.
A fool and his money can throw one hell of a party.
volendo essere intellettualmente onesti, al mio primo post le chiedevo se poteva spiegarmi come mai tutti, o quasi, gli opinionisti santificati dai mangiatori di comunisti sono ex comunisti ....e se in questo, lei che si dimostra ad ogni post d'essere un mangia-comunisti, non lo ritenesse un'inconguenza al limite delle patologia ....aggiungo.
comunque, le metto un paio di note sul mughini in questione ...
È stato direttore responsabile del giornale del movimento politico Lotta Continua. Farà parte in seguito della redazione di "Reporter".
Giampiero Mughini - Wikipedia
lei conosce la storia di reporter?
mi adeguo ai modi di questo forum, e quello è il primo link che ho trovato a conferma di quanto già sapevo. che se l'avessi solo scritto mi sarebbe stato richiesto, il link. magari giusto per non rispondere al quesito, vero?
lei non sapeva dei trascorsi di mughini? mi spiace per lei ....ma, dunque ....di cosa parla se nemmeno conosce la storia, comunista, della persona che oggi prende a riferimento?
Reporter è stato un giornale quotidiano pubblicato a Roma tra il 1985 ed il 1986.
Sorto dalle ceneri del quotidiano "Lotta Continua" (organo ufficiale dell'omonimo gruppo extraparlamentare), e finanziato dal Partito Socialista Italiano e da Silvio Berlusconi, il giornale, fondato con lo scopo neanche troppo recondito di sottrarre lettori a "Paese Sera", a cui si ispirava per la grafica e per il "taglio" editoriale, non ebbe molto successo come tiratura ma servì per "traghettare" verso nuove (e più lucrose) carriere personaggi quali Adriano Sofri, Enrico Deaglio (che ne fu il direttore), ed altre note firme del giornalismo dei giorni nostri, tra cui Roberto Briglia (detto Nini), Giuliano Ferrara, Carlo Panella, Giuseppe Di Piazza.
«Cominciò tutto la sera di una riunione convocata al circolo culturale Mondoperaio, e doveva essere l'occasione per organizzare una rievocazione del Sessantotto che desse il giusto spazio alle correnti politico-culturali non comuniste o anticomuniste.
C'erano in quello scantinato, dove Claudio Martelli, allora vicesegretario del Psi, fece da ospite e da relatore, Sofri, Enrico Deaglio, Gianni Baget Bozzo, Achille Bonito Oliva e il sottoscritto.
Da quel tramestio di uomini e di vocazioni nacque più tardi "Reporter", un quotidiano che ebbe vita breve ma vivacissima.
Erano stati i socialisti a trovare i soldi e fu Silvio Berlusconi, dietro sollecitazione di Craxi, a pagare le ultime pendenze dopo che ebbero chiuso i battenti»
Reporter - Wikipedia
per sua e d'altri conoscenza ....
Sono sempre stato innocentista nei confronti di Sofri, come lo è Giuliano Ferrara ed altri che hanno dopo anni cambiato radicalmente il loro modo di pensare.
Innocentista non per la persona in sè di Sofri, che per la sua non comune cultura ed il suo carattere da lottatore debba potersi garantire da sè innocente in modo autoreferenziale, nè tantomeno per la sua lunga vicenda processuale, da lui stesso riconosciuta certamente da privilegiato che ha potuto avvalersi di più processi di quanti normalmente attengano ai tre gradi di giustizia in Italia per via di quei bizantinismi che caratterizzano il nostro sistema giudiziario assolutamente riprovevole.
Sono sempre stato innocentista per la specificità del pentimento di Marino, avvenuto solo 16 anni dopo l'omicidio, per la sua bassa qualità data dall'inconsistenza di quanto raccontato e per le circostanze in cui è avvenuto il racconto agli organi inquirenti.
Giudicare un reato e condannare l'autore che l'ha commesso è un diritto irrinunciabile per una democrazia, ma in una vera democrazia la giustizia è giusta solo se si compie in un tempo ragionevole altrimenti ha il sapore della persecuzione, dell'approssimazione liberatoria costi quel che costi, della vendetta di Stato che finalmente, si mette la coscienza in pace.
:giagia::giagia: