Diario di bordo del capitano di vascello
Giorno 6 dell'undicesima trentina - Anno 1319 dalla partenza - Osservatorio Nuova Anversa
Trasmissione 4
Abbiamo chiamato questo pianeta New Uranus per via di alcune somiglianze col pianeta che porta lo stesso nome descritto nelle sacre scritture del Sole Natale
In particolare New Uranus ha l'asse di rotazione inclinato di quasi 180° rispetto alla sua orbita solare, caratteristica unica anche qui nel sistema planetario di Psi Capricorni. Questo fa sì che le sue 43 Lune ruotino attorno ai poli anzichè all'equatore, e ciò ha favorito su alcune di esse la presenza della vita
Altre somiglianze con l'Urano originale sono l'immenso oceano di ammoniaca che ricopre l'intera superficie del pianeta, e la presenza di anelli asteroidali interni
Ora passiamo invece alle differenze tra questo pianeta e quelli del sistema solare che siamo abituati a conoscere
Innanzitutto, come già anticipato, Psi Capricorni è una stella di 1,3 masse solari. Il 30% di massa in più non è poco, per le leggi dell'attrazione magnetica anche i pianeti sono più grandi
New Uranus è il secondo pianeta più grande in assoluto di questo sistema solare, si tratta di un pianeta enorme le cui dimensioni calcolate raggiungono si attestano a 6,11 masse gioviane. L'altra sub nana bruna più esterna, che abbiamo chiamato New Nemesis, è leggermente più grande e arriva addirittura a 6,38
Le sub nane brune come sapete sono una via di mezzo tra pianeti e stelle: molto più grandi rispetto ai colossi supergioviani conosciuti e tuttavia troppo piccole per riuscire a fondere il deuterio, ma comunque parecchio radioattive
L'enorme attività vulcanica presente dunque su New Uranus porta buona parte dei fondali dell'oceano di ammoniaca a temperature elevate costantemente superiori al punto di ebollizione.
Il pianeta dunque esala continuamente gas altamente tossici ed emana dosi di radioattività elevatissime in grado di uccidere istantaneamente qualsiasi forma di vita. La sua atmosfera, inoltre, è completamente priva di ossigeno.
Vista la notevole presenza di elio-3 (che ci occorre per produrre energia) rilevata dai nostri scanners sui fondali dell'enorme oceano bollente del pianeta stiamo comunque provvedendo alla progettazione e alla costruzione di robot scavatori teleguidati a distanza in grado di lavorare in simili condizioni senza essere danneggiati. 3 di loro sono ultimati e stiamo per testarli, vi inviamo una foto dei nostri piccolini sulla Luna 23 col cielo degli anelli di New Uranus sullo sfondo
Tenente di vascello Maaike De Wit