Secondo l’ortografia italiana le maiuscole vanno usate:
a) all’inizio di un periodo o dopo un segno di punteggiatura forte, cioè dopo il punto fermo, il punto esclamativo e il punto interrogativo. Dopo i puntini di sospensione qualora la frase precedente sia conclusa. Dopo i due punti solo se segue un discorso diretto - Allora Pietro domandò: “Domani andiamo alla mostra di Mirò?”;
b) con i nomi propri. In certi casi alcuni nomi comuni vengono promossi a nomi propri, quando, per esempio, si riferiscono ai simboli o agli oggetti di culto, come “la Fede”, “la Croce”.
Sono scritti con la maiuscola oltre i nomi propri di persona e di animali, i cognomi,
i soprannomi (il Magnifico, il Guercino, il Delfino) e gli appellativi antonomastici (il Caravaggio, il Savonarola, il Certaldese). L’appellativo che accompagna un antroponimo solitamente si scrive con la minuscola (l’avvocato Rossi, santa Teresa, il cardinal Poletti), tranne nei casi in cui l’appellativo fa le veci del nome proprio, allora si usa la cosiddetta “maiuscola reverenziale” (l’Avvocato, Il Giudice, il Profeta).
L'uso delle maiuscole e delle minuscole - grammatica italiana