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    Predefinito Gli Stati Uniti vanno contenuti il più saldamente possibile

    Gli Stati Uniti vanno contenuti il più saldamente possibile

    LUGLIO 15, 2016 LASCIA UN COMMENTO

    Sergej Karaganov Global Affairs South FrontI successi in politica estera conseguiti di recente, il rafforzamento della posizione strategica della Russia e la sua sicurezza, il ritorno della Russia al rango di grande potenza voluta dalla maggior parte delle élite e delle masse russe, affrontando nuove e vecchie sfide, tra cui il vecchio confronto con l’occidente, richiedono urgentemente che lo Stato rivolga l’attenzione allo sviluppo economico interno e a conservazione e sviluppo del capitale umano”. Questa è la conclusione della relazione “Strategia del XXI scolo. La politica estera russa dagli anni 2010 ai primi 2020”, preparato da un gruppo di esperti del Consiglio sulla politica estera e di difesa. Lenta.ru ha discusso alcune tesi avanzate dal documento con il suo redattore, il decano del Dipartimento politica ed economia mondiale della Scuola Superiore di Economia dell’Università Nazionale di Ricerca Sergej Karaganov.-Perché vi è la necessità di scrivere Strategia del XXI secolo? La Russia manca di una strategia estera? O è inadeguata?
    -La strategia estera sarà ora riscritta perché quella vecchia è diventata obsoleta. Il nostro rapporto è stato preparato da autori che non occupano posizioni ufficiali (se non come singoli privati) ed ha lo scopo di dare una spinta verso la creazione di una nuova strategia della politica estera dello Stato. Da un lato, siamo costretti a scrivere queste tesi perché il mondo cambia rapidamente, ci sono poche persone che capiscono cosa succede, e vi è una massiccia inondazione di menzogne e disinformazione. Così degli errori possono essere commessi. Ci auguriamo che il nostro documento li scongiuri e permetta una discussione creativa in Russia; non ovviamente su chi sono i traditori e chi no, ma su ciò che realmente accade e ciò che va fatto. URSS, occidente e Russia commisero molti errori perché non fecero tali discussioni.
    Ha detto che oggi pochi capiscono i processi globali. Questo vale per i professionisti o le persone comuni. Ecco un esempio: quando alcuni dei suoi colleghi hanno detto che la politica estera russa negli ultimi anni è stata un grande successo, oltraggiano molti. “Com’è? Siamo in lite con l’occidente, siamo isolati, la nostra svolta ad Oriente è in stallo! Quale successo?” Come rispondergli?
    -Le persone leggono, acquisiscono informazioni, ma nel complesso non sanno elaborare in modo corretto. Solo i professionisti possono farlo. Inoltre, gran parte delle informazioni scaricate sulla gente comune sono o bugie o mezze verità. E’ ridicolo sentir parlare di isolamento della Russia! Sì, i rapporti con l’occidente sono peggiorati e sì, l’occidente vuole isolarci. Ma è accaduto esattamente il contrario. Abbiamo cattivi rapporti con le istituzioni occidentali, ma sotto ogni altro aspetto siamo più attivi. Così tante persone vogliono parlare con me di tale “isolamento” che impazzisco! Ora, sulle nostre vittorie. Ci siamo ritirati per molto tempo, sperando che l’occidente ci amasse per questo. Ma non è accaduto. E alla fine arrivò la possibilità che l’Ucraina venisse trascinata nelle alleanze occidentali, anche militari, che per noi sarebbe stato il casus belli, non c’erano altre vie. Pertanto la Russia ha interrotto la ritirata e infine ha reagito. Naturalmente, l’occidente ne fu irritato, tanto più avendo subito molte sconfitte negli ultimi dieci anni e quindi voleva una rivincita. Questa è la nostra situazione attuale. Ma è molto meglio di quella precedente. Insegniamo ai nostri colleghi occidentali come comportarsi decentemente e rispettare i nostri interessi. Questo processo da risultati. Basta guardare cosa accadeva 18 mesi fa rispetto ad oggi, sia in termini di contatti reali che di realpolitik. Sulla Cina, ci avviciniamo, anche se non così rapidamente come vorremmo. Ma a volte pensiamo che questo sia un regalo della bottiglia che concede tre desideri. In realtà, ci vuole un duro e prolungato lavoro e solo allora ci saranno risultati. Infatti, li abbiamo già. 5-6 anni fa il 56% del commercio estero della Russia era con l’Europa, ora è solo il 46%. Il che significa che la quota dell’Asia è cresciuta del 10%. Questo è un equilibrio più sano delle relazioni economiche estere. E ciò che sorprende è che i cinesi non vogliono investire in Russia? Se non vogliamo noi affrontare il nostro sviluppo economico, perché dovrebbero salvarci gli altri? Chi credeva che la Cina ci avesse sommerso di soldi, pensava anche che l’occidente ci avrebbe aiutato. I cinesi, naturalmente, hanno un atteggiamento molto più positivo e rispettoso verso la Russia, ma vogliono vedere progetti concreti e un’economia sviluppata, che finora non abbiamo.
    -La Russia sostiene tradizionalmente il rispetto del diritto internazionale. Noi, sottolineando le violazioni dell’occidente, compreso il bombardamento della Jugoslavia, abbiamo mantenuto alto l’aspetto morale. Era l’approccio appropriato dopo la riunificazione di Crimea? Che l’occidente chiama ufficialmente annessione.
    -Si può interpretare l’unificazione della Crimea in molti modi. Ma ecco ciò che è importante. L’URSS mantenne una politica legalistica negli ultimi decenni. La Russia fece lo stesso negli ultimi 20 anni, sostenendo il non intervento nella politica interna e così via. Ma poi decidemmo: “Dato che non giocate secondo le regole, vi mostreremo le conseguenze. Violeremo queste regole, ma lo faremo in modo più intelligente e con fermezza“. Penso che sia una reazione adeguata a ciò che l’occidente ha fatto negli ultimi 20 anni, quando aveva mano libera. Ad esempio, il bombardamento della Jugoslavia, che aveva un governo eletto democraticamente, fu un crimine meritevole di una Norimberga. Possiamo tornare a un più elevato rispetto del diritto internazionale? Sì, è possibile. Sarebbe bello se la Russia invitasse tutti a farlo. Accadrà? Non lo so.
    -La Russia può accettare il ruolo di “fornitore di sicurezza”, come il testo propone, se si considera che molti Paesi ci temono?
    -Tutti hanno paura di tutti gli altri. Siamo così coraggiosi ma ci sono molti qui che temono la Cina o la NATO. La NATO, tra l’altro, continuerà a fare Dio sa che cosa, come in Libia o Jugoslavia, a meno che non abbia una pistola puntata alla tempia. Quindi possiamo diventare fornitori di sicurezza, in particolare in Asia centrale, sostenendo i regimi esistenti e colpendo i radicali. E naturalmente non importa quanto dura possa sembrare, ora che abbiamo fermato l’espansione della NATO con un colpo del nostro pugno, abbiamo infatti agito fornendo sicurezza, dato che altrimenti avremmo una grande guerra in Europa. L’ingresso dell’Ucraina nella NATO avrebbe provocato un tale conflitto, garantito.
    -Non c’è stata la grande guerra a causa della deterrenza delle armi nucleari. L’antidoto continuerà ad essere efficace?
    -Sono molto preoccupato dall’antidoto che si esaurisce. Sono ancora più preoccupato che le armi nucleari possano essere usate da qualche parte, quindi la gente si renderà conto che non sarà la fine del mondo. Tutta la cultura politico-militare del secondo dopo-guerra si basa sul non utilizzo delle armi nucleari per via dell’escalation garantita. Ma se oggi qualcuno le usa e non c’è escalation, sarà un duro colpo per l’intero sistema di sicurezza internazionale. Pertanto si dovrebbe fare tutto il possibile per evitarne l’uso, il che significa ridurre al minimo l’uso di altre armi che innescherebbero l’escalation. Inoltre, a dispetto di tutte le grida e le proteste, le armi nucleari continuano a diffondersi. Oltre ai cinque membri ufficiali del club nucleare, sono possedute da India, Pakistan, Corea democratica ed Israele. Il programma iraniano è stato fermato, ma non so se per sempre.
    -Nelle sue tesi parla dell’inefficacia dell’UE. Cosa c’è di sbagliato, come spiega i suoi numerosi fallimenti?
    -Il sistema politico europeo fu formato in condizioni di assenza di maggiori minacce o scontri. Hanno perso la capacità di usare il cervello e di prendere decisioni strategiche. Dietro le quinte, gli europei stessi lo riconoscono. L’Europa è una vittima di sé stessa, della sua democrazia che impedisce di reagire adeguatamente alle minacce odierne.
    -L’Europa vive nelle condizioni di una serra, dato che la sua sicurezza è fornita dagli Stati Uniti. Ma cosa attende gli Stati Uniti? Crede nella vittoria di Trump?
    -Una volta ero un americanista professionale ed eccellevo in ciò senza mai cercare di prevedere l’esito di un’elezione presidenziale. Questo mi ha salvato molte volte. Non importa chi sia eletto, naturalmente il futuro degli USA è evidente. Trump, naturalmente, può portare qualche allegra incertezza, ed anche Hillary. L’élite degli Stati Uniti è divisa come non mai. Si vedono diversi pensieri sugli Stati Uniti, anche ammirandone l’economia o la cultura. Ma in questo momento gli USA sono sempre più pericolosi. Perciò la nostra conclusione strategica è questa: nel lungo periodo si dovrebbe perseguire l’amicizia con gli Stati Uniti, ma nel frattempo gli Stati Uniti vanno contenuti il più saldamente possibile, perché in questo momento gli statunitensi ancora non si adattano alle condizioni del mondo che cambia, e nessuno sa cosa aspettarsi da loro.Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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    Predefinito Re: Gli Stati Uniti vanno contenuti il più saldamente possibile

    La Russia non dovrà mai combattere di nuovo una guerra sul proprio territorio!”

    LUGLIO 15, 2016 LASCIA UN COMMENTO

    EA Daily 14/07/2016 – South FrontSergej Karaganov, consigliere del Presidente Vladimir Putin, ha rilasciato un’intervista a Der Spiegel pubblicata il 13 luglio L’intervista di Christian Neef è notevole per la durezza e l’assenza delle solite formulazioni di compromesso.Sergej Aleksandrovich, la NATO progetta l’espansione delle attività in Europa orientale…
    Ho parlato della situazione vicina allo stato di guerra per 8 anni.
    Vuoi dire fin dall’inizio della guerra in Georgia?
    Già allora, il livello di fiducia reciproca tra i nostri grandi Paesi contrapposti era vicino allo zero. La Russia era solo all’inizio del processo di riarmo. Da allora la fiducia è solo diminuita. Abbiamo avvertito la NATO da subito: non dovete avvicinarvi ai confini dell’Ucraina. Fortunatamente, la Russia è riuscita a fermare la NATO in quella direzione, riducendo il pericolo di guerra in Europa nel medio termine. Ma la propaganda in questo momento ricorda da vicino lo stato di guerra.
    Mi auguro che, quando indica la propaganda, intende anche la Russia?
    I media russi sono molto più modesti, al riguardo, che quelli della NATO. Ed ecco la cosa più importante che dovete capire: per la Russia è cruciale avere il senso di sicurezza verso un nemico. Dobbiamo essere pronti a tutto. È per questo che i nostri media a volte esagerano un po’. Ma cosa fa l’occidente? Ci rimproverate d’essere aggressivi, come negli anni ’70 e anni ’80.
    Vuoi dire il dispiegamento dei missili a medio raggio sovietici e la reazione degli Stati Uniti?
    A quel tempo l’URSS praticamente crollava internamente, ma tuttavia decise di schierare gli SS-20. Così iniziò una crisi inutile. In questo momento l’occidente fa esattamente la stessa cosa. Tenta di placare Paesi come Polonia, Lituania, Lettonia schierandovi sistemi missilistici. Ma la provocazione non li aiuterà per nulla. Se c’è una grande crisi, distruggeremo quelle armi da subito. La Russia non combatterà mai più sul proprio territorio!
    Cioè, se ho capito correttamente, la Russia attaccherà? Avanzerà?
    Dovete capire che le attuali nuove armi sono molto diverse. La situazione è di gran lunga peggiore che non 30-40 anni fa.
    Il Presidente Putin cerca di convincere il popolo che l’Europa non fa che pianificare l’invasione della Russia. Ma è assurdo! Non ci credete?
    Naturalmente, questa è un’esagerazione in una certa misura. Ma gli statunitensi dicono apertamente che le sanzioni contro la Russia sono volte a provocare un cambio di regime in Russia. Questa è aperta aggressione, e dobbiamo reagire.
    Ultimamente, il Consiglio consultivo presidenziale ha pubblicato un rapporto aperto per il presidente. Lo conosco. Lei scrive che la sola via disponibile alla Russia è la restaurazione della passata potenza. E’ un’idea chiara, ma quali sono le vostre proposte concrete?
    Prima di tutto, facciamo una cosa giusta, evitare un’ulteriore destabilizzazione della comunità internazionale. E vogliamo una grande potenza, ripristinarla. Purtroppo, non possiamo evitare i 300 anni di storia che hanno lasciato il segno. Vogliamo essere il centro della Grande Eurasia, un luogo dove pace e cooperazione prosperino. L’Europa farà parte dell’Eurasia.
    Gli europei attualmente non si fidano della Russia, non ne capiscono le politiche, ritengono siano strane. Gli obiettivi della vostra leadership a Mosca non ci sono chiari.
    Dovete capire che non ci fidiamo di voi, per nulla. E’ naturale dopo le recenti delusioni. Dovete capirlo. Facciamo qualcosa che potrebbe essere chiamato avvertimento tattico. L’obiettivo è farvi capire che siamo più intelligenti, più forti e più decisi di quanto pensiate.
    Ad esempio, siamo stati pesantemente e negativamente sorpresi dal vostro approccio ai combattimenti in Siria. Non si pensava di operare congiuntamente, ma comunque a una certa cooperazione. Ma avete ritirato alcune vostre forze senza nemmeno informarci. Non è così che funziona la fiducia…
    Fu un molto forte e magnifico passo della nostra leadership. Agiamo per essere più forti nella regione. I Russi non sarebbero così forti in economia o nell’arte dei negoziati, ma sono magnifici combattenti. In Europa avete un sistema politico che non supererà la prova del tempo. Non può adattarsi alle nuove sfide. Siete troppo mentalmente ristretti. La sua cancelliera ha detto una volta al nostro presidente che ha divorziato dalla realtà. Ma forse lo siete di più voi.
    E’ facile notare che la Russia sfrutta attivamente i nostri fallimenti. In particolare, il nostro problema dei rifugiati. Perché?
    Sì, molti dei miei colleghi ridacchiano dei vostri problemi, ma gli ho costantemente ricordato di non essere arroganti. Ma per il resto, cosa vi aspettate: le élite europee hanno voluto lo scontro con noi e l’hanno avuto. Quindi non aiuteremo l’Europa, anche se potremmo facilmente farlo riguardo i profughi. Ad esempio, potremmo serrare assieme i confini, e possiamo farlo in modo molto più efficace di voi europei. Ma invece cercate di cooperare con la Turchia. Questo è vergognoso! Quindi manteniamo la nostra linea dura e abbiamo successo.
    Continuate a dire di essere delusi dall’Europa e di ciò che vi succede. Ma la Russia, dopo tutto, solo di recente voleva far parte dell’Europa? O volevate l’Europa di Adenauer e de Gaulle e siete sorpresi dai cambiamenti?
    Non fatemi ridere, la maggioranza degli europei vuole l’Europa, ma non quella attuale. Nei prossimi decenni, l’Europa chiaramente non sarà un esempio per noi, qualunque cosa vogliamo o ci serva.
    La vostra relazione afferma più volte che l’uso della forza “è la misura ovvia e corretta quando gli interessi dello Stato ne sono chiaramente influenzati“. Vuol dire l’Ucraina?
    Sì, senza alcun dubbio. Anche nei casi in cui le principali forze nemiche si radunano ai confini.

    Suggerisce che il concentramento della NATO negli Stati baltici è un caso del genere?
    L’idea che siamo pronti ad iniziare un confronto è idiota. Ma perché la NATO vi raduna forze, mi dica, perché? Potete immaginare cosa accadrà a tali forze in caso di scontro aperto. Sono un aiuto simbolico ai Paesi Baltici, nient’altro. Se la NATO aggredisce un Paese con un arsenale nucleare come il nostro, sarà punita.
    Ci sono piani per rilanciare il dialogo Russia-NATO. Credo che non siano prese sul serio queste idee.
    Tali riunioni sono illegali. Inoltre, la NATO si è trasformata in qualcosa di diverso. Iniziò come un’alleanza di Paesi democratici con l’idea dell’autodifesa. Gradualmente tutto ciò è passato all’idea della continua espansione. Quando dovevamo dialogare, nel 2008 o 2014, non ci ha dato questa opportunità.
    …Fatemi vedere… intende la crisi in Georgia e in Ucraina? Ora è chiaro. Vi prego, ditemi, il rapporto utilizza spesso termini come “onore”, “coraggio”, “dignità”… è linguaggio politico?
    Questo è ciò che ha valore per il popolo russo. Nel mondo di Putin, e anche nel mio, è semplicemente inimmaginabile che l’onore di una donna sia calpestato nel modo più volgare.
    Si riferisce alla fatidica notte di capodanno a Colonia?
    In Russia, gli uomini che avrebbero tentato qualcosa di simile sarebbero stati uccisi sul posto. L’errore sta nel fatto che tedeschi e russi hanno speso molti anni cercando certi valori universali senza capire con quali mezzi. Volevamo il socialismo durante l’era sovietica. La vostra ricerca della democrazia è molto simile alla nostra ricerca del socialismo.
    Quali considera errori della politica estera russa negli ultimi anni?
    Non abbiamo avuto alcuna politica coerente nel recente passato verso i nostri vicini più prossimi, gli Stati post-sovietici. L’unica cosa che abbiamo fatto è sovvenzionare e acquistare élite. Il denaro è stato in parte rubato, da entrambi i lati. E, come il conflitto in Ucraina ha dimostrato, non è stato possibile evitare una crisi globale utilizzando tali metodi. Il nostro secondo errore sono le nostre politiche concentratesi troppo a lungo su come affrontare gli errori degli anni ’90.
    Ultima domanda. Ci sono possibilità che la Russia cerchi la via della cooperazione nel prossimo futuro?
    Non dovete aspettarvi da noi eventuali confessioni dirette o aperte di essere dalla parte del torto, perché siamo nel giusto. Oggi la Russia è un potente Stato eurasiatico. E io sono uno di coloro che crede che la nostra via di sviluppo verso est sia corretta. Ma al momento posso dire che, a un certo punto, dovremo volgerci verso l’Europa. Questa è l’unica cosa che posso dire.Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

 

 

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