Corriere della Sera
Dopo i blitz all’impianto Ama di Rocca Cencia e a Tor Bella Monaca, dove ha confessato di essere rimasta «scioccata» dai bambini che giocavano con i topi, la sindaca Virginia Raggi si è recata sulla banchina del Tevere, dove l’Ama e i Pics dei vigili urbani hanno iniziato a rimuovere i rifiuti e gli insediamenti dei senzatetto sotto i ponti, compreso quello dove lo scorso 4 luglio è stato ucciso lo studente americano Beau Solomon. Le pulizie sono iniziate da ponte Fabricio, all’isola Tiberina, e proseguiranno fino a ponte Mazzini. «Il resto nei prossimi giorni», ha chiarito la prima cittadina. «Un intervento necessario ma non sufficiente: bisogna garantire il presidio per evitare nuovi insediamenti» ribatte Sabrina Alfonsi, presidente (Pd) del I Municipio, presente durante le operazioni di bonifica.
Pulizia e sicurezza
Una «sfida» da «raccogliere e vincere»: così la Raggi ha definito l’obiettivo di trasformare Roma in una città pulita. Ma c’è anche un altro fronte: «I cittadini - ha spiegato la sindaca - ci dicono che la città non è presidiata, non è sicura. Noi vogliamo rispondere a queste richieste: non possiamo accettare una baraccopoli, tanto più qui, sul Tevere». Per i clochard cacciati dalla banchina «sono intervenuti i servizi sociali, bisogna trovare una sistemazione», ma poiché «non vogliamo interventi di vetrina» la sindaca ha annunciato una conferenza di servizi, la convocazione dei presidenti dei municipi e una richiesta di collaborazione alle forze dell’ordine. «In tanti - ha concluso - dovranno prendersi cura di questa parte della città».
M5s: «Ripulire Roma deve essere la normalità»
«Ripulire Roma e il Tevere che, rappresenta la principale arteria della nostra città e ha un altissimo potenziale attrattivo e turistico, deve tornare ad essere la normalità - hanno sottolineato dallo staff della Raggi -. Basta operazioni spot: in meno di un mese, a partire dai rifiuti, da Atac, passando per il taglio delle doppie commissioni speciali con un risparmio di sette milioni e il raggruppamento degli uffici in unico edificio, abbiamo fatto quello che le precedenti amministrazioni non hanno fatto in anni di malapolitica».
Alfonsi:«Presidiare l’area altrimenti a breve sarà ancora così»
«Molto bene l’intervento effettuato questa mattina, analogo a quelli già messi in atto varie volte nel passato, e che questa volta ottiene una risonanza maggiore perché è il primo della nuova amministrazione di Roma» commenta Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio. «Un intervento necessario ma non sufficiente - spiega - L’Assessore Muraro ha parlato della responsabilità dei cittadini: in questo caso non si parla soltanto di rifiuti, ma di un’operazione di ripristino del livello minimo di vivibilità delle sponde del fiume attraverso la rimozione di accampamenti di persone, esseri umani ai quali comunque occorre fornire una risposta in termini di assistenza». «L’operazione sarà veramente efficace se a partire da questa saremo in grado di garantire un’effettiva presenza della polizia locale e delle altre forze dell’ordine per evitare i reinsediamenti, altrimenti nel giro di pochi giorni saremo esattamente nella stessa situazione» conclude.