In pratica in Irlanda le tasse sul reddito delle imprese sono pari al 12,5% contro il 25% medio in Eurozona.
Ma in questo caso l'Irlanda ha fatto accordi con Apple per fargli pagare meno dell'1% sui redditi prodotti negli altri paesi dell'Unione Europea.
Una procedura illegale che danneggia le altre imprese che pagano il 12,5%.
Ma a mio avviso danneggia anche gli altri paesi che si vedono trassare di meno dell'1% il reddito fatto nel proprio paese: e gli incassi vanno all'Irlanda.
OGGI LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE UE APPLE, DALLA UE STANGATA DA 13 MILIARDI DI EURO PER L'ACCORDO FISCALE STRETTO CON L'IRLANDA La Commissione Ue obbliga Cupertino a recuperare e quindi a pagare per intero quanto eluso finora grazie a un tax ruling considerato illegale da Bruxelles. L'Irlanda ha assicurato alla casa dell'iPhone aiuti di stato illegali sotto forma di sconti fiscali in cambio della creazione di posti di lavoro nel Paese Tweet Apple, logo aziendale,negozio, New York (GettyImages) Apple: è in arrivo dall'Ue una stangata miliardaria per l'accordo fiscale stretto con l'Irlanda Analisi Oxfam Usa: Apple e Microsoft tra i grandi elusori fiscali Cartello per il prezzo degli ebook, Apple condannata a pagare 450 milioni di dollari Fisco, dopo Apple nel mirino Amazon e Google Apple, primo calo dei ricavi in 13 anni. Calo delle vendite di iPhone 30 agosto 2016 L'Irlanda ha concesso alla multinazionale Usa Apple vantaggi fiscali non dovuti per un valore fino a 13 miliardi di euro, secondo la Commissione Europea. Per l'esecutivo Ue si tratta di benefici "illegali secondo le regole sugli aiuti di Stato, perché hanno permesso" alla casa di Cupertino di "pagare molte meno tasse rispetto ad altre imprese. L'Irlanda deve ora recuperare l'aiuto illegale" concesso alla Apple, "con gli interessi". Una decisione che ricalca quelle già prese dalla commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager per Fiat in Lussemburgo e Starbucks in Olanda a ottobre dell'anno scorso. La 'maxi-multa' nasce dal fatto che l'Irlanda ha assicurato alla casa dell'Iphone aiuti di stato illegali sotto forma di sconti fiscali in cambio della creazione di posti di lavoro nel Paese. Stando al 'Financial Times', il verdetto della commissione, steso in 130 pagine, appura che Cupertino avrebbe pagato un'aliquota fiscale di meno dell'1% sulle vendite europee, contro il 12,5% invece in vigore in Irlanda. Nei giorni scorsi era anche circolata una stima di JpMorgan secondo cui, nel peggiore dei casi, Apple sarebbe chiamata a sborsare ben 19mld di dollari. Non a caso solo la scorsa settimana il Tesoro americano, dopo che molti 'big' Usa sono finiti del mirino dell'Antitrust Ue, ha pubblicato un 'White paper' in cui ha duramente attaccato la Commissione per essersi trasformata in "un'autorità fiscale sovranazionale che rivede le decisioni degli stati membri" sull'imposta sui redditi d'impresa. E, anzi, per Washington questo "cambiamento di approccio" stabilisce "uno sgradito precedente che potrebbe spingere altre autorità fiscali" a imporre "recuperi retroattivi ampi e punitivi alle società". L'inchiesta su Apple era stata aperta a giugno 2014 ancora sotto l'ex commissario alla concorrenza Joaquin Almunia, insieme a quelle sui tax ruling concessi a Starbucks dall'Olanda, a Fiat Finance & Trade dal Lussemburgo, mentre qualche mese dopo, a ottobre, era stata aperta quella su Amazon sempre legata al Gran Ducato. La commissaria Vestager, che ha ripreso le redini delle indagini, a ottobre dell'anno scorso ha portato a conclusione le indagini su Fiat e Starbucks, ritenendo le agevolazioni fiscali concesse come di fatto aiuti di stato che le avvantaggiavano in modo illecito rispetto alle altre società, e a versare quanto non pagato per un totale di 20-30mln di euro ciascuno. La commissaria ha poi aperto lo scorso dicembre un'indagine sul trattamento fiscale di favore concesso a McDonald's ancora una volta dal Lussemburgo. -
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