Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
Ciò non ostante accadono queste cose.
Ci sono stati casi, in passato, in cui sono stati trovati degli scatoloni pieni di schede valide buttati nell'immondizia a pochi passi dai seggi.
Ma siccome la denuncia arrivava da una certa parte politica tutto fu archiviato come "negligenza"...
Poi ci sono le leggende metropolitane di presidenti di seggio che imbrattano le schede "avversarie" con i pollici unti di inchiostro e quindi le annullano; o di altri che nascondono nella mano una piccola matita e con quella tracciano segni e annullano pure quelle.Una «negligenza». Si è chiusa così, con un comunicato ufficiale della Procura di Roma, la lunga giornata del seggio 958, al Quadraro. Ed è solo per l’occhio attento di una passante se il «comportamento superficiale» di qualche addetto allo scrutinio nel «feudo rosso» della Capitale – che ha gettato in uno scatolone di cartone, accanto a un cassonetto, 608 schede valide e votate e il relativo verbale - non si è trasformato in un mistero in una zona già segnata dal «giallo» di un altro seggio del Tuscolano, dove lo scrutinio sarebbe stato sospeso e l’incartamento «girato» al seggio centrale dopo aver trovato a un primo conteggio sei schede in più rispetto ai votanti, quattro al Senato e due alla Camera.
Eppure le stanze dei seggi la notte vengono chiuse e fuori ci sta il picchetto a far la guardia.
Ciò non ostante accadono queste cose.
Kobr
Se hai la necessità di scegliere tra un uomo e un Kobra,
preferisci chi striscia.
E se ti serve un amico, trovati un cane.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Quando feci lo scrutatore le poche schede nulla erano di una parte sola ahhhhh.......
Mutande verdi, compagni!!!
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)