Ddl Sviluppo: il Veneto ride, la Sicilia piange…

Tra gli emendamenti approvati, quello sulla riduzione del prezzo della benzina nelle regioni che ospitano un rigassificatore. Bocciato quello sul passaggio delle accise sui carburanti dallo Stato alla Regione Siciliana.

Tra le mille cose previste dal Ddl Sviluppo, in queste ore in chiusura al Senato, molte riguardano l’energia.

E spulciando si trovano notizie interessanti per la vita quotidiana degli italiani. Alcune buone, altre cattive.

La buona: passa l’art. 27-bis che prevede l’estensione degli sconti alla pompa, oltre alle regioni “produttrici” di gas e petrolio, anche a quelle che ospitano, o ospiteranno, impianti di rigassificazione onshore o offshore.

Felicissimi i veneti, che potranno presto far fruttare il proprio impianto Gnl off shore di Porto Tolle.

La brutta: non passa, per mancanza di copertura finanziaria, il 16-bis, che prevedeva il trasferimento completo delle accise sui prodotti energetici dallo Stato alla Regione Siciliana.

Lo scopo dell’articolo era pregevole: risanare le casse della sanità isolana che, da qualche tempo a questa parte, non stanno messe benissimo.

Che dire, regione che vai, politici che trovi, bis che guadagni.

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