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    Smile Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Come hanno nascosto questo per 60 anni, nascondono oggi nasconderanno domani..

    Non per altro sono degli antidemocratici



    Le foibe e quelle verità nascoste

    Ogni anno, il 10 febbraio, celebriamo la “giornata del ricordo”. Quindicimila persone furono uccise e gettate nelle foibe nel dopoguerra. La loro colpa? Essere italiani. I responsabili? I partigiani titini e l’Armata Jugoslava, affiancati da partigiani italiani. Questa tragedia è stata tenuta nascosta per quasi 60 anni. Solo nel 2004, il Parlamento italiano ha istituito questo “Giorno del Ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani delle foibe e dell’esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. Ma le foibe non hanno rappresentato un’eccezione. Dal 1945 alla fine del secolo scorso non era considerato “politicamente corretto” parlare dei crimini comunisti. Per decine di anni non si è parlato dei Gulag, i campi sovietici dove sono morte decine di milioni di persone di diverse nazionalità, nonostante questi campi fossero rimasti in funzione fino all’inizio degli anni novanta. Ugualmente, fino alla caduta dell’Unione Sovietica, un velo di omertà venne mantenuto sul massacro di Katyn dove più di ventimila ufficiali polacchi vennero uccisi dall’armata rossa a colpi di pistola e gettati in fosse comuni. Tutti gli scandali ed i crimini comunisti andavano nascosti. Perciò vennero insabbiate le indagini sulle Coop rosse e sul dossier Mitrokhin che denunciava la complicità di ben noti politici italiani con il KGB. Ancora oggi la “vulgata culturale” non vede di buon occhio pellicole come “Porzius” e “Katyn” e non si parla dei Laogai (» Diritti umani Cina, persecuzione religiosa–politica figlio unico), i più di mille campi di concentramento cinesi dove ancora oggi sono costrette al lavoro forzato milioni di persone a vantaggio economico del regime cinese e di numerose imprese che investono o producono in Cina. Perchè questo velato connubio fra le autorità politiche e finanziarie occidentali ed i regimi comunisti? Solzenicyn dichiarò varie volte che il regime sovietico si reggeva solamente grazie all’aiuto tecnologico e finanziario dell’occidente. Lo stesso vale per la Cina di oggi: le banche e i poteri forti collaborano con Pechino per fare soldi. Nel suo libro “Vodka Cola” il famoso sindacalista americano Charles Levinson denunciò come, sin dagli anni venti del secolo scorso, le banche occidentali collaboravano con il regime sovietico per produrre nei Gulag e vendere in occidente. Perciò la ragione di questo velato connubio sembra essere semplicemente la sete di profitto che accomuna ed ha sempre legato i vertici finanziari occidentali ai regimi comunisti.
    Toni Brandi

    Le foibe e quelle verità nascoste | LaogaiLe foibe e quelle verità nascoste | Laogai

  2. #2
    duca di rivoli
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    questa storia che le foibe fossero tenute nascoste mi fa girare la palle.
    ho 38 anni e da quando so leggere conosco la storia delle foibe e sento frignare gente che si tiene la cosa nascosta. si è sempre saputo.
    se ne parla di continuo, che cavolo volete di più?

  3. #3
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    questa storia che le foibe fossero tenute nascoste mi fa girare la palle.
    ho 38 anni e da quando so leggere conosco la storia delle foibe e sento frignare gente che si tiene la cosa nascosta. si è sempre saputo.
    se ne parla di continuo, che cavolo volete di più?
    bah, secondo me se ne parla troppo poco, e da pochi anni liberamente. Gli esuli italiani scappati durante (e dopo) le persecuzioni titine si sparpagliarono in tutta la penisola, ma la stragrande maggioranza si fermò in Emilia, Liguria e Toscana. Non è un mistero che le sezioni locali (e non solo) del PCI li dipingessero come falsi, ipocriti, fascisti e ne consigliasse l'emarginazione. La loro parola valeva meno di zero, beffa nella tragedia.

    L'argomento foibe, d'altro canto, venne sacrificato dalla Ragion di Stato sino ad Osimo, e oltre. Nessuno ne parlava pubblicamente, ministri e presidenti della Repubblica visitavano il Friuli ma non accennavano mai all'argomento. Le esternazioni di qualche sopravvissuto o qualche reduce venivano soffocate dalla contro-propaganda statale o comunista. Addirittura molti esponenti della cultura giuliana vennero emarginati se non allineati al pensiero dominante. In primis Sgorlon, il Tolstoji italiano che parlava delle sue genti professandosi ultrapartitico ma sicuramente non comunista. Zac! relegato in un angolo.
    Addirittura il "presidente degli italiani" baciò la bara di Tito ai funerali di quest'ultimo, fulgido esempio del menefreghismo per la questione.

    Ecco, dopo 60anni d'oblio e interessi di parte, credo che render pubblico onore agli infoibati ed ai perseguitati sia doveroso. Le tv, i libri di storia, i programmi di storia,... sono zeppi di riferimenti all'olocausto, alle persecuzioni della seconda guerra mondiale, ai genocidi compiuti. Personalmente, da italiano, prima di preoccuparmi della "soluzione finale" dovrei preoccuparmi delle foibe.

  4. #4
    duca di rivoli
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    ripeto:
    è da sempre che sento parlare di foibe.
    diciamo dagli anni '80 (prima ero troppo piccolo).
    e la mia famiglia non era per niente nostalgica o tanto meno esule.

    adesso, a 65 anni dai fatti, sembra che non si debba in nessun modo ragionare pacatamente, ma rimane il solito revanscismo piagnone della destra italiana (e soprattutto di gente che non ha niente a che vedere con istria e dalmazia) che non si capisce bene a cosa mira se non ad attaccare presunti nemici interni ed esterni.
    cosa manca da dire su quelle cose? qualcuno nega che ci siano stati infoibati? qualcuno nega che siano stati gli slavi a farlo? piuttosto si potrebbe parlare sui motivi dell'odio etnico e/o politico.
    poi ci sono i post come quello di apertura, di un tizio che arriva, getta il sasso "anticomunista" su 10 forum solo per provocare una reazione e poi si fa cancellare.
    poi arriveranno i commenti di quelli che tireranno fuori le solite cose dell'occupazione da parte degli italiani delle terre slovene, dell'imposizione di un savoia come re, degli impiccati di trieste e così via.

    tornando ai discorsi che sentivo a casa o fuori, al massimo si poteva commentare che questo crimine orrendo fu in parte conseguenza di crimini fatti dagli italiani contro gli slavi. di certo non se ne parlava come motivi "politici", ma etnici. forse ha contribuito il fatto che uno zio di mio padre si è fatto tre anni di guerra nei balcani (jugoslavia) come ufficiale medico, ed era rimasto molto colpito dal trattamento che subivano gli occupati (soprattutto per mano di altri slavi). anche mio nonno (materno) si è fatto la guerra d'albania ed è tornato dopo l'8 settembre.
    conosciamo una famiglia con "lei" croata, e le poche volte che si è parlato delle varie rivalità etniche dice che "è colpa dei serbi". insomma, piuttosto che buttarla sul comunismo, ho sempre considerato la cosa come in palestina.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    ripeto:
    è da sempre che sento parlare di foibe.
    diciamo dagli anni '80 (prima ero troppo piccolo).
    e la mia famiglia non era per niente nostalgica o tanto meno esule.

    adesso, a 65 anni dai fatti, sembra che non si debba in nessun modo ragionare pacatamente, ma rimane il solito revanscismo piagnone della destra italiana (e soprattutto di gente che non ha niente a che vedere con istria e dalmazia) che non si capisce bene a cosa mira se non ad attaccare presunti nemici interni ed esterni.
    cosa manca da dire su quelle cose? qualcuno nega che ci siano stati infoibati? qualcuno nega che siano stati gli slavi a farlo? piuttosto si potrebbe parlare sui motivi dell'odio etnico e/o politico.
    poi ci sono i post come quello di apertura, di un tizio che arriva, getta il sasso "anticomunista" su 10 forum solo per provocare una reazione e poi si fa cancellare.
    poi arriveranno i commenti di quelli che tireranno fuori le solite cose dell'occupazione da parte degli italiani delle terre slovene, dell'imposizione di un savoia come re, degli impiccati di trieste e così via.

    tornando ai discorsi che sentivo a casa o fuori, al massimo si poteva commentare che questo crimine orrendo fu in parte conseguenza di crimini fatti dagli italiani contro gli slavi. di certo non se ne parlava come motivi "politici", ma etnici. forse ha contribuito il fatto che uno zio di mio padre si è fatto tre anni di guerra nei balcani (jugoslavia) come ufficiale medico, ed era rimasto molto colpito dal trattamento che subivano gli occupati (soprattutto per mano di altri slavi). anche mio nonno (materno) si è fatto la guerra d'albania ed è tornato dopo l'8 settembre.
    conosciamo una famiglia con "lei" croata, e le poche volte che si è parlato delle varie rivalità etniche dice che "è colpa dei serbi". insomma, piuttosto che buttarla sul comunismo, ho sempre considerato la cosa come in palestina.
    Non lo sai che prima dell'avvernto di Berlusconi in Italia c'è stata per 50 anni una feroce dittatura comunista? Ho sempre deprecato che lo studio della storia avvenga sui Bignani che produce un desolante analfabetismo.
    Militia est vita nostra super terram.
    Siamo nati per soffrire e io ho soffritto molto.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    ripeto:
    è da sempre che sento parlare di foibe.
    diciamo dagli anni '80 (prima ero troppo piccolo).
    e la mia famiglia non era per niente nostalgica o tanto meno esule.

    adesso, a 65 anni dai fatti, sembra che non si debba in nessun modo ragionare pacatamente, ma rimane il solito revanscismo piagnone della destra italiana (e soprattutto di gente che non ha niente a che vedere con istria e dalmazia) che non si capisce bene a cosa mira se non ad attaccare presunti nemici interni ed esterni.
    cosa manca da dire su quelle cose? qualcuno nega che ci siano stati infoibati? qualcuno nega che siano stati gli slavi a farlo? piuttosto si potrebbe parlare sui motivi dell'odio etnico e/o politico.
    poi ci sono i post come quello di apertura, di un tizio che arriva, getta il sasso "anticomunista" su 10 forum solo per provocare una reazione e poi si fa cancellare.
    poi arriveranno i commenti di quelli che tireranno fuori le solite cose dell'occupazione da parte degli italiani delle terre slovene, dell'imposizione di un savoia come re, degli impiccati di trieste e così via.

    tornando ai discorsi che sentivo a casa o fuori, al massimo si poteva commentare che questo crimine orrendo fu in parte conseguenza di crimini fatti dagli italiani contro gli slavi. di certo non se ne parlava come motivi "politici", ma etnici. forse ha contribuito il fatto che uno zio di mio padre si è fatto tre anni di guerra nei balcani (jugoslavia) come ufficiale medico, ed era rimasto molto colpito dal trattamento che subivano gli occupati (soprattutto per mano di altri slavi). anche mio nonno (materno) si è fatto la guerra d'albania ed è tornato dopo l'8 settembre.
    conosciamo una famiglia con "lei" croata, e le poche volte che si è parlato delle varie rivalità etniche dice che "è colpa dei serbi". insomma, piuttosto che buttarla sul comunismo, ho sempre considerato la cosa come in palestina.
    massì, Massena... le esternazioni che accompagnano l'argomento son sempre le stesse, con scaricabarile di colpe e punti di vista disparati, alcuni parte in veri, di sicuro inconciliabili.
    Quel che, almeno personalmente, mi da fastidio è che a livello ufficiale sembra una tragedia di serie B. Anche qui dove vivo io (Veneto) l'eco degli infoibamenti è sempre arrivato, ma non ovunque è così... Per farti un esempio, mio nonno materno è piemontese. Prigioniero l'8 settembre, al ritorno dalla Germania fece quasi 1anno di convalescenza da tubercolosi in casa... e non sentì minimamente parlare dell'argomento! Quando tornò in servizio attivo nei carabinieri iniziò a sentire le prime voci, poi diventate numerose quando venne volontario in Veneto durante l'alluvione del Polesine. Parola d'ordine, sia per i carabinieri semplici che per i gradutati, era stigmatizzare le foibe. Non parlarne, o al massimo commentare "se è successo qualcosa, vedrete che la Giustizia farà il suo corso. Sennò son solo voci e non credetici". Quando rientrò in Piemonte in licenza, chiese a suo fratello (comandante garibaldino nella zona di Alba durante la resistenza) se sapesse di quelle storie, e si sentì rispondere "certo, han avuto quel che si meritavano. Alle riunioni del partito ci han spiegato cos'è successo. Un treno di fuggitivi è passato anche per Alba, diretto in Liguria, ma abbiamo diffuso la voce che si trattasse di agitatori fascisti o di poveracci che avevan perso la testa vivendo per mesi in prima linea". :gratgrat:

    Poi, pian piano, le voci e le diceri aumentarono. Più d'uno iniziò a ritenerle attendibili, ma -sempre per farti un esempio- ai carabinieri venne chiesto di non modificare il comportamento a riguardo. Mio nonno andò in pensione (1974) che ancora si dovevan tacere quelle vicende, così come altri epidosi bui della storia nazionale. Questioni politiche.
    Insomma, Massena... ovvio che il silenzio assoluto sulle foibe non c'è mai stato, o c'è stato solo in minimissima parte. Ma altrettanto ovvio che le grancasse mediatiche (o istituzionali, quando ancora i massmedia non eran a livello attuale) abbian preferito dirottare altrove la propria attenzione.
    Ti facevo il parallelo sulla questione finale perchè sia la nonna materna che una mia zia (sua figlia) son state per decenni professoresse di scuole medie inferiori. Libero di non crederci, ma nelle riunioni distrettuali o didattiche fin dai primi anni '50 venne loro richiesto di trattare "all'acqua di rose" (ovvio, avevan a che fare con menti facilmente impressionabili) le due guerre mondiali, però dovevan parlare di decine di migliaia (?) di ebrei italiani morti nei campi di sterminio tedeschi. Decisione giusta, però discutibile visto un risvolto pratico del "consiglio": mia nonna, essendo sposata con un ex-IMI avendo avuto notizia diretta delle Foibe, credette opportuno far sapere ai suoi alunni che "Durante la seconda guerra mondiale morirono moltissimi italiani. Migliaia combattendo, migliaia da prigionieri in Germania, Urss e Africa, migliaia di civili al confine con la Jugoslavia, migliaia quando la guerra arrivò in Italia." Ebbene, sembra incredibile ma ricevette un richiamo ufficiale dal direttore didattico... "si posson tralasciare certi particolari. Le più grandi tragedie s'ebbero al fronte o durante la ritirata tedesca nell'Italia Centrale. Agli alunni basta questo, che poi è quanto trovan scritto sui manuali."

  7. #7
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da •Sorz• Visualizza Messaggio
    massì, Massena... le esternazioni che accompagnano l'argomento son sempre le stesse, con scaricabarile di colpe e punti di vista disparati, alcuni parte in veri, di sicuro inconciliabili.
    Quel che, almeno personalmente, mi da fastidio è che a livello ufficiale sembra una tragedia di serie B. Anche qui dove vivo io (Veneto) l'eco degli infoibamenti è sempre arrivato, ma non ovunque è così... Per farti un esempio, mio nonno materno è piemontese. Prigioniero l'8 settembre, al ritorno dalla Germania fece quasi 1anno di convalescenza da tubercolosi in casa... e non sentì minimamente parlare dell'argomento! Quando tornò in servizio attivo nei carabinieri iniziò a sentire le prime voci, poi diventate numerose quando venne volontario in Veneto durante l'alluvione del Polesine. Parola d'ordine, sia per i carabinieri semplici che per i gradutati, era stigmatizzare le foibe. Non parlarne, o al massimo commentare "se è successo qualcosa, vedrete che la Giustizia farà il suo corso. Sennò son solo voci e non credetici". Quando rientrò in Piemonte in licenza, chiese a suo fratello (comandante garibaldino nella zona di Alba durante la resistenza) se sapesse di quelle storie, e si sentì rispondere "certo, han avuto quel che si meritavano. Alle riunioni del partito ci han spiegato cos'è successo. Un treno di fuggitivi è passato anche per Alba, diretto in Liguria, ma abbiamo diffuso la voce che si trattasse di agitatori fascisti o di poveracci che avevan perso la testa vivendo per mesi in prima linea". :gratgrat:

    Poi, pian piano, le voci e le diceri aumentarono. Più d'uno iniziò a ritenerle attendibili, ma -sempre per farti un esempio- ai carabinieri venne chiesto di non modificare il comportamento a riguardo. Mio nonno andò in pensione (1974) che ancora si dovevan tacere quelle vicende, così come altri epidosi bui della storia nazionale. Questioni politiche.
    Insomma, Massena... ovvio che il silenzio assoluto sulle foibe non c'è mai stato, o c'è stato solo in minimissima parte. Ma altrettanto ovvio che le grancasse mediatiche (o istituzionali, quando ancora i massmedia non eran a livello attuale) abbian preferito dirottare altrove la propria attenzione.
    Ti facevo il parallelo sulla questione finale perchè sia la nonna materna che una mia zia (sua figlia) son state per decenni professoresse di scuole medie inferiori. Libero di non crederci, ma nelle riunioni distrettuali o didattiche fin dai primi anni '50 venne loro richiesto di trattare "all'acqua di rose" (ovvio, avevan a che fare con menti facilmente impressionabili) le due guerre mondiali, però dovevan parlare di decine di migliaia (?) di ebrei italiani morti nei campi di sterminio tedeschi. Decisione giusta, però discutibile visto un risvolto pratico del "consiglio": mia nonna, essendo sposata con un ex-IMI avendo avuto notizia diretta delle Foibe, credette opportuno far sapere ai suoi alunni che "Durante la seconda guerra mondiale morirono moltissimi italiani. Migliaia combattendo, migliaia da prigionieri in Germania, Urss e Africa, migliaia di civili al confine con la Jugoslavia, migliaia quando la guerra arrivò in Italia." Ebbene, sembra incredibile ma ricevette un richiamo ufficiale dal direttore didattico... "si posson tralasciare certi particolari. Le più grandi tragedie s'ebbero al fronte o durante la ritirata tedesca nell'Italia Centrale. Agli alunni basta questo, che poi è quanto trovan scritto sui manuali."
    non si discute se è giusto parlarne o meno, ma come massena queste foibe se ne parla a trieste ogni secondo, i sciavi ga fato, i taiani ga fato ecc, i problemi della citta vengono in secondo piano, piu che un problema è un non problema dato che il confine è caduto non si ha piu nessuna contrapposizione e i politici locali dopo aver per anni vissuto con i voti dei esuli si attaccano a ogni cosa che dicono i sloveni, anche un film satirico come trst je nas è stato soggetto di critiche espansionistiche territoriali bla bla slovene

    sui numeri non ci siamo proprio, sono gonfiati a stramisura che non si sa piu quanti ne furono

    su quanti infoibamenti e dove furono fatti ci si dimentica di parlare di kocevje, e li furono infoibati sloveni nello stesso periodo

    la rivoluzione è che fu una guerra, ne piu, ne meno, alla fine chi voleva fare i conti li ha fatti senza l'oste, questa non è una giustificazione ma un dato di fatto

  8. #8
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    a kocevie ci sono stato. campo profughi durante la guerra. anno 1992 (o il 93?). mi sono beccato l'epatite B.
    comunque bella cittadina, gente simpatica, anche se sembravano un po' "nazi". il direttore del campo era un ragazzo in gamba (bojan ...). saputo che studiavo geologia mi ha portato a vedere delle grotte, ma di foibe o infoibati non mi ha mai parlato.
    casini balkanici con gli internati (c'erano contadini tipo "rom" e cittadini occidentalizzati di sarajevo). erano musulmani a parole, diciamo poco praticanti (gli anziani di più, ma non a livello mediorientale). ad esempio il velo le donne giovani e le ragazze non se lo mettevano. di uomini giovani ce ne erano pochissimi, essendo in guerra o emigrati in germania a lavorare. comunque un'esperienza molto interessante.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da massena Visualizza Messaggio
    a kocevie ci sono stato. campo profughi durante la guerra. anno 1992 (o il 93?). mi sono beccato l'epatite B.
    comunque bella cittadina, gente simpatica, anche se sembravano un po' "nazi". il direttore del campo era un ragazzo in gamba (bojan ...). saputo che studiavo geologia mi ha portato a vedere delle grotte, ma di foibe o infoibati non mi ha mai parlato.
    casini balkanici con gli internati (c'erano contadini tipo "rom" e cittadini occidentalizzati di sarajevo). erano musulmani a parole, diciamo poco praticanti (gli anziani di più, ma non a livello mediorientale). ad esempio il velo le donne giovani e le ragazze non se lo mettevano. di uomini giovani ce ne erano pochissimi, essendo in guerra o emigrati in germania a lavorare. comunque un'esperienza molto interessante.
    le foibe sono ne carso signor geologo dei miei stivali

  10. #10
    duca di rivoli
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    Predefinito Rif: Ecco come la sinistra ha nascosto per anni la verita' sulle foibe

    Citazione Originariamente Scritto da Kennedy Visualizza Messaggio
    le foibe sono ne carso signor geologo dei miei stivali
    ammazzate che genio.
    se è per questo ci sono anche nello yucatan caro il mio sotuttoio

 

 
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