Ore 9,45 circa, panino al bar con bicchiere di vino in attesa di tornare in ufficio.
C'è un signore, dipendente di una nota catena commerciale, che sta parlando ad alta voce con un suo conoscente.
- Ah, no... io domani ... (e fa il gesto con le braccia come se avesse le ali intendendo così che domani andrà da qualche parte)...
- Vuoi dire che hai finito?
- Si... Domani finisco la malattia e vado in ferie... Anzi, che ore sono? Le 10 meno 10... Devo andare a casa perché sono reperibile dall'INPS.
Prende su e se ne va.
In effetti, in seguito ad accordi sindacali, i dipendenti in malattia devono essere a casa in alcune fasce orarie ben precise affinché i controllori INPS possano controllare che effettivamente il "malato" sia a casa.
E già qui ci sarebbe da discutere... Ma non è finita.
Gli è, infatti, che questo signore circa quattro mesi fa facendo una gita in bicicletta cade e si frattura una tibia.
Due mesi "forzati" di assidue presenze al bar con le stampelle, 1 mese di riabilitazione sempre al bar più 1 altro mese di "malattia".
E, da domani, 1 altro mesetto di meritate ferie.
Tutto pagato, tutto stipendiato, contributi compresi.
Al che, profittando di un momento di relativa calma nel locale, mi sono rivolto al barista e gli ho esposto il problema chiedendogli: e se succedesse a te? ti tocca chiudere il bar...
No, mi fa, prenderei una persona... Che, ovviamente dovresti pagare, gli rispondo.
Eh, si, la dovrei pagare.
Ora, è evidente che un incidente può capitare a tutti, ma mi par di capire che ci sono diversità di trattamento e privilegi tra dipendenti e privati che non sono più tollerabili e che ci siano persone che LADRANO su questi privilegi è inaccettabile.
Senza parlare di quanti, d'accordo con il padrone, si mettono in cassa integrazione o in malattia e vanno a lavorare in nero.
LADRI. Semplicemente LADRI.
Kobra