Io invece la porrei diversamente.
Il dilemma di fondo è un altro. Si vuole rappresentanza o stabilità? O meglio: quale mix dei due elementi?
Se si preferisce la prima è naturale propendere per un sistema tendenzialmente proporzionale, che lasci spazio alle sfumature politiche ed ai compromessi...diciamocelo...quasi naturalmente pasticciati che ne derivano, ma che comunque sono una rappresentazione fedele delle diverse posizioni dei cittadini di un paese.
Se invece si preferisce la Governabilità si favorisce un sistema tendenzialmente maggioritario, tale per cui la minoranza maggiormente organizzata (e diciamocelo: finanziata) riesce a costituirsi una maggioranza nelle istituzioni politiche e Governative di un paese indifferentemente dall'effettivo consenso che gode nel paese, ma lo fa per adottare una politica chiara e che non è certamente figlia di compromessi.
ora, ambedue le tendenze sono criticabili. Nel caso del proporzionale il compromesso può facilmente sfociare nel mercato politico, nel do ut des parlamentare, cosa che non fa certamente bene ad un paese. Nel caso del maggioritario si può facilmente dire che il sistema finisce con lo scollare la politica del paese dalla volontà effettiva degli elettori, quando addirittura non porta le forze politiche a creare O partiti tenda in cui convive tutto ed il contrario di tutto O a creare coalizioni comunque confusionarie non meno di quelle figlie di un sistema proporizionale.
Io personalmente non nascondo di preferire la rappresentanza alla governabilità, se non altro perchè ritengo che la democrazia e le sue istituzioni richiedano compromesso e legittimazione popolare, ambedue elementi che NON sono disponibile a sacrificare (del tutto: si deve arrivare ad un compromesso, a voler essere concreti) al Dio mercato ed alle sue esigenze di rapidità decisionale.
(sviluppo dopo il discorso.)