Evidentemente durante il Ventennio non esisteva la mafia degli appalti truccati e il relativo giro di mazzette intascate da politici compiacenti...
QUANDO L'ITALIA ERA UN'ALTRA ITALIA, DISTANTE ANNI LUCE DALL'ATTUALE
"A soli tre mesi dal sisma, il 28 ottobre 1930, le prime case vennero consegnate alle popolazioni della Campania, della Lucania e della Puglia. Furono costruite 3.746 case e riparate 5.190 abitazioni. Mussolini ringraziò di Crollalanza così: «Lo Stato italiano La ringrazia non per aver ricostruito in pochi mesi perché era Suo preciso dovere, ma la ringrazia per aver fatto risparmiare all'erario 500 mila lire". [...]
Tra l'altro, le palazzine edificate in questo periodo resistettero ad un altro importante terremoto, quello dell'Irpinia, che colpì la stessa area 50 anni dopo".
Araldo di Crollalanza ripeté l'impresa, anzi la superò, anche nella bonifica delle paludi pontine: "bonificati 1 milione e 600 mila ettari, fatte brillare per sette mesi 4 mila mine al giorno, costruite in tre anni 2500 case coloniche complete di servizi igienici... intere città costruite in meno di 24 mesi (le tre maggiori furono Littoria, Sabaudia e Pontinia), canali, strade ed opere pubbliche per 14 mila ettari", le spese di bonifica risultarono 4.500 lire per ettaro. Lo Stato aveva stanziato 5.500 lire per ettaro.