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  1. #71
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da Amoralizzatore Visualizza Messaggio
    Stando all'articolo protestano per il dichiararsi mangiatore di carne e (pare) portarne in studio per disegnarla, chiedendogli di cambiare dieta e di sconfessarla; tradotto: invasione del privato .


    Inoltre: scene marginali di consumo per sussistenza sullo sfondo della narrazione centrale biocentrista ribalterebbero il messaggio principale e d'insieme? pretestuoso a dir poco

    Ricordiamo ipse dixit:
    In the past, humans hesitated when they took lives, even non-human lives. But society had changed, and they no longer felt that way. As humans grew stronger, I think that we became quite arrogant, losing the sorrow of "we have no other choice."

    Again, molto specista il rimpiangere l'esitazione nell'uccidere vite non umane e la tristezza esperita nel non avere altra scelta (insieme al "And it leads to the idea that the world is not just for humans, but for all life")
    guarda che tra il mostrare rispetto verso il cibo che era vita e l'antispecismo ce ne passa.
    semplicemente quello che credi di vedere in M., contrariamente a quello che pensi, è semplicemente quello che fa qualsiasi persona di campagna che non sia un sadico: rispettare l'animale che viene immolato come una cosa sacra, ovvero prendere la vita senza svilire l'atto.

    questo non ha niente a che fare con l'antispecismo, che è una carovana ideologica subalterna al veganesimo e ai suoi deliri pseudo-ambientalisti, e che vuole crogiolarsi nel sogno bagnato e irrealizzabile di un'umanità che non sfrutta l'ambiente ma che riesce chissà come a sopravvivere.


    ripeto, voglio essere chiaro con un esempio: un pastore che prende la vita dell'agnello è nel centro esatto dei due opposti. non è antispecista perché sfrutta l'animale, non è specista perché non considera un piacere o un diritto quello che fa, ma una necessità.

    è semplicemente un essere umano normale.
    che poi è quello che sono gli umani dipinti in M. , lontani da qualsiasi dibattito sullo specismo/antispecismo


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    "Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)
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  2. #72
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da ಠ_ಠ Visualizza Messaggio
    la tradizione giapponese che permea la poetica di M. è incompatibile con l'antispecismo.
    perché l'antispecismo non è che lo puoi identificare con quello che vuoi.
    è semplicemente la concezione secondo cui l'uomo e gli animali devono essere sullo stesso piano, cosa che a traino vieta in nuce qualsiasi forma di sfruttamento o di subalternità.

    Non capite (o fingete di non capire) che è un antispecismo che emerge da un lavoro artistico, non un manifesto. I pasti funzionali a scene conviviali, a cui vi aggrappate pretestuosamente, sono ai margini di una narrazione che sostiene l'antispecismo come uguaglianza tra uomo e creature, cioé dove l'uomo non è più importante di altre specie.

    Fossero solo mie opinioni... ho già riportato studi e stralci che lo sostengono, se non li avete intesi io non ne ho colpa (magari pensate che se non sono di università giapponesi non valgono )


    https://www.researchgate.net/publica...s_Great_Divide

    https://www.academia.edu/19231684/An...no_in_Miyazaki


    For Miyazaki, a proper valuation of human life seems to involve accurately seeing and assessing humanity's existence in the full light of its consequences, our eyes unclouded by the bias of speciesism.

    Animated Nature: Aesthetics, Ethics, and Empathy in Miyazaki Hayao's Ecophilosophy
    University of Minnesota Press
    Truth is a paradox and relativism his compass.

  3. #73
    Pleiotropic Relativism
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da ಠ_ಠ Visualizza Messaggio

    ripeto, voglio essere chiaro con un esempio: un pastore che prende la vita dell'agnello è nel centro esatto dei due opposti. non è antispecista perché sfrutta l'animale, non è specista perché non considera un piacere o un diritto quello che fa, ma una necessità.


    che poi è quello che sono gli umani dipinti in M.
    Ah, ma allora qualche passo avanti è stato fatto.
    Visto anche il like di aladar posso quindi constatare che ora entrambi considerate i personaggi di M. non specisti. Non specista = non considera un piacere o un diritto prendere la vita agli animali ma una necessità. (cit. okkion)





    Io tuttavia tengo a sottolineare che il "contadino normale" considera invece un diritto quello che fa agli animali e, anche se (forse) non prova piacere, di certo non prova esitazione nell'uccidere vite non umane, men che meno esperisce la tristezza del non avere altra scelta.

    Questo pone il "contadino normale" ad un livello diverso da quello paventato da M. che soffre ed esita ognqualvolta la necessità lo impone. Lo mettiamo al centro tra il "contadino normale" e "l'antispecista fondamentalista".





    questo non ha niente a che fare con l'antispecismo, che è una carovana ideologica subalterna al veganesimo e ai suoi deliri pseudo-ambientalisti, e che vuole crogiolarsi nel sogno bagnato e irrealizzabile di un'umanità che non sfrutta l'ambiente ma che riesce chissà come a sopravvivere.
    Ma se ciò fosse possibile in un lontano futuro, lo considereresti quindi una cosa buona e giusta?
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  4. #74
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da Amoralizzatore Visualizza Messaggio
    Ah, ma allora qualche passo avanti è stato fatto.
    Visto anche il like di aladar posso quindi constatare che ora entrambi considerate i personaggi di M. non specisti. Non specista = non considera un piacere o un diritto prendere la vita agli animali ma una necessità. (cit. okkion)





    Io tuttavia tengo a sottolineare che il "contadino normale" considera invece un diritto quello che fa agli animali e, anche se (forse) non prova piacere, di certo non prova esitazione nell'uccidere vite non umane, men che meno esperisce la tristezza del non avere altra scelta.

    Questo pone il "contadino normale" ad un livello diverso da quello paventato da M. che soffre ed esita ognqualvolta la necessità lo impone. Lo mettiamo al centro tra il "contadino normale" e "l'antispecista fondamentalista".







    Ma se ciò fosse possibile in un lontano futuro, lo considereresti quindi una cosa buona e giusta?
    no, non hai capito, si parla di neutralità.
    non c'è nessuna delizia e nessun rimpianto.
    si fa e basta. ma dovresti entrare nell'ordine di una persona che vive la campagna per capirlo.



    riguardo al buono e giusto che vorresti, è figlio di logiche che non mi appartengono


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  5. #75
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da Amoralizzatore Visualizza Messaggio
    Non capite (o fingete di non capire) che è un antispecismo che emerge da un lavoro artistico, non un manifesto. I pasti funzionali a scene conviviali, a cui vi aggrappate pretestuosamente, sono ai margini di una narrazione che sostiene l'antispecismo come uguaglianza tra uomo e creature, cioé dove l'uomo non è più importante di altre specie.

    Fossero solo mie opinioni... ho già riportato studi e stralci che lo sostengono, se non li avete intesi io non ne ho colpa (magari pensate che se non sono di università giapponesi non valgono )
    A me pare più che altro che tu conosca poco delle tradizioni giapponesi. Come ti hanno già fatto notare, è la cultura stessa di Miyazaki che emerge dai suoi lavori (è inevitabile). Spingersi all'antispecismo è semplicemente fazioso.

  6. #76
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da Amoralizzatore Visualizza Messaggio
    Ah, ma allora qualche passo avanti è stato fatto.
    Visto anche il like di aladar posso quindi constatare che ora entrambi considerate i personaggi di M. non specisti. Non specista = non considera un piacere o un diritto prendere la vita agli animali ma una necessità. (cit. okkion)





    Io tuttavia tengo a sottolineare che il "contadino normale" considera invece un diritto quello che fa agli animali e, anche se (forse) non prova piacere, di certo non prova esitazione nell'uccidere vite non umane, men che meno esperisce la tristezza del non avere altra scelta.

    Questo pone il "contadino normale" ad un livello diverso da quello paventato da M. che soffre ed esita ognqualvolta la necessità lo impone. Lo mettiamo al centro tra il "contadino normale" e "l'antispecista fondamentalista".







    Ma se ciò fosse possibile in un lontano futuro, lo considereresti quindi una cosa buona e giusta?
    Tu chiami antispecista un normale ecologista comunque carnivoro. E' la tua definizione di antispecista che hai "storpiato" per farci rientrare M., il pastore Sardo e tutto il mondo "green" che considera però un bambino più importante di un topo.

    Pensi che Miyazaki alla domanda:

    "dai tuoi lavori emerge che un topo e un bambino hanno la stessa identica importanza, è vero ?"

    risponda si ?

    Scordatelo, sarebbe inorridito.

    Per M. la natura è importante perché è solo attraverso l'armonia con la natura che si può trovare l'equilibrio dell'uomo !

    L'uomo, i suoi sentimenti, il suo benessere è centrare nella narrazione di M. e tutto ciò, secondo il genio giapponese, si può realizzare solo attraverso l'equilibrio e il rispetto della natura.

    Tutto quanto sopra con il cosiddetto "antispecismo" non ha nulla a che fare, giacché quest'ultimo, ripeto, predica che un bambino e uno scarafaggio abbiamo la stessa identica dignità, importanza, valore morale.
    Sapere aude!

    Per apprezzare lo splendore occorre a volte un lungo apprendistato, ma il premio è la pura bellezza.

  7. #77
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Aggiungo che a livello di pensiero tradizionale la concezione del rapporto con la natura è profondamente diverso che in occidente:
    mentre da noi c'è il concetto di dominare la natura, in giappone l'uomo ci sopravvive dentro cercando l'armonia.
    è una natura di cui l'uomo è parte integrante: un concetto orizzontale, non verticale.
    quindi a differenza di noi, non ha uno specismo da cui affrancarsi, ne un antispecismo da seguire.
    la natura è la perfezione, e si manifesta con i kami: l'uomo deve essere in armonia con gli spiriti della natura.
    la poetica di M. è pregna di questo concetto: l'uomo non è un dominatore che deve ritirarsi, non è il Dio umano che può dispensare crudeltà e pietà verso creature inferiori, bensì un abitante della natura che deve cercare di tenersi buone le forze del resto della natura.
    ma questo lo fa comunque cacciando, allevando, pescando, usando anche gli animali.
    perché il punto è che non c'è antispecismo nella sua visione come conseguenza al fatto che non c'è specismo.
    consiglierei questa breve lettura:
    La concezione della natura in Giappone ? Centro ZEN Firenze



    in breve lo specismo e l'antispecismo sono concetti che appartengono solo alla cultura occidentale (l'uomo che con la sua superiorità domina e sottomette la natura come se fosse una battaglia tra parti distinte), e M. essendo in gran parte portatore di valori e significati della tradizione giapponese nelle sue opere, non può veicolarli.


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  8. #78
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    Predefinito Re: Miyazaki e l'antispecismo

    Citazione Originariamente Scritto da ಠ_ಠ Visualizza Messaggio
    Aggiungo che a livello di pensiero tradizionale la concezione del rapporto con la natura è profondamente diverso che in occidente:
    mentre da noi c'è il concetto di dominare la natura, in giappone l'uomo ci sopravvive dentro cercando l'armonia.
    è una natura di cui l'uomo è parte integrante: un concetto orizzontale, non verticale.
    quindi a differenza di noi, non ha uno specismo da cui affrancarsi, ne un antispecismo da seguire.
    la natura è la perfezione, e si manifesta con i kami: l'uomo deve essere in armonia con gli spiriti della natura.
    la poetica di M. è pregna di questo concetto: l'uomo non è un dominatore che deve ritirarsi, non è il Dio umano che può dispensare crudeltà e pietà verso creature inferiori, bensì un abitante della natura che deve cercare di tenersi buone le forze del resto della natura.
    ma questo lo fa comunque cacciando, allevando, pescando, usando anche gli animali.
    perché il punto è che non c'è antispecismo nella sua visione come conseguenza al fatto che non c'è specismo.
    consiglierei questa breve lettura:
    La concezione della natura in Giappone ? Centro ZEN Firenze



    in breve lo specismo e l'antispecismo sono concetti che appartengono solo alla cultura occidentale (l'uomo che con la sua superiorità domina e sottomette la natura come se fosse una battaglia tra parti distinte), e M. essendo in gran parte portatore di valori e significati della tradizione giapponese nelle sue opere, non può veicolarli.
    Assolutamente si.

    Ho parlato anche oggi a pranzo con mia moglie del cosiddetto "antispecismo" si è messa a ridere (come è ovvio).

    La cultura spirituale giapponese (che prende a piene mani dallo Shinto ma anche dal buddismo), ritiene che la perfezione dell'essere umano non può che trovarsi nell'armonia con l'universo, inteso come ambiente naturale globale.

    Ovvio che in questa visione l'uomo è parte del tutto senza dominarlo. Tuttavia nella medesima tradizione, l'uomo rimane l'essere che può giungere all'"illuminazione" (satori) mentre altre "specie" no (alcuni interpretano la cosa come nel senso che sono già integrate nel tutto senza bisogno di affrancarsi, altri invece che semplicemente la piena consapevolezza è prerogativa umana). Tutto ciò con osservando e ritenendo che la natura è fatta di un ciclo in continuo divenire e che la morte, compresa quella necessaria per il cibo, sia parte stessa della natura e non viola alcuna "legge" naturale.

    Il concetto stesso di satori, supera la dualità io-universo.

    Ora se tutto quanto sopra i nostri amici animalari lo vogliono ribattezzare come antispecismo, possono anche farlo, noi ci teniamo la cultura millenaria con i termini ad essa calzanti senza inventarsi neologismi che hanno un forte impatto ideologico e culturale.
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