Originariamente Scritto da
insubre73
tu non sai di cosa parli. Posti articoli a casaccio e giudichi di conseguenza senza conoscere minimamente la situazione specifica. allora adesso provo un po io a spiegarti come funziona il discorso nella produzione dell'agroalimentare. Devi inanzi tutto sapere che il mestiere del contadino, da generazioni e tradizionalmente, si tramanda di padre in figlio. Chi cresce in una famiglia di contadini, maschio, generalmente porta avanti il lavoro di famiglia, questo avviene in particolar modo perché questo non è un semplice lavoro, ma proprio uno stile di vita. Come rispondono solitamente i contadini alla domanda, perché fai questo mestiere? Forse perché è l'unica cosa che so fare, è quello che ho sempre fatto. Infatti quando io ero bambino, nel quotidiano della vita, senza neanche accorgertene, oltre a giocare spensieratamente, si facevano anche un sacco di lavori/lavoretti, tirare il restrello mentre si faceva il fieno, scaricare i carri di fieno in fienile, spazzare la mangiatoia, la stalla, starnà i vacc, l'orto, ecc ecc, potrei andare avanti all'infinito. La situazione negli ultimi 20 anni e costantemente peggiorata, la colpa è esclusivamente della politica, la tua sinistra in particolare, che ha creato i consorzi e le cooperative, le quali raggruppavano i produttori in varie zone, progressivamente pagandoli sempre meno, infatti come riporta l'articolo, parla del parmigiano, un prodotto riconosciuto, consorziato, fatto da cooperative. Oltre ad aggiungere che la colpa ce l'hanno anche quegli enti che dovrebbero tutelare gli agricoltori, come la coldiretti (sia sempre maledetta!!!) anche lei estremamente politicizzata di sx. Il tutto portando ad un sempre minor guadagno (a dire il vero oramai, si lavora in perdita), fallimento e abbandono di attività produttive agricole, (stalle, campi). Non è una scelta, gli agricoltori, sono e vengono obbligati a chiudere, perché o lavori a certe condizioni, (in certe zone) o non lavori. Ti posso garantire che conosco una marea di agricoltori, che han dovuto chiudere, ma che tutti i cazzo di giorni sognano di poter tornare a fare quello che han fatto per una vita. Oltre a tutto quello che già ti ho brevemente elencato, aggiungi la continua vessazione a cui gli agricoltori son soggetti, assurde regole/vincoli/burocrazia (oramai un agricoltore deve passare 3/4 ore al giorno per star dietro alle scartoffie) e tasse varie che aumentano di anno in anno, imu sui terreni agricoli, sulla stalla, sui controlli sanitari, sui macchinari, sul porco dio.... ecc, ecc. E' per questo che è pieno di extra che lavorano in agricoltura, perché e gente che accetta di lavorare per cooperative che li sottopagano, che non hanno responsabilità ecc. Hai capito adesso @
Druuna