in effetti quelle pose da piacione per Vanity Fair sono orripilanti
i politici non devono essere dei personaggi da copertina ma delle persone serie
Di Maio mi è sempre stato antipatico a pelle, troppo istituzionale, poi le riunioni con membri della Trilateral, i nostri nemici...
invotabile
punto
PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!
Una cosa buona l'Italia l'ha fatta. Ha costretto quel fesso di Tury a levarsi dai coglioni.
Di Maio va capito. Faceva il disoccupato fuori corso e si ritrova vicepresidente della Camera a 15.000 euro al mese e il potenziale candidato del M5S a diventare pdc.
Ha perso la testa.
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
per loro i selfie con la d'urso sono interviste politiche di grande spessore intellettivo
Barbara D?Urso E Il Selfie Con Matteo Renzi | Pagina 6
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
La tragicomica fine di coloro che si presentavano come diversi.....
Dalla democrazia diretta in streaming alle interviste civettuole a Vanity Fair.
Ma il PD......
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Legenda: NCUC: non c'entra un cazzo, NRAC: non rispondo ai cazzari
4 Dicembre 2016: Lutto Nazionale
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
mai sentito parlare di materialismo storico e/o dialettico?
da Jacopo Nacci, filosofo
Recuperando e sviluppando la lezione della sinistra hegeliana (e in particolare di Ludwig Feuerbach) e gli spunti dell’economia classica e del pensiero socialista, Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-1895) sintetizzano nel 1848 i rapporti tra borghesia e proletariato, tra capitale e salario, tra storia econflitto di classe in un testo divenuto celeberrimo: il Manifesto del partito comunista. Qui i due filosofi ed economisti, all’elogio del “ruolo altamente rivoluzionario” della classe borghese, che ha avuto il grande merito di aver sradicato modi e costumi del mondo feudale, fanno seguire un’analisi impietosa degli effetti del capitalismo: la nascita del proletariato, l’assoggettamento al mercato, l’ideologiamascherata e perversa della classe dominante. Constatando la “novità” del proletario (e della sua visione del mondo), Marx ed Engels indicano allora alcuni obiettivi programmatici per il comunismo: abolire non lo sfruttamento borghese, ma lo sfruttamento in sé; eliminare non la borghesia come classe, ma l’esistenza stessa delle classi sociali.
La riflessione marxista giunge poi a completamento con Il Capitale (il cui primo libro viene pubblicato nel 1867, gli altri postumi), dove l’autore sintetizza i concetti fondamentali della sua dottrina: la merce(ovvero la forma in cui si presenta il prodotto del lavoro capitalistico), il valore d’uso e il valore di scambio, l’alienazione del lavoro rispetto al produttore, il feticismo delle merci, l’accumulo capitalista e il profitto. Ed è la forza-lavoro l’elemento cruciale del sistema, dato che aggiunge valore alla merce che produce; il plusvalore (fondamentale per il capitalista) è ciò che risulta dal lavoro per la produzione di un bene e il lavoro per la sussistenza della forza-lavoro stessa. Le contraddizioni del capitalismo (come nei paragrafi sulla caduta tendenziale del saggio di profitto o sulla concorrenza) sono allora per Marx le“condizioni oggettive” per la rivoluzione (abolizione della proprietà privata, socializzazione dei mezzi di produzione, scomparsa delle classi e dello Stato) attraverso la fase intermedia della dittatura del proletariato, che condurrà dalla società capitalista a quella comunista: qui potrà poi cominciare la Storia
EX NIHILO NIHIL