ha offeso un'altra religione (o degli estremisti, fuori della Storia), ed è stato un successo. Ha offeso dei popoli e paesi colpiti ( facendo finta di chiedere scusa) ed è un successo con la complicità dei sindaci ( farisei? indignazione?), degli amministratori comunali, associazioni dei paesi colpiti e forse dell'Anci. E' questa la spilla da appendere, l'orgoglio della diversità del male e dal fanatismo, è questa la libertà di sparare cazzate. Charlie Hebdo ora si scopre, per così dire, se già gli occhi non parlavano, è l'essenza imbattibile del potere e le sue vignette sono delle indicazioni precotte di voto ( per chi vuol farlo, naturalmente, là è la libertà), non è satira, è marketing, è strategia di successo come i cantanti che per mostrare la loro disponibilità o per dichiararsi allineati ridono, o pensano positivo, o dicono dancer nella canzone apripista o nel titolo dell'album. Tanto gli ascoltatori,, gli appuntatori di spille o manifesti o nuovi slogan sui casi di stati montati dagli occultatori ("Verità per Carlo Regeni", naturalmente dalle vetrine) ci cascheranno sempre. Battuta già fatta, riciclata, ma meglio gesuiti (jésuite: anche quelli del 1600, del film Mission ) che je suis...