Una cosa è la discussione interna, che è obbligatoria in un vero partito politico. Altra cosa invece è remare contro, ben sapendo che un eventuale vittoria del NO avrebbe pesanti conseguenza sul Paese, prima ancora che sulla conduzione del PD. Quindi, a mio parere, dopo la discussione, il PD si dovrebbe presentare (e votare) unito. Poi, allo scadere del mandato del Segretario, saranno gli iscritti a decidere chi detterà la linea per gli anni successivi.