Roberto Perotti vi spiega perché le riforme di Renzi hanno fallito - neXt Quotidiano



Ero andato a Palazzo Chigi, chiamato, per ridurre la spesa pubblica. Poi però mi sono reso conto che si era deciso di non farlo seriamente. Rispetto le valutazioni politiche, ma a quel punto a me non interessava più star lì. Era inutile».

Il governo fa notare che dal 2014 la spesa è già stata ridotta di 25 miliardi.
«Non è un’affermazione inesatta, ma altamente ingannevole. I capitoli che sono stati ridotti, lo sono stati per circa 25 miliardi. Nel frattempo altri sono stati aumentati in maniera equivalente, quindi la spesa non è scesa».

Pensa che almeno la qualità sia migliorata?
«Difficile migliorarla se non c’è un intervento pianificato bene dall’inizio. Si sono accumulate misure soprattutto nel campo del welfare, piccole e poco coordinate. Non c’è stato un disegno, che comunque non è mai facile. Proprio per questo andava pensato sugli anni che questo governo aveva a disposizione».

particolarmente severo il giudizio di Perotti su Rai e canone:
Spending review, Perotti: 'Non c'è volontà di farla. Solo misure piccole ed elettorali' - Il Fatto Quotidiano


Il successore di Carlo Cottarelli boccia il governo. Neanche l'abolizione del bicameralismo permetterà di risparmiare: "Non è vero che si taglieranno 500 milioni, perché in quella cifra sono inclusi i 350 delle provincie già abolite. Hanno fatto pochissimo sui costi della politica, e ora cercano di recuperare distorcendo i contenuti del referendum"


Fin dall’inizio “non c’era la volontà di ridurre la spesa pubblica”. Gli interventi fatti? “Sono stati dati soprattutto nel campo del welfare, piccoli e non strutturati, non coordinati. Non c’è stato dietro un disegno”. E “molti dei i programmi di cui si sta parlando attualmente sono misure quantitativamente piccole, ma molto spesso elettorali”. Roberto Perotti boccia la spending review del governo Renzi. Ma anche gli annunci connessi alle referendum sulle riforme: “Non è vero che abolendo il bicameralismo si taglieranno 500 milioni”.



Spesa pubblica, Perotti: «Dalle partecipate ai troppi sussidi, ecco perché le riforme hanno fallito» - Corriere.it