Alla ricerca di specie animali in via d'estinzione

[Klauss Von Grebur Paiton]

DIAN FOSSEY

[Klauss Von Grebur Paiton]

"quando eravamo sul punto di darci pervinti, pochi centimetri sopra di noi una femmina di gorilla oziava su un albero e pigramente scortecciava un ramo con i denti.



Ci vide ma non sembravamo interessarle. Due piccoli saltellavano spensierati a quattro metri da terra su un albero molto fragile e un giovane maschio sbuffava nel sottobosco, poco distante, in cerca di cibo. Era incredibile come riuscisse a sostenerli, e infatti non ci riuscì, e i due, che avevano piuttosto equivocato la legge di gravità, caddero come salami, scomparendo fra i cespugli sottostanti.

...

dopo un momento di tranquillità tirai fuori con estrema cautela, dalla borsa, la mia carta rosa per appunti e iniziai a scribacchiare quello che mi è poi servito per mettere insieme queste pagine. La cosa sembrò interessarlo. I suoi occhi seguirono la mia mano che scivolava sulla carta, dopodiché si mosse e toccò prima il foglio e poi la mia penna biro; ma non me li portò via, voleva solo vedere com'erano al tatto. Fui commosso dal gesto e per un attimo fui pervaso dal desiderio idiota di fargli vedere anche la macchina fotografica.

...

Una sconcertante intelligenza sembrò filtrare dalle lunghe occhiate in tralice che mi lanciava, provocate, a quanto pareva, non da un mio particolare movimento, bensì da un pensiero che lo aveva colpito all'improvviso. Avvertii quanto sia grande la nostra presunzione di giudicare la loro intelligenza, come se il nostro fosse l'unico termine di paragone in base al quale misurarla.

[Klauss Von Grebur Paiton]

Poi immaginai me stesso vicino a lui, provvisto di tutto l'equipaggiamento degli esseri "civilizzati" : Giacca a vento Goretex, carta e penna, macchina fotografica automatica con esposimetro Nikon F4, e tutta la mia incapacità di comprendere anche un solo istante della vita che ci eravamo lasciati alle spalle nella foresta. Ma da qualche parte nella storia genetica che ciascuno porta dentro di sè in ogni cellula del corpo, ci dev'essere un profondo legame con questa creatura. E' inaccessibile per noi come sogni fatti un anno fa ma, come i sogni di un anno fa, sempre presente in un modo invisibile e impenetrabile.

Guardai di nuovo il Gorilla negli occhi. Erano intelligenti e saggi. Pensai a quelli che vogliono insegnare alle scimmie a parlare: Ma perche?? Ci sono numerosi membri della nostra specie che vivono a stretto contatto con la foresta, la conoscono e la comprendono. E noi non li ascoltiamo neppure... E vorremmo stare ad ascoltare quello che ha da dirci una scimmia ?? E in che lingua potrebbe raccontarci della sua vita?? Pensai che forse non sono le scimmie a dover acquisire un linguaggio, ma siamo noi ad averne perduto uno.

[Klauss Von Grebur Paiton]

"E' facile pensare che a seguito dell'estinzione del DODO siamo tutti più tristi e più saggi, ma ci sono abbastanza prove che fanno supporre che siamo soltanto più tristi e meglio informati"

[Klauss Von Grebur Paiton]

"Un tempo esisteva una città florida.
Una vecchia mendicante arrivò alle porte della città, portava con se 12 grossi libri; la popolazione era impegnata a crescere e prosperare.
Ella disse ai cittadini che i libri contenevano tutta la conoscenza e la saggezza del mondo, e che lei li avrebbe ceduti in cambio di un solo sacco d'oro.

Gli abitanti le dissero che evidentemente non si rendeva conto del valore dell'oro e che avrebbe fatto meglio ad andarsene; cosa che lei fece, ma prima disse che avrebbe distrutto la metà dei libri in loro presenza. Preparò un piccolo falò , bruciò sei libri sotto gli occhi della popolazione e se ne andò per la sua strada.

L'inverno arrivò e passò, fu un inverno duro ma la città continuò comunque a prosperare, finchè l'estate successiva, la vecchia tornò.

"Oh, rieccoti! Dissero gli abitanti della città " A che punto siamo con la conoscenza e la saggezza?"
"Sei libri" disse lei " la metà di tutta la saggezza e di tutta la conoscenza del mondo. Ancora una volta ve li offro"
"Ma davverò?" ridacchiarono quelli
"Solo che il prezzo è cambiato. Due sacchi d'oro"
"Che cosa?"
"Due sacchi d'oro per tutta la conoscenza e la saggezza del mondo, prendere o lasciare"

"Ci sembra." Dissero i cittadini "che tu non sia nè saggia nè sapiente, altrimenti ti renderesti conto che non puoi andare in giro tranquillamente a quadruplicare il prezzo delle merci. Se questo è il genere di saggezza e conoscenza che stai cercando di vendere, allora puoi anche tenertela."

"Li volete o no?"

"No"

"Allora vi chiedo solo la cortesia di un pò di legno da ardere"

Preparò un altro falò, bruciò davanti a loro tre dei restanti libri e ripartì.

[Klauss Von Grebur Paiton]

Quella notte un paio di curiosi uscirono furtivi dalla città e si misero a frugare nella brace, per recuperare almeno un paio di pagine, ma il fuoco aveva bruciato completamente i libri. Non c'era più niente.

Un altro inverno difficile colpì duramente la città e ci furono carestia e malattie, il commercio faticava a riprendere. Ancora una volta comparve la vecchia.

"Sei arrivata presto quest'anno le dissero"

"Ho meno peso da portare" spiegò lei, mostrando i tre libri che ancora portava con se. "Un quarto della conoscenza e della saggezza del mondo. La volete?"

"Quanto costa?"

"Quattro sacchi d'oro"

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E qui mi devo fermare. Nel libro la storia continua ma non posso di certo svelare tutto. Secondo te come va a finire ?
Questa metafora è molto preziosa, per questo ho speso tempo per raccontarla. E' un antica leggenda dei Libri Sibillini e in poche righe racconta la storia del mondo, ma con le conoscenze del 1900 acquista un valore ulteriore, oggi che noi abbiamo (purtroppo o per fortuna) la possibilità di salvare i libri rimasti.

Noi esseri viventi (e le piante) siamo tutta la conoscenza e la saggezza del mondo ed è chiaro che ogni specie che non sopravvive è una grave perdita.

Il libro che vi ho proposto è molto bello e la genialità di Douglas Adams lo posiziona, secondo me, tra quei documenti che possono innalzare il nostro spirito e la nostra visione ad un livello superiore, un livello superiore alla domanda "il cacciatore ha il diritto di cacciare? : la risposta diventa automatica. E' chiaro a tutti.

In una società in cui finiamo per illuderci ogni giorno, io mi impegnerò per dare l'importanza e il rispetto che gli animali, le piante e l'ambiente meritano.

Purtroppo mi assenterò dal forum per parecchio tempo, non so quanto. Andrò a vedere con i miei occhi i paesaggi e la fauna della Costa Rica e poi mi sposterò all'estremo Nord del Canada, spero di trovare una connessione internet di tanto in tanto, ma prima o poi posterò ancora i miei commenti.
Visto che in questa sezione avete una forte sensibilità animale, vi consiglio sempre e comunque di stare a contatto con gli animali, lavorare con loro, capirli veramente. Un saluto a tutti

[Klauss Von Grebur Paiton]

LO SPLENDENTE QUETZAL E' STATO D'ISPIRAZIONE SIA PER GLI AZTECHI CHE PER I MAYA: LO HANNO RAPPRESENTATO COME DIO SERPENTE






E' MOLTO RARO TROVARE QUESTA GRAZIOSA CREATUTA NEL MEZZO DELLE NUBI, IN UN PARCO NAZIONALE DELLA COSTA RICA, MA INCONTRARLO ANCHE SOLO PER UN MOMENTO OFFRE UNA GAMMA DI COLORAZIONE CHE NON SI PUO' TROVARE IN NESSUN'ALTRO LUOGO.

[Klauss Von Grebur Paiton]

ALLA FOCE DEL RIO DELLE AMAZZONI

E' STATA SCOPERTA UNA BARRIERA CORALLINA

NESSUNO PENSAVA CHE UNA BARRIERA CORALLINA

POTESSE PROLIFERARE SUL FONDALE

La barriera corallina amazzonica: un tesoro già in pericolo | Greenpeace Italia

[Klauss Von Grebur Paiton]

Nel video che avevo postato in un'altra zona, si può notare questa cozza di un fiume americano che vive in acque dolci. Quando questa cozza si deve riprodurre, crea un'escrescenza di grasso simile a un pesce che vive in quel fiume.

Alcune volte la cozza fa un'escescenza talmente simile al pesce che io pensavo fosse un pesce davvero !

I predatori di quel pesce, ovviamente non capiscono l'inganno e vanno a mordere l'escrescenza.
Quando questo accade, la cozza, che è sempre molto attenta a ciò che sta succedendo lì attorno a lei, spruzza centinaia di figli nelle branchie del pesce predatore.
Le cozzine si attaccano per qualche giorno succhiando sostanze nutritive e poi si staccano e vanno sul fondo del fiume a mangiare altre cose.

Questa cozza non è un parassita, il pesce non subisce danni.

Il fatto interssante è che la cozza ha evoluto questa tecnica in centinaia di migliaia di anni, tanto che le cozze capaci di fare i "finti pesci" più realistici si sono riprodotte più delle altre che facevano pesci imperfetti, è evoluzione e selezione naturale.

Ovviamente questa cozza, con questo meccanismo di riproduzione così elaborato e fragile è a rischio di estinzione proprio a causa dell'aumento della temperatura delle acque, causata a sua volta dal surriscaldameto globale

[mary ann]