L’alternativa sovranista

[Kavalerists]

L'Intellettuale Dissidente / Economia

L’alternativa sovranista

Mondialista, liquida e disumana: anatonomia dell'Europa tecnocratica e liberale.

La redazione - 11 giugno 2016


di Francesco Casalena
La crisi che stiamo vivendo oggi è stata innescata da deliranti politiche neoliberiste che, ormai in voga da più di tre decenni, hanno definitivamente consegnato i mercati mondiali in balia dell’establishment finanziario. Tra i fenomeni socioeconomici più devastanti della nostra epoca, il peggiore è senz’altro la globalizzazione, ossia la diffusione su scala mondiale di fenomeni e tendenze di ogni tipo con le relative problematiche. La globalizzazione comporta l’abbattimento delle frontiere nazionali nel nome del libero mercato e di una fantomatica pseudo-integrazione tra i popoli. Un lampante esempio di tutto questo è l’Euro. La moneta unica non è altro che un sistema di cambi fissi, impostato sul vecchio Marco tedesco, che favorisce le esportazioni della Germania (poiché le rende più competitive) all’interno dell’eurozona penalizzando i suoi competitors diretti, dei quali il principale è l’Italia.

L’Euro priva gli stati della possibilità di gestire una propria, autonoma politica monetaria, delegando tutto alla BCE, sotto stretto controllo della Germania stessa. Se lo stato non può battere moneta autonomamente, non può né svalutare per rendere le proprie esportazioni più competitive né autofinanziarsi il bilancio, ed è costretto ad indebitarsi per pagare la propria spesa pubblica; le entrate fiscali da sole non sono sufficienti a coprire tutta la spesa, esse bastano soltanto per la redistribuzione dei salari. Viene così a crearsi un circolo vizioso che porta all’indebitamento sempre maggiore. Nonostante ciò, la propaganda eurista incalza (vale la pena ricordare la frase di Romano Prodi pronunciata all’indomani dell’entrata nella moneta unica: “con l’Euro lavoreremo un giorno di meno e guadagneremo come se avessimo lavorato un giorno di più”. Roba da fare concorrenza alla Pravda). Economisti e tecnocrati asserviti ai c.d. “poteri forti” continuano ad invocare il mantra del “più Europa”, mentre cercano di demonizzare in ogni modo le forze politiche che denunciano questo perverso sistema. In tutto il vecchio continente sono state varate leggi che deregolamentano il mercato del lavoro (vedasi il Jobs Act renziano o la Loi Travail in Francia, che sta scatenando ondate di protesta quantomeno notevoli) e sono state imposte politiche di austerità espansiva il cui fine ultimo non rivelato è quello della distruzione del ceto medio per creare una nuova classe consumatrice non risparmiatrice, manodopera a basso costo.

In questa chiave sono da leggere il riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, con conseguente distruzione del concetto di famiglia tradizionale, e le politiche di accoglienza dei profughi e dei migranti economici africani ed asiatici: nel nome dell’integrazione e dell’amore verso il prossimo (e in questo bisogna dire che Papa Francesco sta giocando un ruolo non indifferente) si mette in atto una “kalergizzazione” dell’Occidente, un rimescolamento delle razze. Il fine è sempre lo stesso: creare un’unica grande classe di lavoratori priva di una propria identità. Il passo successivo sarebbe la vera e propria rimozione dei confini nazionali, ormai divenuti obsoleti e inutili. Finalmente Voltaire vedrebbe il suo sogno realizzato: l’Europa divenuta un’unica grande repubblica. Dire che il futuro si presenti tetro è un eufemismo. La libertà d’iniziativa privata, naturalmente, è una gran cosa, ma se lo stato, le istituzioni, la società civile (nella sua accezione più propriamente hegeliana) non riescono a garantire che i più deboli siano difesi dagli abusi che possono subire da parte dei più potenti, allora l’intera comunità di può dirsi fallita, non solo economicamente, ma anche umanamente. L’Europa deve risvegliarsi, deve saper ritrovare la propria identità, deve saper ritrovare le proprie radici culturali e spirituali per reagire e ribellarsi alla dittatura del denaro e del consumo. “Considero europea qualsiasi terra che è stata romanizzata, cristianizzata ed influenzata dallo spirito greco. La loro Europa è quella dei tecnocrati, dei commissari non eletti, dei banchieri, delle multinazionali. La nostra Europa è quella dei santi, degli eroi e degli inventori. La loro Europa ha sessant’anni, la nostra ne ha cinquemila” (Marion Maréchal-Le Pen)

L?alternativa sovranista

[Kavalerists]

Riguardo allo scritto postato non concordo sul fatto che le leggi sulle unioni civili etero ed omo siano un attacco alla famiglia tradizionale, la quale, in grazia di Dio, continuerà ad esistere e prosperare, nella misura in cui da parte dei govern vengano anche attuate le misure economiche e su lavoro e occupazione atte a favorirne la formazione ed, appunto, la prosperità. Proprio per questo ritengo però che questo tipo di misure, sociali ed economiche, siano assolutamente più importanti di misure che riguardano diritti personali minoritari; diversamente il porre in primo piano certe tematiche nascondendone altre più impellenti e importanti, serve solo a lanciare fumo negli occhi e fare propaganda. Ne abbiamo avuta visione di recente proprio in Italia dove sono stati ridimensionati i diritti del lavoro ( art.18, job acts ecc. ) e introdotte le unioni civili... della serie: oh, ma che bel governo di "sinistra" che abbiamo...
La Francia ha fatto il percorso inverso, ma il punto di arrivo vuole essere uguale.
Il resto sono solo paturnie etico-morali, per quanto le stesse possano essere trasversali tra destrorsi e sinistrosi.


Non sono neanche un estimatore di Marion Maréchal-Le Pen, troppo destrorsa e filosionista per essermi simpatica, però le rarissime volte che afferma qualcosa di sensato bisogna riconoscerlo, e questa, secondo me , è una di quelle.

[MaIn]

personalmente penso che in questo momento si possa rispondere solo con un'orientazione dei consumi.
il punto focale di queste persone è il denaro. attaccarle in questo.

in secondo luogo, per quanto sembri assurdi, su medio periodo potrebbe essere interessante un rafforzamento dei partiti.
in italia, ds da un lato e berlusconi/an/lega dall'altro hanno sempre dovuto omaggiare le istituzioni stranieri per rendersi credibili.
renzi ma anche il m5s potrebbero invece, al momento di un attacco dellla tecnocrazia come fu con berlusconi, appoggiarsi alla popolazione (berlusconi non poteva avendo una grande azienda quotata in borsa).

[Avanguardia]

Riguardo allo scritto postato non concordo sul fatto che le leggi sulle unioni civili etero ed omo siano un attacco alla famiglia tradizionale, la quale, in grazia di Dio, continuerà ad esistere e prosperare, nella misura in cui da parte dei govern vengano anche attuate le misure economiche e su lavoro e occupazione atte a favorirne la formazione ed, appunto, la prosperità. Proprio per questo ritengo però che questo tipo di misure, sociali ed economiche, siano assolutamente più importanti di misure che riguardano diritti personali minoritari; diversamente il porre in primo piano certe tematiche nascondendone altre più impellenti e importanti, serve solo a lanciare fumo negli occhi e fare propaganda. Ne abbiamo avuta visione di recente proprio in Italia dove sono stati ridimensionati i diritti del lavoro ( art.18, job acts ecc. ) e introdotte le unioni civili... della serie: oh, ma che bel governo di "sinistra" che abbiamo... :ekkekazz:
La Francia ha fatto il percorso inverso, ma il punto di arrivo vuole essere uguale.
Il resto sono solo paturnie etico-morali, per quanto le stesse possano essere trasversali tra destrorsi e sinistrosi.


Non sono neanche un estimatore di Marion Maréchal-Le Pen, troppo destrorsa e filosionista per essermi simpatica, però le rarissime volte che afferma qualcosa di sensato bisogna riconoscerlo, e questa, secondo me , è una di quelle.

Va bene che la nostra Europa è quella degli eroi, dei santi, degli inventori, ma se l' Europa degli inventori c'è tuttora e sempre ci sarà, quella degli eroi e dei santi non c'è più perché non esiste più il contesto economico, ambientale, valoriale, tecnologico, che la produsse, certamente lei lo sa e le va bene così, queste cose lei le dice tanto per far gazzosa a fini elettoralistici.

[Kavalerists]

Va bene che la nostra Europa è quella degli eroi, dei santi, degli inventori, ma se l' Europa degli inventori c'è tuttora e sempre ci sarà, quella degli eroi e dei santi non c'è più perché non esiste più il contesto economico, ambientale, valoriale, tecnologico, che la produsse, certamente lei lo sa e le va bene così, queste cose lei le dice tanto per far gazzosa a fini elettoralistici.

Il contesto economico, ambientale, valoriale, tecnologico, è sempre mutato con il mutare delle epoche, ok, ma se non si prendono dei punti fermi, al di à del contesto indubbiamente non favorevole, da dove si pensa di poter ripartire? Questo lasciando perdere i fini non certo nobili che può avere Marion nel ripetere slogan.

[LupoSciolto°]

personalmente penso che in questo momento si possa rispondere solo con un'orientazione dei consumi.
il punto focale di queste persone è il denaro. attaccarle in questo.

in secondo luogo, per quanto sembri assurdi, su medio periodo potrebbe essere interessante un rafforzamento dei partiti.
in italia, ds da un lato e berlusconi/an/lega dall'altro hanno sempre dovuto omaggiare le istituzioni stranieri per rendersi credibili.
renzi ma anche il m5s potrebbero invece, al momento di un attacco dellla tecnocrazia come fu con berlusconi, appoggiarsi alla popolazione (berlusconi non poteva avendo una grande azienda quotata in borsa).

Sul primo punto si potrebbe discutere seriamente.

Sul secondo , invece, dissento. Renzi non è stato eletto ma messo lì dai kapo dell'eurolager. Oggi, poi, è odiato da una larga parte della popolazione italiana. Il M5S potrà pur piacere a molta gente...ma nel caso dovesse governare e promuovere politiche "scomode", non riuscirà comunque a trovare il sostegno delle masse. I media di regime, in una simile e fantapolitica ipotesi, calunnieranno quotidianamente i pentastellati, definendoli come nuovi Mussolini o Stalin. E la gente, ahimè, è fin troppo influenzabile dalla propaganda dei vari Sallusti o Scalfari.

[LupoSciolto°]

Riguardo allo scritto postato non concordo sul fatto che le leggi sulle unioni civili etero ed omo siano un attacco alla famiglia tradizionale, la quale, in grazia di Dio, continuerà ad esistere e prosperare, nella misura in cui da parte dei govern vengano anche attuate le misure economiche e su lavoro e occupazione atte a favorirne la formazione ed, appunto, la prosperità. Proprio per questo ritengo però che questo tipo di misure, sociali ed economiche, siano assolutamente più importanti di misure che riguardano diritti personali minoritari; diversamente il porre in primo piano certe tematiche nascondendone altre più impellenti e importanti, serve solo a lanciare fumo negli occhi e fare propaganda. Ne abbiamo avuta visione di recente proprio in Italia dove sono stati ridimensionati i diritti del lavoro ( art.18, job acts ecc. ) e introdotte le unioni civili... della serie: oh, ma che bel governo di "sinistra" che abbiamo...
La Francia ha fatto il percorso inverso, ma il punto di arrivo vuole essere uguale.
Il resto sono solo paturnie etico-morali, per quanto le stesse possano essere trasversali tra destrorsi e sinistrosi.


Non sono neanche un estimatore di Marion Maréchal-Le Pen, troppo destrorsa e filosionista per essermi simpatica, però le rarissime volte che afferma qualcosa di sensato bisogna riconoscerlo, e questa, secondo me , è una di quelle.

Pienamente d'accordo. Io non ne faccio una questione etica o religiosa. Le coppie di fatto non mi danno alcun "fastidio". L'unica cosa che non accetto è la possibilità per le coppie gay di adottare figli. Ma ripeto: nessun sostegno ai familisti stile Adinolfi, Meloni ecc...

E' però vero che prima di tutto vanno garantiti i diritti sociali.

[LupoSciolto°]

Comunque lo ripeto: La famiglia Le Pen non mi piace nemmeno un po'. Soliti slogan da destra populista ma, a conti fatti, intimi sodali di padroni e sbirri. La biondina può scrivere ciò che vuole...ma non dimenticherò mai le sue parole di condanna contro i lavoratori e i disoccupati che, cattivoni, "paralizzavano" la nazione tramite sacrosanti scioperi.

[Kavalerists]

Comunque lo ripeto: La famiglia Le Pen non mi piace nemmeno un po'. Soliti slogan da destra populista ma, a conti fatti, intimi sodali di padroni e sbirri. La biondina può scrivere ciò che vuole...ma non dimenticherò mai le sue parole di condanna contro i lavoratori e i disoccupati che, cattivoni, "paralizzavano" la nazione tramite sacrosanti scioperi.

Ma sì, ma infatti è un cesso di persona, e da parte mia non c'è alcuna intenzione di rivalutarla solo perchè finalmente ha espresso una frase sensata, ma come si usa dire, anche un orologio rotto due volte al giorno... ecc. ecc.

[italicum]

Sul primo punto si potrebbe discutere seriamente.

Sul secondo , invece, dissento. Renzi non è stato eletto ma messo lì dai kapo dell'eurolager. Oggi, poi, è odiato da una larga parte della popolazione italiana. Il M5S potrà pur piacere a molta gente...ma nel caso dovesse governare e promuovere politiche "scomode", non riuscirà comunque a trovare il sostegno delle masse. I media di regime, in una simile e fantapolitica ipotesi, calunnieranno quotidianamente i pentastellati, definendoli come nuovi Mussolini o Stalin. E la gente, ahimè, è fin troppo influenzabile dalla propaganda dei vari Sallusti o Scalfari.

Il M5S: mi piace come si sta muovendo a Livorno, è deprecabile a Parma, dove però al vertice c'è quell'insulso personaggio che è Pizzarotti (che andrebbe espulso seduta stante, come è successo per quell'altro, Orellana, progressisti falliti che hanno usato il M5S per arrivare alla poltrona).

A livello nazionale ho supportato alcune proposte, come il referendum per uscire dall'EU (ora messo nel cassetto) e il Reddito di cittadinanza, per quanto io personalmente sia più vicino al Reddito Minimo Garantito (riservato ai cittadini nazionali). Adesso sento parlare di 'svolta moderata' (con Raggi e Di Maio) e chissà come mai la cosa non mi stupisce.
In Italia il moderatismo è un cancro che non muore mai! La rovina di questo Paese!