Ormai da anni Resistenza Nazionale (assieme agli Autonomi Nazionalisti) si batte, tra i pochi nel campo 'nazionale', sulla questione del Reddito garantito.

Qui c'è un ennesimo spunto interessante: RESISTENZA NAZIONALE: Reddito garantito che tratta, come mi sembra di aver accennato di recente non ricordo più a chi, delle affermazioni a favore di un 'guru' del mondialismo finanziario, Bill Gross. Segno che la questione, se affrontata in maniera intelligente e con cognizione di causa (ossia non di sicuro come fanno qui sul forum certi libbbberisti con la terza media e il culo al caldo), non può che indirizzarsi verso la medesima conclusione.

Già in precedenza gli attivisti di RN si erano attivati in merito, scendendo anche in strada: RESISTENZA NAZIONALE: Sussidio a tutti i disoccupati!

Purtroppo nel campo 'nazionale' le questioni sociali sono tenute in scarsissimo conto (troppi reazionari e filo-imprenditori, quasi 'servi dei padroni'....), ma la questione sussidio-reddito meriterebbe di essere considerata di più. Che ne pensate?

Penso che ti sei risposto da solo, Italicum...
Il campo "nazionale", se intendi la destra, è esattamente come l'hai descritto.
Quanto al campo "sociale", cioè la sinistra ormai liberaldemocratica e liberista, stendiamo un velo pietoso.
Il problema di un reddito minimo per i disoccupati, che saranno sempre di più in un futuro abbastanza prossimo, visti gli sviluppi di automazione e robotizzazione, è un problema a mio avviso non più ulteriormente rinviabile, e che va affrontato e possibilmente risolto il prima possibile, prima della sua inevitabile e drammatica splosione.
Un plauso quindi a Resistenza Nazionale, che prende una posizione netta e decisa al riguardo.

[italicum]

Questo è uno degli articoli in merito al binomio robitizzazione-perdita di posti di lavoro:

Entro 4 anni i robot sostituiranno 5 mln posti lavoro - Hi-tech - ANSA.it

Sinceramente, avendo letto parecchio sul tema, non credo minimamente alle baggianate di chi sostiene 1 robot in più = 1 posto di lavoro in più per esseri umani, una scemenza senza senso e assolutamente in contrasto con l'obiettivo della robotizzazione, che è quella di eliminare esseri umani dal comparto produttivo-lavorativo.

Questo è lo scenario previsto, ottimista in questo articolo (parla di soli 5 milioni di posti di lavoro persi), poiché la sociologa Maura Franchi dell'Università di Parma in un recente articolo apparso su La Stampa ("Si è inceppata la democrazia fondata sugli organismi di massa", 25 aprile 2016) lo dice chiaramente: "la questione del lavoro è una delle più serie per le prospettive di un paese. Il lavoro si riduce e cambia in modo radicale: dalla robotizzazione dei magazzini alla digitalizzazione dei call center, LE PREVISIONI DICONO CHE ENTRO IL 2025 BEN 250 MILIONI DI POSTI DI LAVORO SARANNO RIMPIAZZATI DA SOFTWARE! Che cosa faranno i lavoratori resi inutili dalla tecnologia?"

E' un problema grave a cui pochissimi prestano attenzione, sottovalutando rischi enormi e dando retta agli infami imprenditori con le loro stronzate pseudo-ideologiche. I consumi crolleranno, migliaia di negozi spariranno (i robot non consumano e neppure comprano, al massimo hanno 1 tecnico che li segue, e ne basta 1 per migliaia di robot!).

[Avanguardia]

L' obiettivo delle classi dirigenti del pianeta, in occidente come in Asia, è diventare quasi completamente indipendenti dal fattore umano, e rendere gli umani ancora spendibili ed indispensabili fusi con computer, macchinari, elettro-stimolatori in modo da renderli più obbedienti e produttivi.
Sul forum Socialismo Nazionale, il quale si occupa di cose importanti, poco di "barconi" e campanilismi razziali, abbiamo messo parecchio materiale:

lavoro per tutti.

Il complotto transumanista.

Ma la new economy crea uomini robot?