I giornalisti non hanno nulla da dire su renzi che si e' rimangiato la parola data?

[italicum]

pressioni su Chiamparino e Renzi.......ecco @medisco queste sono le cose che mi fanno incazzare: non fare quanto promesso ma ribaltare il tutto sugli avversari politici (che già si sa che non introdurranno mai il RDC, visto che CONFINDUSTRIA ha chiaramente applaudito Renzi a Trieste quando questo li ha rassicurati sul tema), per poi magari dire "eh, non è colpa nostra che l'abbiamo promesso ma non lo facciamo, sono loro che non lo introducono".

Giochetti a cui gli italiani si sono STUFATI!

[luca18]

Ah si? Si è rimangiato la promessa?
Ci dai un link?

perchè lo chiamano el bomba ??

[medisco]

Ma certo, so benissimo che su questo tema, l'RMG, la vediamo allo stesso modo. La questione, per me, però trascende un pochino dalle forme e dai metodi, quanto piuttosto sulla reale volontà di portare avanti concretamente la battaglia.
E' questo il punto centrale. Tutti ben conosciamo l'evoluzione/involuzione di un altro partito che aveva cominciato la sua ascesa grazie proprio alla rabbia dei cittadini e al disgusto per certe modalità di fare politica, la Lega Nord. Tante le promesse gridate, poche, se non zero, quelle mantenute. E, guarda caso, per la Lega il declino (da partito di lotta a quello di governo e poltrone) è iniziato proprio con la MODERAZIONE del partito in generale, specie dopo la prima tornata di sindaci presi in alcune grandi città. E il capofila di questa linea era Maroni, quello che ha definito i suoi votanti 'BALUBA'.

Ecco, seguirà il M5S la stessa strada? Non lo so neppure io, per ora, ma però voglio evitare di essere considerato un BALUBA come tanti altri, ossia uno scemotto che difende i poltronari solo perché questi gli hanno detto così e cosà.
Quindi, se vedo qualcosa che NON MI PIACE lo faccio presente e non mi frega un czo se qualche galoppino (non tu, ovviamente, che so, appunto, che sei favorevole a certe misure) ciurla il manico per convenienza e si offende se gli fai notare le stronzate dei suoi poltronari.

Ma guarda che ti ho ripetuto diverse volte che anche io sono curioso di capire come si comporteranno. Ad oggi possiamo giudicare i vari Nogarin e Pizzarotti (anche se in contrasto) e sembra non stiano facendo male. Parliamo però comunque ancora di gestione da paesotti. La gestione di Roma e Torino già sarà un'altra cosa. Roma per la sua dimensione e per il letamaio che ci gira intorno, Torino per i poteri economici presenti nella città. Però un minimo di tempo ci vuole. Può darsi che non propone il RmG (e non lo proporrà perchè a livello comunale è impossibile) ma che rialzi Torino, come può darsi che la peggiori. Ci vuole tempo per giudicare. Io sul M5S intervengo ma non spessissimo, mi urta solamente vedere determinati atteggiamenti che vanno oltre alle critiche. Infatti sto discutendo con te che è una settimana che ripeti la stessa cosa e spesso intervengo con Cireno, anche se più per altri motivi. Per il resto mi piace partecipare più a discussioni dove si discute più in generale della politica e delle scelte, anche perchè spesso in questi thread sembra di essere più in uno stadio che in un posto dove discutere.

Ah, poi essere considerato un fesso da gente che vota per camorre e mafie non può che riempirmi d'orgoglio...

[adry571]

Lo hai visto sull'altro thread che sono come te a favore di un RmG. Tra l'altro per come lo vedo io lo vorrei diverso da come lo propone il M5S. Però che pensavi che il primo giorno si mettesse a creare sto sussidio, senza nemmeno vedere i conti reali del comune. Ha detto subito? Intendeva il primo giorno? Bene, ha sbagliato a parlare, ma personalmente mi ritengo non del tutto stupido e capisco che un RmG non lo si può attuare dopo dieci giorni. Ed un RmG non lo si può attuare a livello comunale. Puoi fare come ha fatto Nogarin, dare un sostegno alle persone in difficoltà, ma nemmeno quello è un RmG. E non lo si potrà fare nemmeno a livello regionale. Il RmG deve essere attuato a livello nazionale perchè le cifre a riguardo non sono cifre basse. Te lo ripeto, io non ho la certezza che questa diriga bene Torino ho solo la curiosità di vedere lei e la Raggi come si comporteranno. Ma un minimo di tempo gli si dovrà dare. I giornali poi, stai tranquillo, ci terranno "informati"...

Ddl Povertà: è scontro tra Pd e M5S-Si sul reddito di cittadinanza | A1.AM

[discovery]

Ma hanno già votato???

....sveglia di merda!

[Metabo]

Ormai renzi è finito, non solo come politico ma anche come persona.
Il premier sente aria di ko "Se perdo non mi dimetto" - IlGiornale.it

Il premier sente aria di ko "Se perdo non mi dimetto"

Renzi mette le mani avanti: il mio futuro è legato al referendum E minaccia il Pd: dopo il ballottaggio useremo il lanciafiamme





[COLOR=#555555 !important]Laura Cesaretti - Gio, 09/06/2016 - 08:15








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Il referendum sulle trivelle, il flop alle comunali e, all'orizzonte, il referendum costituzionale su cui Matteo Renzi ha scommesso il proprio futuro politico.




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Per il premier non è un momento facile, e anche la strategia scelta per trovare una via d'uscita alle difficoltà del governo e del Pd lo dimostra. Dopo aver voluto e poi difeso il patto parlamentare con Denis Verdini, Renzi si è accorto che il «partito della nazione» sembra indigesto al suo elettorato almeno quanto lo è sempre stato alla minoranza dem. Così, come prima mossa, il premier ha disconosciuto l'alleanza, derubricandola a «partito d'aula». E scaricando la paternità di quell'operazione spregiudicata su Luca Lotti, che è stato sì il tessitore della complessa trattativa con l'ex coordinatore del Pdl, ma piazzato in quel ruolo proprio da Renzi, per l'urgenza di stabilizzare una maggioranza non solidissima in particolare al Senato.
La parola d'ordine, insomma, sembra essere il riavvicinamento a sinistra, e qualche prudente plauso da parte di esponenti della minoranza dem sul nuovo approccio del premier sembrerebbe promettente in vista di una tregua sul fronte interno. Ossia quello, anche in vista del referendum costituzionale, che preoccupa di più Renzi. Ospite di Otto e Mezzo, ieri, il premier ha infatti sciorinato il suo nuovo corso, spiegando che «non c'è un'alleanza tra il Pd e Verdini a livello nazionale», è solo «un tema che non è mai esistito, ma che riempie i talk show». Dalla Gruber, però, Renzi ha anche ribadito che, comunque andranno i ballottaggi, lui non si sente in discussione. «Se mi dimetto nel caso il Pd perda a Roma e Milano? Assolutamente no», ha tagliato corto. «L'esito della permanenza al governo - ha proseguito il premier - è legato al referendum, non alle amministrative». Su Roma, dove Virginia Raggi arriva al ballottaggio in deciso vantaggio sul candidato dem Roberto Giachetti, il presidente del Consiglio insomma non salta, ma ha «l'impressione che se il Pd perde saltino le Olimpiadi del 2024». Idem a Milano, dove Renzi è lapalissiano nel descrivere (e circoscrivere) le conseguenze di un'eventuale sconfitta dem: «Se il Pd perde a Milano, e non credo che succederà, il sindaco sarà Parisi». Scaricato Verdini, Renzi però se la prende anche con la fronda dem. Quanto al fronte interno. «Mi colpisce - attacca - che ci sia questa continua guerriglia interna invece di parlare dei problemi veri». Nessuna apertura anche sull'ipotesi di un vice a cui lasciare le redini del partito. «Non faremo un unico vicesegretario, non è così che si risolvono i problemi». Quelli dentro al Pd, Renzi intende affrontarli subito dopo i ballottaggi, non con le espulsioni («quelle le fanno altri», sibila), ma «col lanciafiamme» sì, rimettendo «al centro chi lavora, e non chi sta a pensare solo alla propria carriera». Anche perché, prosegue il premier, le correnti «fanno arrabbiare i nostri», e dunque «su questo dobbiamo cambiare». Non mancano frecciate a Fassina («La sinistra radicale non è pervenuta in queste elezioni») e a Bersani, come pure la difesa d'ufficio delle riforme («Una parte del Pd non apprezza lo sforzo, ma credo che i cittadini apprezzeranno») e del partito, che «ha problemi» ma è vincente, più della nazionale. E più di Grillo e dei suoi: «Con i dati di oggi al ballottaggio nazionale andrebbero Pd e Forza Italia, è sconvolgente», rimarca Renzi, riservando una carezza al Cavaliere: «Non Grillo, pompato in questi mesi, ma Berlusconi o più probabilmente il candidato di Berlusconi».
Avanti a tutta dritta verso il referendum, insomma. Ma occhio a Verdini, che per ora ha scelto un basso profilo, ricordando però al premier che ora lo ripudia come l'appoggio di Ala sia essenziale per il governo.



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Se perde il referendum Renzi non si dimette più? - neXt Quotidiano[IMG][/IMG]



Intanto anche Ferruccio De Bortoli su Twitter gli chiede un passo alla Cameron. Ma forse questa pantomima arriva fuori tempo massimo. Perché con un’opposizione che ha il vento mediatico in poppa un passo indietro di questo genere porterebbe a effetti rovinosi. Renzi può anche far recitare un’altra sceneggiata alla direzione PD, come ai bei tempi in cui si doveva fottere Letta, con i maggiorenti in ginocchio che gli chiedono per favore di rimanere in poltrona. Ma dovrebbe essere consapevole che l’opzione “meglio tirare a campare che tirare le cuoia” valeva per la prima Repubblica ma sarebbe rovinosa per l’immagine che si è faticosamente costruito negli anni in corsa e che sta andando velocemente in frantumi per l’inadeguatezza della sua azione politica e per i troppi ascari che ha cooptato al potere dopo aver rottamato qualche vecchietto. L’alternativa è venire percepito come un uomo per tutte le mezze stagioni. E consegnare definitivamente il paese ai 5 Stelle.

[Marcelobranko]

Quattro pagine di dibattito, nessun link che confermi che Renzi abbia espresso l' intenzione di non dimettersi. Anzi peggio: sono stati postati alcuni link volutamente fuorvianti (titoli vecchi di un mese o più che, su argomento diverso, ma che possono trarre in inganno chi non va a leggersi il testo dell' articolo). Basta, per cortesia:Non sono, né sono mai stato renziano, non fatemici diventarlo.

[bator]

Per schiodarlo dal posto bisogna sollevarlo di peso, ma si porta appresso la poltrona...ha provato a dire la balla che se perde se ne va, per tentare di vincere il referendum. Ma fino a quando ha i voti in parlamento, di lì non si muove...al limite si fa reincaricare dicendo che altrimenti crolla tutto

[München]

i 5 stelle si rimangiano pure il rimangiato, e nessuno dice mai niente.