Questo è il concetto globalista e politicamente corretto. Altri la pensano diversamente. Un paese straniero non è casa tua, ma di altri, che possono decidere di ospitarti, ma, all'occorrenza, mandarti via. Dandoti quello che ti devono, ma mandandoti via. Con cortesia e tante grazie, ma mandandoti via.
Prima o poi gli inglesi rinsaviranno e cacceranno buona parte degli stranieri, a partire da indiani, pakistani, bengalesi, ecc., per poi passare ai polacchi e ai lituani.
E poi magari ai diciannovenni italiani della generazione Erasmus convinti che a Londra da sguatteri nelle cucine di un putrido sushi wok nel giro di un paio d'anni diventeranno capitani d'industria.
Questo è il concetto naturale che esisteva ancora prima che esistessero gli stati nazionali. Casa tua è dove vivi, sempre stato così.
Se poi vuoi contraddirmi inventandoti che è il concetto globalista e politicamente corretto non ci sono problemi. Ma resta una fregnaccia.
Semmai arrivasse tal giorno mi sa che rimarrebbero poche persone in territorio inglese e non sarebbe una bella notizia per i "sopravvissuti"
Qui sono tutti matti ..... mai letto tante fregnaccie in vita mia .... secondo alcuni autorevoli esponenti di questo forum uno dovrebbe mangiare e cagare nel posto dove è venuto al mondo ....
È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
Mai sentito parlare del processo di naturalizzazione? Alcuni che si sono trasferiti in Inghilterra nonostante l'unione europea richiesero la cittadinanza e l'ottennero e non potranno essere mandati via. E dovrebbero farlo tutti coloro che intendono restare dove si sono stabiliti, perché l'unione europea non ci sarà per sempre. Finché non hai la cittadinanza sei un ospite e se lo stato decide che gli ospiti li vuole mandare via può farlo. La favola del mondo che è di tutti e non esistono frontiere va sfatata. La cittadinanza fa parte della costituzione di tutte le nazioni, non è che ora l'unione europea dovrebbe sovvertire questa legge universale, sennò cominciamo ad abolire anche le leggi fiscali, perché per essere cittadino del mondo io allora voglio pagare le tasse solo al fisco mondiale, non esistendo quindi non le pago a nessuno, per me va bene abolire la cittadinanza, ma finché non fanno il fisco mondiale le tasse non le pago a nessuno, affare fatto?
È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
Ma no, uno può benissimo decidere di spostarsi, se vuole.
Però non può pretendere che chi abita nel posto dove vuole andare debba accoglierlo per forza. Se decide di respingerlo, se ne deve fare una ragione.
Esiste il diritto a migrare, non quello ad essere accolti.
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman