è una domanda importante, forse la domanda più importante di tutte
i figli sono il futuro, i figli sono la speranza, di noi come individui e di noi come gruppo come nazione come popolo
intendo gli italiani sebbene possa immaginare che per molti soprattutto a sinistra se gli italiani sparissero tutti e fossero rimpiazzati etnicamente da altri popoli, soprattutto africani, visti come nostre vittime da alcuni, sarebbe l'ideale
resta la domanda
perché non facciamo più figli?
alcuni dicono che è un problema di mancanza di sussidi, altri di stato sociale, altri di lavoro che non è più a tempo indeterminato
sono di solito le espressioni della narrativa delle persone di sinistra (radical chic o meno)
ma è davvero questo il motivo?
Guardando il presente ci accorgiamo che i popoli che fanno più figli hanno un reddito pro capite decisamente inferiore al nostro, in passato noi stessi emigravamo in massa per sfuggire alla povertà e alla fame ma i figli li facevamo, eccome se li facevamo e una buona parte moriva da piccolissimi, c'era una mortalità infantile pazzesca
se ci fosse ora ci sarebbero degli psicodrammi a ogni angolo di strada con gente che da di matto, all'epoca non ci pensavano più di tanto e ne facevano altri
quindi non sembra la ricchezza il problema, anzi mi ha colpito una frase:
"dove si fanno i figli è perché sono considerati una ricchezza, da noi sono considerati un costo"
e da quando abbiamo iniziato a pensare ai figli come un costo o addirittura un lusso?
In mia opinione è in atto un cambiamento culturale che ci ha portato alle seguenti cose:
1) anche se non vogliamo ammetterlo siamo viziati, rispetto ai nostri nonni abbiamo un tenore di vita pazzesco, il fatto di essere viziati ci rende meno capaci di assumerci responsabilità
2) altra evidenza chiara è che siamo più egoisti, non siamo abituati a sacrificarci e a donare in modo gratuito e incondizionato, siamo più cattivi insomma, più focalizzati su noi stessi.
3) Abbiamo aspettative gigantesche, purtroppo non corroborate dalla realtà e questo ci rende frustrati e insicuri. Una persona così non sa donare, non sa esaudire e in buona sostanza non sa affatto amare. Qui c'è un articolo molto bello che vi suggerisco di leggere:
https://concettodelsolk.com/2013/12/...ne-e-infelice/
qui delle argomentazioni sul problema economico:
L’intento del Governo è buono? Forse. In Italia si fanno sempre meno bambini. Ma di solito non è perché una donna e un uomo non hanno cura della propria fertilità ma perché a 30 anni ancora non hanno un lavoro (e ne fanno tre insieme, uno per passione sotto pagato, due per sopravvivere) spesso vivono ancora con i genitori (e no, non sono bamboccioni, sono persone che si smazzano ma che non beneficiano più di nessuna sicurezza, nessuna tutela, nessuna salvaguardia), e quando decidono di “metter su famiglia” o hanno qualcuno che li aiuta (quasi sempre la famiglia d’origine) o semplicemente, anche se lo vorrebbero come lo volevano le nostre madri e come lo volevamo noi, NON LO POSSONO FARE PER RAGIONI ECONOMICHE. Poi c’è chi ha un figlio e magari quello straccio di lavoro rischia di perderlo pure.Viziata io, non penso. E non ne faccio una questione personale. Conosco e vivo tutti i giorni con coetanei e colleghi che avrebbero tutta la voglia di questo mondo di mettere al mondo dei figli e farsi una famiglia. E non lo fanno perché non sono in grado di assicurare un futuro a se stessi, figurarsi a un bambino che non 1) non ha chiesto di nascere e 2) ha tutto il diritto di essere accudito e allevato nel miglior modo possibile. Generalizzare e ridurre la questione al "siamo tutti figli di papà, con zero voglia di fare figli" mi sembra alquanto riduttivoma come si fa ad essere sicuri del proprio futuro? Forse stiamo parlando di una mancanza di ottimismo? ma quella è una attitudine non una realtà oggettiva.C'è una differenza oggettiva tra ieri e oggi. Prima il precariato era una stagione della vita, adesso è la vita. E se permetti ci si pensa due volte a mettere al mondo un bambino. Senza dimenticare che c'è chi, legittimamente, sceglie di non averne. Siamo in uno stato diritto, almeno finché dura. Non dimentichiamolo.
Poi mi hanno fatto l'esempio della Germania, sempre sia lodata, dove ci sono sussidi e aiuto di stato pazzeschi, dove il lavoro è pagato meglio mica maltrattano i poveri lavoratori come da noi, da noi sono sadici in Germania sono giusti! E poi vogliamo parlare degli asili nido e dei servizi e del welfare tedeschi?
Oh signora mia non c'è nemmeno da parlarne!
poi vado a vedere i tassi di natalità e scopro che i tedeschi fanno meno figli di noi... ma come? E gli asili nido? E il welfare? E le paghe doppie? E l'economia (nessuno si sognerebbe di dire che l'economia tedesca sia peggio di quella italiana spero)? E allora come è possibile? Non può essere contraddice i luoghi comuni di questi estremisti di sinistra e neofemministe quindi qualcosa non torna
https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_..._natalit%C3%A0
una volta ho litigato con uno che diceva che da noi non si facevano più figli perché non facciamo come la Finlandia che regala una scatola ai nascituri (mi sembra un po' un ragionamento da raccolta a punti di un supermercato ma suppongo che gli imbecilli esistano sempre). Ovviamente la Finlandia ha un numero un po' più alto del nostro ma nemmeno di chissà quanto
la mia conclusione quindi è che non è vero che il problema sono i soldi, il nostro egoismo e le nostre frustrazioni ci rendono la cosa un problema, ma siamo noi che abbiamo inventato un problema che non esisteva affatto. Non c'è nessuna necessità che il bambino abbia abiti firmati o accessori alla ultima moda. La stessa idea di mandare il figlio in scuole costose sottintende che noi già pensiamo di non doverlo educare e demandiamo la cosa alla scuola, non alla pubblica ovviamente perché fa schifo.
Per altri invece come dicevo il problema sono i sussidi, le spese sanitarie, le spese scolastiche, questo ragionamento fa un po' il paio con quello che sostiene che se ci fossero più piste ciclabili andrebbero tutti in bici, sottostimando che il vero problema è la pigrizia... seguiranno gli estremi della curva di distribuzione gaussiana che secondo me va sempre tenuta presente, ma il mondo va raccontato per quello che è dando la stessa possibilità di esprimere le loro idee a tutti e non solo a quelli che vanno per la maggiore (non amo il conformismo)
gli estremi saranno quelli indicati dalle frecce, saranno i più aggressivi, quelli più convinti delle loro idee e quelli che subito insulteranno chi non la pensa come loro
da un punto di vista gaussiano sono gli estremi, da un punto di vista sociale qualcuno potrebbe dire che sono i più insopportabili o se vogliamo scendere al livello offensivo di queste frange estreme i più stronzi di tutti
ma andiamo con ordine, quali sono le frasi più sentite come spiegazioni?
una politica per fare figli ricorda il fascismo, chi la vuole è fascista e va condannato
tipo Figli alla Patria...Oro alla Patria ???Sono profondamente offesa e preoccupata da questa campagna.Mi ricorda un triste periodo in cui le donne dovevano dare figli alla patria!Non conosco democrazie nelle quali la fertilità sia considerata un bisogno essenziale della società, conosco però molti regimi che la considerano taleNei Paesi poveri i figli sono una "ricchezza". Aiutano i padri nei campi, lavorano nelle fattorie di famiglia, quindi figliare significa avere forza lavoro. In Italia e nell'occidente non funziona così, i figli sono un costo, e al momento non ce lo possiamo permettere, ecco perché non figliamo
Sì, sì l'ho vista la campagna per la fertilità del ministero della Sanità. Terrificante. Bisogna ricordare alla parte di questo governo che proviene dal Medioevo che per aumentare le nascite e incentivare le giovani coppie a fare figli non serve nessuna (oltretutto orrenda e ridicola) campagna pubblicitaria. Servono i fatti. Servono più asili nido accessibili. Servono leggi sulla paternità obbligatoria e leggi che consentano ad una donna che lavora di fare figli senza che questo sia un peso per lei o per l'azienda. Deve essere una cosa bella per il Paese, ergo lo Stato deve assumersi i costi e gli oneri. Tutto molto semplice. Non è questione di fertilità è questione di Stato.
quindi non si può parlare del fatto che fare figli sia una cosa importante, perché altrimenti sei fascista...
io non la penso così e anzi penso che queste persone siano un problema esattamente come i regimi che condannano, ma questa è una altra storia. Io penso solo che loro difendono il loro diritto all'egoismo, il loro diritto ad anelare alla distruzione e alla auto-distruzione
ok qualcuno dirà "ma con chi te la fai? Come fai a dare anche solo retta a questa gente" qualcun altro dirà "hanno ragione come fai a non accorgerti che stai appoggiando una campagna fascista e maschilista
e diranno che è da imbecilli non capire il problema delle donne (delle neo femministe)
mi rendo conto che la campagna del fertility day non sia stata congegnata bene ma le risposte mi sembrano alquanto esagerate
chiudo dicendo che la campagna del fertility day non mi interessa e non penso che sia molto riuscita, ma il tema esiste ed è secondo me il più importante di tutti
tutto il resto sono pugnette a confronto del futuro e della speranza.
Chiudo con una citazione di Pavese, una volta tutto questo era considerato di sinistra, cosa è la sinistra adesso?
"Cara Fern, la solitudine che Lei sente, si cura in un solo modo, andando verso la gente e «donando» invece di «ricevere». (È la solita sacrosanta predica). Non che io aneli di essere quello a cui Lei dovrebbe donare – tanto più che i doni che Lei potrebbe farmi non sarebbero ancora la soluzione ma aumenterebbero il pasticcio. Si tratta di un problema morale prima che sociale e Lei deve imparare a lavorare, a esistere, non solo per sé ma anche per qualche altro, per gli altri.Fin che uno dice «sono solo», sono «estraneo e sconosciuto», «sento il gelo», starà sempre peggio. È solo chi vuole esserlo, se ne ricordi bene. Per vivere una vita piena e ricca bisogna andare verso gli altri, bisogna umiliarsi e servire. E questo è tutto."
(Cesare Pavese a Fernanda Pivano)