Omicidio Sara, Feltri non si scusa per il titolo choc su Libero
Nessun passo indietro.*Vittorio Feltri non si scusa per il catenaccio choc apparso ieri in prima pagina su Libero. “La prima pagina di Libero sulla ragazza bruciata a Roma? Ho usato il verbo ‘arrostire’, che è italiano e non vi trovo nulla di offensivo. E non ho neppure usato il termine ‘flambè’, come forse sarebbe stato più esatto” ha detto il direttore del giornale in un’intervista a La Zanzara su Radio 24.
Omicidio Sara, Feltri: “Polemiche sul titolo artificiose”
“Ho usato quel verbo perché il concetto faceva orrore e c’era una componente molto prossima alla tortura. Quindi, queste polemiche mi sembrano del tutto artificiose e, come sempre, si richiamano al ‘politicamente corretto’, che è una sorta di gabbia del pensiero. Il mio è un linguaggio crudo? No, semmai è cotto”.
Feltri non se la sente di puntare il dito contro chi non si è fermato per prestare soccorso alla ragazza. “Bisogna precisare il contesto: alle 3 e mezza di notte, in un quartiere come la Magliana, che non è Lugano, è evidente che quando vedi qualche cosa, pensi possa essere una trappola per te. Si sa che organizzano finti incidenti stradali per rapinarti. E’ ovvio che uno non si ferma e tira dritto. Certamente – precisa Feltri – era meglio fare una telefonata, ma in questo caso sarebbe arrivata comunque tardi perché il cretino ha provveduto subito ad ‘arrostire’ la ragazza. E la Polizia sarebbe arrivata quando ormai il misfatto era compiuto”.
Scritto da: Redazione
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