La fine dei due Matteo.
Questi ballottaggi hanno aperto una nuova porta.
La morte delle ideologie da una parte, e dall'altra la morte del sistema che si era impossessato del sacro sentimento etnico per farne un uso distorto politico -commerciale onde degradarlo affinché non sii un punto di riferimento e roma possa fare impunemente il suo gioco.
La gente inorridita dai comportamenti delinquenziali della casta politica, disorientata vota qualunque cosa purché dia un minimo di serietà.
A Torino città iniziatica per ogni nuova avventura (vedi unità di italia) hanno chiuso le ideologie.
Finito nel tritacarne del voto il figlio del capo partigiano che fu il primo a far mettere ai suoi armati le nuove stellette del nascente esercito italiano dopo il1945.
Armati che seppero difendere la Val Susa nel 1945 dall'invasione delle truppe francesi.
Questi partigiani ebbero come controparte i fascisti oggi Fratelli d'italia spariti.
L'unico caposaldo della politica ideologica è Milano dove i comitati di affari si sono mascherati da partiti. Organizzazioni eredi dell'Expo contro gli altri.
Tutti allineati e coperti.
Con la fine delle ideologie, Milano diventa la capitale delle medesime, e sostituisce roma nel dare loro albergo e una finta credibilità.
Ricorda un pò come nel 286 d.C: durante il decadimento dell'impero romano fu trasformata in capitale.
Le ideologie si sono ritirate nella metropoli padana.
I popoli padani non hanno più punti di riferimento, le ideologie hanno assunto inequivocabilmente l'aspetto di coperture di bande di ladri, la religione assume aspetti sconcertanti in difesa di se stessa infischiandosene dei popoli.
Restano solamente i valori dell'etnia.
Tutto è vuoto, i popoli non più sudditi culturali possono trovare lo spazio a cui hanno il diritto e il dovere di occupare per i propri figli.
Dovranno iniziare una via pacifica del percorso, poi si vedrà quali aspetti si verificheranno.