Così il braccio destro di Raggi faceva affari con l'immobiliarista della Casta
Sergio Scarpellini è un immobiliarista romano. Famoso per essere il costruttore preferito dalla Casta, perché proprietario di alcuni palazzi affittati per lustri dalla Camera dei Deputati a peso d'oro. Un imprenditore pieno di amici ed entrature importanti considerato, dai big del movimento Cinque Stelle, uno dei nemici pubblici numero uno della Capitale. Un simbolo plastico della “suburra” di affaristi che si arricchisce grazie ai politici e ai soldi pubblici, sempre a scapito dei contribuenti. Non a caso Beppe Grillo, in un post del gennaio 2015 dedicato ai «regali di Renzie ai grandi evasori» definiva Scarpellini «un evasore di Iva», mentre Alessandro Di Battista (dopo la battaglia vittoriosa del M5S per la rescissione di un contratto ventennale, quello di palazzo Marini, costato in totale «500 milioni di euro») lo definì letteralmente «un gentleman meglio noto come “er cavallaro”».
È sorprendente scoprire, dunque, che il braccio destro di Virginia Raggi, l'ex capo di gabinetto Raffaele Marra (dopo la crisi della scorsa settimana in procinto di trasferirsi, pare, ad altro incarico apicale) nel 2010 abbia comprato un attico proprio da una società del gruppo dell'immobiliarista, ottenendo uno sconto di quasi mezzo milione di euro rispetto ai prezzi di mercato. Circa il 40 per cento in meno rispetto a un altro acquirente che, nello stesso periodo, prese da Scarpellini un appartamento gemello dirimpetto al suo.