Il laicismo non riesce a fermare i "folli di Dio"

[furioso2013]

Rispondono quindi ad un bisogno personale di trascendenza più che di spiritualità , che sia personale lo mostrano l'esistenza di atei ed agnostici.

un bisogno personale di spiritualità !
certo, e forse piuù che un bisogno un necessità, un "sentire" che è indispensabile perchè parte di noi.
se vogliamo potremmo dire che è un disorso di "sensibilità".

forse chi crede in Dio (non alla religione, in Dio che è indpendente dalla religione) ha un legame, un contatto, una "comunicazione" tra l' essere in carne ed ossa e la parte spirituale, il che porta alla necessità.
Ma che poi credo abbiamo tutti nel momento in cui ci esterniamo dal mondo per concentrarsi su noi stessi, sui nostri sensi, su ciò che ci circonda con pradiche di yoga, meditazione...

[Scipione]

in un ipotetico aldilà godereccio preferiresti essere circondato da donne o da uomini ?

Circondato in che senso?

[Darwin]

un bisogno personale di spiritualità !
certo, e forse piuù che un bisogno un necessità, un "sentire" che è indispensabile perchè parte di noi.
se vogliamo potremmo dire che è un disorso di "sensibilità".

forse chi crede in Dio (non alla religione, in Dio che è indpendente dalla religione) ha un legame, un contatto, una "comunicazione" tra l' essere in carne ed ossa e la parte spirituale, il che porta alla necessità.
Ma che poi credo abbiamo tutti nel momento in cui ci esterniamo dal mondo per concentrarsi su noi stessi, sui nostri sensi, su ciò che ci circonda con pradiche di yoga, meditazione...

Una necessità umana è nutrirsi , defecare , respirare , dormire ed essendo animali sociali avere rapporti con gli altri.
Le altre cose sono bisogni personali che non tutti hanno e ribadisco l'esistenza di atei e materialisti come me sono li a dimostrarlo.

[furioso2013]

Una necessità umana è nutrirsi , defecare , respirare , dormire ed essendo animali sociali avere rapporti con gli altri.
Le altre cose sono bisogni personali che non tutti hanno e ribadisco l'esistenza di atei e materialisti come me sono li a dimostrarlo.

ma dai, è ovvio che non intedevo "necessità umana", come necessità per non morire o per potere vivere se preferisci.
intendevo dire che, se esiste una anima, e io credo di si, qualcuno potrebbe sentire una maggiore necessità di spiritualità, di entrare in contatto con "lei".

non è necessario per vivere, lo so, concordo e non ho nulla in contrario su questo, ci mancherebbe.

[GNU-GPL]

Il laicismo non può fermare l'evidenza dei fatti...

[GNU-GPL]

Nel suo dialogo "Sulla natura degli Dei" Cicerone mette sin dall'inizio in evidenza come la credenza nell'azione provvidenziale degli dei sulla vita degli uomini rappresenti uno dei pilastri irrinunciabili della pietà religiosa di un civis romanus.

Egli ritiene che rifiutarsi di credere nella provvidenza divina, come alcuni filosofi greci facevano, tra cui gli epicurei, significa minare dalle fondamenta la religione civica perché, egli domanda, che tipo di religiosità vi può essere se si nega a priori che gli dei prestino ascolto alle richieste degli uomini e vigilino su di loro?

Di concerto, una volta che la pietà religiosa fosse distrutta, anche l'etica civica, che su di essa si basa, verrebbe meno, conducendo la città alla rovina spirituale, economica e morale...

Meditate gente, meditate...

" ... Ma ci sono e ci sono stati filosofi i quali ritenevano che gli dei non avessero affatto cura delle vicende umane. (Ma) se la loro opinione è vera, come possono esistere la pietà religiosa, la santità e la religione? Infatti dobbiamo tributare puramente e piamente tutte queste cose alla maestà degli dei, (ma) solo se ciò è da loro percepito e se qualche cose è stata data al genere umano dagli dei immortali.

Ma se gli dei né possono né vogliono arrecarci beneficio, né se ne curano, né notano ciò che facciamo, né è possibile che qualche cosa derivante da loro possa raggiungere la vita degli uomini, che ragione c’è per offrire agli dei immortali culto, onori e preghiere?

Anche la pietà religiosa come le altre virtù non possono appartenere al genere delle apparenze fittizie (delle cose fatte per conformismo, senza credervi veramente); e con la pietà religiosa, anche la santità e la religione sono distrutte.

Ed al venir meno di queste segue il turbamento della vita ed una grande confusione. E ritengo che se la pietà verso gli dei venisse meno, anche la fedeltà e l’unione del genere umano e quell’eccellentissima virtù che è la giustizia sarebbero distrutte. ... "

Cicerone sulla provvidenza divina e sulla religione in generale, ibid., I, II, 3-4