La portaerei russa va nel Mediterraneo
luglio 5, 2016 Lascia un commento
Andrej Akulov Strategic Culture Foundation 05/07/2016La portaerei (classificazione formale, incrociatore pesante portaerei lanciamissili – TAVKR), Admiral Kuznetsov, fiore all’occhiello della Marina russa, parteciperà alla battaglia contro i gruppi terroristici in Siria. Secondo l’agenzia TASS, la nave partirà per il Mediterraneo in ottobre e fungerà da piattaforma per gli attacchi aerei contro i terroristi almeno fino al febbraio 2017. Dopo la missione, la nave tornerà nei cantieri navali Sevmash di Severodvinsk, nel nord della Russia, per ampi aggiornamenti. L’Ammiraglio (in pensione) Vladimir Komoedov, a capo del Comitato della Difesa della Duma di Stato russa ed ex-comandante della Flotta del Mar Nero russo, ha detto che l’equipaggio verrà sostituito durante la missione. L’Admiral Kuznetsov fu varata nel 1985 e divenne operativa nel 1995. Venti anni fa, la nave si trovava al largo del porto di Tartus, in Siria, in occasione del 300° anniversario della Marina russa celebrato nel 1996. Dopo la nave fu schierata diverse volte nel Mediterraneo. L’Admiral Kuznetsov è la più grande nave mai costruita in URSS o Russia, con un dislocamento di 58600-67500 tonnellate, lunga 305 m, larga 72 m e pescaggio di 11 m. La velocità massima è 29 nodi (54 km/h) e l’autonomia alla massima velocità è di 3800 miglia nautiche (7000 km). A 18 nodi (33 km/h), l’autonomia massima è di 8500 miglia nautiche (15700 km). La nave può restare in mare per 45 giorni. Impiega un trampolino sul ponte di volo inarcato di 12 gradi, per far decollare gli aeromobili ad ala fissa (trampolino di decollo). A bordo gli aeromobili accelerano verso il trampolino decollando con i postbruciatori. Ciò comporta che l’aeromobile lasci il ponte ad un angolo e un’elevazione assai più elevati sul ponte rispetto alle piattaforme dotate di catapulte. Il ponte di volo è dotato di cavi d’arresto all’atterraggio.
L’unica portaerei della Marina russa, l’Admiral Kuznetsov, sarà schierata nel Mar Mediterraneo con una nuova configurazione della componente aerea, trasportando 15 caccia ognitempo da superiorità Sukhoj Su-33, caccia multiruolo Mikojan MiG-29K/KUB e 10 elicotteri Kamov Ka-52K, Ka-27 e Ka-31. Nelle specifiche di progetto originali, la nave dovrebbe trasportare33 velivoli ad ala fissa e 12 elicotteri. Questa è la prima volta che il nuovo Ka-52K, versione navalizzata del Ka-52, sarà testato in condizioni di combattimento. La differenza principale dall’elicottero d’attacco Ka-52 Alligator sono le pale del rotore principale pieghevoli e le alette ripiegabili. La nuova versione sarà inoltre adattata all’uso navale con una maggiore protezione dalla corrosione e un sistema d’aria condizionata regolabile. I Ka-52K (Hokum-B) riceveranno una speciale suite avionica per consentire l’atterraggio strumentale sul ponte della nave. Il sistema di supporto dell’equipaggio verrà aggiornato per permettere ai piloti di lavorare con tute d’immersione. Il Ka-52K ha una stazione elettro-ottica girostabilizzata e radar a onde millimetriche, con raggio di rilevamento di 25 km. Il pacchetto di armi include un cannone automatico da 30mm 2A42, razzi, missili anticarro laser o radio-guidati o un sistema di difesa aerea. La versione Ka-52K sarà un aggiornamento della versione base del velivolo già consegnato alle forze armate russe. Russia Helicopters attualmente ha un contratto con le Forze Aerospaziali per consegnare 146 Ka-52 entro il 2020. Questo tipo entrò in servizio nel 2011 come elicottero da ricognizione e combattimento. I piani dei militari richiedono la sostituzione di parte di questi elicotteri con la versione Ka-52K.
L’aviogetto MiG-29K è un altro caso speciale, non è mai stato schierato operativamente dalla Flotta russa. Il MiG-29K è una versione molto migliorata dell’originale MiG-29 Fulcrum. Nella versione imbarcata ha cellula e carrello rinforzati per sopportare l’appontaggio sulla portaerei. E’ inoltre dotato di ali pieghevoli e di gancio d’arresto. La struttura del velivolo dispone anche di misure per la riduzione di quattro volte della firma radar dell’aviogetto, che inoltre è dotato di più potenti ed economici motori Klimov RD-33MK, tutti dotati di controlli a piena autorità digitali del motore (FADEC). Nel complesso, le nuove centraline sono molto più affidabili e di facile manutenzione rispetto ai vecchi RD-33K. A differenza degli originali MiG-29, il nuovo Fulcrum-D è dotato di un sistema fly-by-wire digitale. L’avionica dei nuovi Fulcrum si basa sul radar ad impulsi Doppler Zhuk-ME, in grado di seguire dieci bersagli e d’ingaggiarne quattro contemporaneamente. E’ inoltre dotato di un nuovo sistema di ricerca ed inseguimento ad infrarossi multicanale (IRST). L’avionica si basa sull’onnipresente architettura standard MIL-STD-1553B aperta agli aggiornamenti più rapidi. Il velivolo può trasportare una serie di armi guidate aria-aria e aria-terra come il missile antinave Kh-35E. Le forze armate russe hanno ordinato due dozzine di nuovi aviogetti per eventualmente sostituire il Su-33 in servizio nella Marina russa. L’aereo dovrebbe essere consegnato alla Flotta russa entro la fine dell’anno.
Il ruolo d’incrociatore è facilitato dall’adozione nell’Admiral Kuznetsov di 12 missili da crociera a lungo raggio antinave P-700 Granit (classificazione NATO SS-N-19 Shipwreck), a differenza delle portaerei della NATO che non trasportano armamento. La presenza di questi considerevoli missili antinave ne determina la denominazione formale d’incrociatore portaerei. La nave è dotata di 24 lanciatori verticali (192 missili) dei sistemi ognitempo a bassa a media quota 3K95 Kinzhal (SA-N-9 Gauntlet), un sistema missilistico a corto raggio antiaereo progettato per colpire aerei, elicotteri, missili da crociera, bombe guidate, velivoli senza equipaggio e missili balistici a corto raggio (anti-munizioni). Per la difesa aerea a corto raggio, la nave è dotata di 8 sistemi d’arma da supporto ravvicinato (CIWS) Kashtan, ognuno dotato di 2 lanciamissili antiaerei 9M311 accoppiati ai cannoni rotanti da 30mm GSh-30 e a una centralina di tiro Radar/Optronica. Vi sono anche 6 cannoni rotanti singoli da 30mm AK-630. La nave è dotata di un sistema anti-sottomarino UDAV-1 con 60 razzi antisom, che protegge le navi di superficie deviando e distruggendo i siluri in arrivo. Il sistema protegge da sottomarini e sistemi di sabotaggio subacquei. L’UDAV-1 è dotato dieci canne ed è in grado di sparare proiettili di profondità 111SG, mine 111SZ e sistemi d’inganno 111SO. La portata del sistema è 3000 metri e la profondità d’ingaggio di un sottomarino è 600 m. Va notato che la Russia è l’unico Paese al mondo con una portaerei così pesantemente armata: le portaerei degli altri Paesi sono essenzialmente delle mere basi aeree galleggianti che hanno bisogno di navi di scorta anche se non tanto quanto le portaerei degli Stati Uniti. Con tali armi, la nave può difendersi contro una vasta serie di minacce ed impedire al nemico di avvicinarsi troppo, dal cielo o da sott’acqua. La nave ha un sistema di controllo del tiro ed acquisizione bersagli di superficie (passivo a scansione elettronica) in banda D/E, un radar di ricerca di superficie in banda F, un radar di sorveglianza aerea in banda G/H, un radar per la navigazione in banda I, e quattro radar in banda K per i CIWS Kashtan. Ha un sonar di ricerca e attacco a media e bassa frequenza montato nello scafo. Gli elicotteri ASW hanno un radar di ricerca di superficie, un sonar ad immersione, boe sonore e un Magnetic Anomaly Detector. L’Admiral Kuznetsov è propulsa da otto caldaie a gas che alimentano quattro turbine a vapore, ognuna delle quali produce 50000 cv (37 MW), trasmessi via quattro alberi alle eliche a passo fisso.
Il viaggio dell’Admiral Kuznetsov nel Mediterraneo dimostra le proiezione di potenza crescente della Russia, che non dipenderà dell’aviazione tattica basata a terra. Ha una nave da combattimento per operazioni aeree che agirà da base aerea d’altura. I nuovo aeromobili ad ala fissa e rotante verranno testati in battaglia combattendo il terrorismo nel loro primo dispiegamento operativo. La Marina russa ha bisogno di questa esperienza, mentre si progetta la costruzione di una nuova portaerei russa intorno al 2025. “E’ molto probabile che avverrà entro la fine del 2025. Abbiamo tre progetti proposti dal Centro di ricerca Krylov. Nel complesso, non sono male”, aveva detto il Viceministro della Difesa Jurij Borisov alla mostra degli elicotteri HeliRussia-2016 di Mosca. La Russia ha avuto notevole successo nel sviluppare un’avanzata marina oceanica sempre più potente grazie a un arsenale sofisticato. Il dispiegamento dell’Admiral Kuznetsov dimostra una grande capacità di proiezione di potenza che poche altre marine al mondo possono eguagliare.La ripubblicazione è gradita in riferimento alla rivista on-line Strategic Culture Foundation.Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora