Pino Neri è l’avvocato tributarista di Pavia arrestato pochi giorni fa per concorso in associazione mafiosa. Pare, però, che tra le carte degli inquirenti spunti anche il nome di Angelo Ciocca.
Ciocca è consigliere regionale leghista, eletto con ben 18mila preferenze, e oltre. :sofico:
Tra i documenti, quindi, ci sarebbero le prove di incontri tra Ciocca e Neri, il quale gli avrebbe venduto un appartamento a un prezzo vantaggioso in cambio dell’interessamento a far eleggere un candidato da lui proposto.
La notizia, sebbene pessima, non sembra poter rientrare nella classiche cronache di malaffare e politica: Ciocca, come spiegato, è leghista. Il partito che fin ora si è sempre fregiato d’esser estraneo a certi affari. ma vediamo: 2009, elezioni amministrative. Neri propone caldamente Francesco Del Prete, un proprio uomo, come candidato nelle liste “Rinnovare Pavia”. Neri e Del Prete pare discutano sui problemi incontrati, e raccontati da Ciocca stesso: la Lega sembra infatti accettare malvolentieri l’idea di proporre Del Prete. Da qui al tentativo del leghista di sgomberare il campo dai problemi.
E’ però in una telefonata tra Ciocca e Neri, relativa alla compravendita di un immobile, che avviene la svolta: l’avvocato, secondo gli inquirenti, pare abbia successivamente offerto al consigliere regionale leghista un appartamento a prezzo stracciato. Poi con altri due, tra cui Del Prete, si sarebbero diretti in banca.
Pare, poi, arrivino le assicurazioni: Del Prete è ok. Meno, però, per gli elettori: le urne gli tributano un fiasco totale, in virtù del quale Del Prete racimola 251 voti. Niente da fare: il posto va a Ettore Filippi.
Regionali 2010: Ettore Filippi, secondo gli inquirenti, contatta Dieni, altro uomo vicino a Neri, per ricucire lo strappo: Luca Filippi avrebbe promesso l’assegnazione di un lavoro all’Asm di Pavia, per la “costruzione di una fogna”. Una fogna considerata, secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Andrea Ghinetti “Un lavoro per il quale Luca Filippi aveva già provveduto a estendere l’importo del mandato da 10mila a 20mila euro”.
“E’ assurdo – è la replica Luca Filippi – il mio ruolo di presidente di Asm Lavori non mi consentiva di estendere gli importi dei mandati. C’è un direttore tecnico che decide questo. E fra l’altro non sono a conoscenza di ditte legate a Dieni che abbiano fatto lavori di fogne”. Quanto a Ciocca, risulterebbe irraggiungibile.
Inchiesta padovana: fine della superiorità morale leghista?